Canto, Ottava

 1     1,  157|       serena anco i pensier, sgombra gli affanni;~non temo o
 2     2,  174|    sostien l’alta speranza e sgombra~dal petto ogni timor, Paride
 3     3,  125|   quando ogni nebbia intutto sgombra,~verrà che ceda al vero
 4     3,  141|  unione,~l’un del’altro però sgombra il difetto;~e d’ogni indignità
 5     4,  93 |      dal petto ogni sospetto sgombra;~non bramar di veder quelche
 6     5,  110| possa aver mai di te l’anima sgombra;~anzi quando il tuo sol
 7     7,  91 | Rapido il tempo si dilegua e sgombra,~cangia il pel, gli occhi
 8     8,  96 |     raggio mattutin lacera e sgombra,~di quelle membra candide
 9    13,  200|  ventilandogli con quelle~ne sgombra l’aure fervide e moleste,~
10    14,  292|    mummia animata, e’n tutto sgombra~d’umana effigie, una palpabil
11    15,  93 |    lampa serenissima di Delo~sgombra ed alluma in quelle parti
12    15,  111|    occhio mio caro, omai deh sgombra~tutte dal cor le tenebre
13    15,  131|       Chi di qua, chi di là, sgombra la strada,~pian pian men
14    18,  225|    tu non hai quiete e pace.~Sgombra dunque ogni affanno ed a
15    20,  115|  reggia ad albergar con lei.~Sgombra fu la gran piazza, ancorché