Canto, Ottava

 1     2,  3  |        ben sembianza e faccia,~giunge per molle e spazioso piano~
 2     3,  71 |      d’amor, poiché soletta 71~giunge a mirar l’angelica sembianza,~
 3     4,  26 |                                Giunge in Adria la bella e quivi
 4     4,  185|       sposo~dela suora maggior giunge raminga.~Giunta, l’altra
 5     4,  231|      Citerea, che’n ogni parte giunge?~Fia dunque il meglio ch’
 6     5,  71 |                        Ed ecco giunge ove di museo e felce 71~
 7     5,  80 |  altrui per sua natura.~Ma chi giunge a goder beltà perfetta~non
 8     6,  27 |     intervallo o mutar loco 27~giunge in instante ogni lontano
 9     6,  183|    ninfa e di dolor s’affanna,~giunge al’arena e si dibatte e
10    10,  38 |     vista cerviera in specchio giunge~l’imagini a mirar così da
11    10,  57 |    alberga~sovra le stelle, il giunge e l’incatena;~la penna ancor,
12    10,  224|     dar le leggi col gran nome giunge.~E se pur di vederne espresso
13    11,  14 |       un tempo alfin del corso giunge,~terminando dipar con la
14    11,  181|       la luna il fier quadrato giunge, 181~laqual dinotatrice
15    13,  86 |     ch’altra sembianza a mirar giunge~gli esce la prima imagine
16    14,  107|      Orgonte combatte infretta giunge~ed aventa lo stral che stride
17    14,  122|      si stanca 122~tanto che’l giunge e per le reni il passa;~
18    14,  167|      su la sbranata giovinetta~giunge Filauro e per error s’inganna.~
19    14,  342|        là, borghi e contrade~e giunge ala gran piazza insu gli
20    14,  405|     così non va due miglia~che giunge ove più densa è la verdura.~
21    15,  3  |   destriero anelando al pallio giunge.~Arriva al fonte con veloce
22    15,  167|      bel talamo voto, ecco pur giunge~e del’eredità che le perviene~
23    17,  102|    petto move e lieve e ratto,~giunge in Cipro nuotando al quarto
24    17,  164|       ala gran reggia appresso giunge,~siché può di Corinto appo
25    19,  137|   scorge il crudel, quand’egli giunge,~isoleggiar su l’isola da
26    19,  250| traboccando dal margo al fondo giunge.~Riman la coppia misera
27    20,  264|       salti e, quando alfin vi giunge,~al mormorio del’ottenuta