Canto, Ottava

 1     5,  8  |     ingombro il petto,~vide primiero in region remote~meraviglie
 2     6,  22 |      Dela porta del portico primiero, 22~ch’è di cristallo e
 3     6,  82 |     è voce vulgar che’l suo primiero~nome fuss’Argo, ilqual fu
 4     7,  57 |      Egli insegnò la musica primiero,~ei fu de’ dolci numeri
 5     7,  133|  sanguigno concetto e’l suo primiero~fortunato natal v’appar
 6    12,  148|    dico il cagnolin che già primiero~trovò posando in quella
 7    13,  165| Rimembra il dolce suo stato primiero~e disegna al suo ben tornar
 8    14,  303|    chi di noi baldanza ebbe primiero 303~d’aprir le labra agl’
 9    15,  139|    a giornata. A muoversi è primiero 139~il bianco stuol che
10    15,  150|    fia del’un de’ duo tocco primiero,~quello a forza ne vada,
11    16,  70 |  uno a gara del’altro allor primiero 70~volea por mano ala sublime
12    16,  77 | quasi sempre il vulgo esser primiero.~
13    18,  6  |     disamar quelch’egli amò primiero.~
14    19,  20 |     petto,~quando Apollo il primiero a lei rivolse~gli occhi
15    19,  359|     partirsi il segno dona;~primiero il vecchio Astreo vien col
16    20,  63 |   altri tutti in prova uscì primiero;~sfrenato strale o fuggitivo