Canto, Ottava

 1     2,  58 |                                  Giudice delegar dunque conviensi,
 2     2,  68 |         Enon, se dele belle dive~giudice eletto ei la più bella elegge,~
 3     2,  74 |          manda,~e che tu sia lor giudice comanda.~
 4     2,  90 |  prometta~ciò che tor non vi dee giudice avaro,~onde cosa la speme
 5     2,  103|       tristo~rifiutar non saprei giudice Momo;~te quanto meno, in
 6     2,  139|     venderla qui fossi condotto.~Giudice giusto parteggiar non debbe,~
 7     2,  161|        del cielo?~te deputar per giudice ne volse,~quasi un uomo
 8     7,  29 |         in sì felice accordo~se, giudice la dea, non porta in prima~
 9     7,  126|      rinfresca,~fa credenziera e giudice la lingua;~né per la gola
10     9,  153|      breve,~esserne l’occhio tuo giudice deve. –~
11    14,  258|          al cantar vinto rimase,~giudice il re, che vincitor m’elesse,~
12    14,  303| interdetti accenti,~dal deputato giudice severo~con minacce richiesti
13    14,  403|               Posciach’alfine il giudice s’avede 403~ch’egli il degno
14    15,  183|                                  Giudice fatta poi dela disputa,
15    17,  81 |         del collo e del’orecchio~giudice l’occhio e consiglier lo
16    19,  196|       ch’ambì d’esser eletto 196~giudice degli Dei, cieco divenne~
17    20,  194|          per mano~e la vuol seco giudice a sedere~sovra il gran palco
18    20,  278|                   Pur dala bella giudice, che i gesti 278~stava a