Canto, Ottava

 1     1,  144|   odorifera verdura~i bianchi armenti, e Clizio è il nome mio;~
 2     2,  50 |       d’Anfriso 50~guardò gli armenti e che conduce il giorno,~
 3     3,  8  |       più cocente giorno~agli armenti solean grati recessi,~appena
 4     5,  40 |    rivolto 40~ale selve, agli armenti, Ida né Troia.~Sei celeste
 5     6,  112|  tanto ch’essausti~restan gli armenti ognor di questi e quelle~
 6    10,  265|       il sen di Teti;~i fieri armenti de’ marini mostri~fuggono
 7    12,  13 |     13~scaccian dala contrada armenti e greggi,~pianger del’alme
 8    12,  39 |       i pastor, disordina gli armenti~ed ingombrando il ciel di
 9    13,  4  | quando più del mar fremon gli armenti~ritira il piè dale vicine
10    14,  239|   molli,~dove pasciuti i regi armenti avessi,~ale case paterne,
11    14,  277|                    Guidar gli armenti a più vil gente or lassi,
12    17,  150|    scorge di Cea, 150~ricca d’armenti e fertile isoletta;~né tarda
13    18,  57 |      vecchi cervi i fuggitivi armenti;~sola la volpe astuta il
14    18,  203|     l’udrai nitrir fra i regi armenti e sprone~al fianco gli sarà
15    19,  9  |       richiama i suoi perduti armenti,~e, dale solitudini profonde,~
16    19,  32 |     come già per pascolar gli armenti 32~venni d’Anfriso ad abitar
17    19,  383|   cultor degli orti lampsacei~armenti di bicorni e di biformi,~
18    19,  400|       del sangue degli uccisi armenti~abbeverava le faville ardenti.~