Canto, Ottava

 1     1,  157|            157~consolati ne meno i giorni e gli anni;~quel sol, che
 2     4,  196|           l’ore traea,~spendendo i giorni in gemiti dirotti~e consumando
 3     6,  50 |            l’artificio smarrito a’ giorni nostri.~
 4     7,  98 |       ugual misura 98~qui tempra i giorni il gran rettor del lume.~
 5    13,  94 | motteggiandol pur un fra gli altri giorni~con parlar balbo e con accenti
 6    14,  1  |           Deh come fatta è vile a’ giorni nostri 1~la milizia ch’un
 7    14,  135|        colei fuggita~ch’io son più giorni a seguitare intento,~esser
 8    14,  306|            in campo vegna~e d’otto giorni il termine n’assegna.~
 9    14,  398|            erranti, 398~poiché più giorni senz’alcuno effetto~cercaro
10    15,  10 |        brevi adduce e più sereni i giorni;~progne, e tu del bel tempo
11    15,  56 |        chiama,~per te sol trae de’ giorni e dele notti~le vigilie
12    16,  233|           maturo il fine~de’ pochi giorni che’l destin mi deve.~Non
13    18,  16 |            dal suo ben per qualche giorni.~E gli conchiude alfin che
14    19,  33 |        dissipar l’ore e lacerare i giorni.~
15    19,  90 |          pronte~e tu, nel fior de’ giorni miei migliori,~precipitar
16    19,  253|           sparse in seno,~avea più giorni impaziente atteso~e l’ingordo
17    19,  258|      essilio mio,~con far veloci i giorni e l’ore corte~bramo a mestesso
18    20,  23 |          la pietosa usanza~per tre giorni continui ha stabilita.~Oggi,
19    20,  234|         capitati eran qui di pochi giorni.~Già di spada e pugnale
20    20,  441|           aver non credo~perduti i giorni in oziosa vita.~Ma mentre