Canto, Ottava

 1     1,  93 | nutrir piante e fiori, erbe e radici.~
 2     2,  115| abbaglia il sole.~Dal’interne radici i cori svelle~qualor volger
 3     4,  264|            Ma come arriva ale radici prime 264~del poggio altier,
 4     6,  67 |  rigor la luce ammorza;~fansi radici i piè, rami le braccia,~
 5     6,  119|       senso interno al’ultime radici,~là dove a guisa di forato
 6     7,  110|    diffonde e strugge;~le cui radici intorno irriga e cigne~di
 7     8,  82 |      foco intesi,~svelle dale radici un sospiretto~così profondo
 8     9,  79 |       regna colà del’Alpi ale radici,~non mi dogl’io; così pur
 9     9,  134|    tali e tante aprirà rami e radici,~che, poich’avrà di spoglie
10    10,  244|    soggiornan del Monviso ale radici~vengonvi e di Provenza e
11    11,  120|      ricca copia di rami e di radici.~Ma tra’ primi virgulti,
12    12,  132|    campagna~fin colà dove ale radici estreme~si termina il vallon
13    12,  165|       in virgulto~e, fondando radici, alzando bronchi,~vegeta
14    12,  275|      or che fitte tanto ha le radici 275~ne’ petti umani e che
15    14,  143|   scarna e contrafatta~che di radici d’arbori par fatta.~
16    15,  48 |  grosso tuo maestro dito~nele radici a terminar si vanno,~tal
17    19,  352|    chioma ombrosa,~tremano le radici aspre e robuste.~Scote la
18    20,  122|    scosse la terra infin dale radici,~quando da’ padri frassini
19    20,  489|      vento crolli,~fertile di radici e di rampolli.~