Canto, Ottava

 1     2,  99 |      conosco che quel ch’oggi appare 99~in quest’ombroso e solitario
 2     3,  58 |     alabastro spirante ignudo appare.~Non vide il mondo mai,
 3     4,  228|      e l’ara abbraccia, 228~l’appare in vista umana e mansueta,~
 4     5,  145|   spande.~Prospettiva superba appare in esso~con ricca mensa
 5     7,  214|     più palese in tal castigo appare;~ma le corna ch’ascose in
 6    10,  18 |      varietà tra le sue parti appare~secondo ch’elle son più
 7    10,  42 |    cui ciò ch’è lontan vicino appare~e, con un occhio chiuso
 8    10,  109|      anno, sol per pochi mesi appare.~
 9    13,  8  |       donde il sole orientale appare,~aperto a quella parte ov’
10    13,  112|      di loto.~Grato ala vista appare ed al sapore,~ma secreto
11    14,  213|   colà dove la statua in alto appare~le luci alzata e le ginocchia
12    14,  407|      già del centro dela rota appare 407~ben lunge il sol che’
13    17,  163|      in prima e Tebe indi gli appare,~dove i sassi dal canto
14    18,  194|    del fiero fanciul vestigio appare,~ma del loco ove sia nulla
15    19,  239| quando l’aurora che’n levante appare~dal vel purpureo le rugiade
16    19,  374|     il foco condisce, entro v’appare.~
17    19,  410|       dove il cor sacrificato appare,~il foco de’ sospir, che