Canto, Ottava

 1     1,  51 |     con lieto sguardo al bel garzone arrise,~ed alo scoglio avicinata
 2     3,  43 |     un punto medesmo il fier garzone~ferille il core ed additolle
 3     5,  131|    verde prato 131~il tebano garzone il piè ritira,~tosto che
 4     7,  94 |    armonia~per l’orecchie al garzone il cor feria.~
 5     9,  131|     il mio gran genitor vago garzone,~benché, cred’io, se te
 6    10,  33 |     mezzo il discorso il bel garzone~la favella gli tronca e
 7    12,  273| incitatrice astuta, 273~ma’l garzone a quel dir non più si scalda~
 8    12,  290|      sì selvaggi 290~col bel garzone il carcerier villano,~che
 9    14,  186|      il ferro avea contro il garzone~la cui vista gli fu troppo
10    15,  91 |       Così dicendo il cupido garzone  91~trattiene e tuttavia
11    18,  15 |    s’è in preda a un rustico garzone.~E l’istoria e la beffa
12    18,  132|  Vede che’l duro fin del bel garzone~ogni ninfa con lagrime accompagna~
13    19,  29 |          L’alta bellezza del garzone altero 29~subito, apena
14    19,  52 |     in amar anch’egli il bel garzone~già mio rivale e ne languiva
15    19,  299|   questi ad allevar prese il garzone~in solitario albergo e taciturno,~
16    19,  344|     cassa, 344~tutto del bel garzone in doppio ovato~di mezzo