Canto, Ottava

 1     1,  6  |    penna, che per sé tanto non sale,~facciol per ottener dal
 2     3,  59 | Intelletto terreno al ciel non sale,~né fa volo divin penna
 3     6,  120|      il caldo vapore e in alto sale~ai ventricoli suoi per duo
 4     7,  28 |        strillo e’l raperin che sale al dito.~Con questi la spernuzzola
 5    10,  2  |        propri confin si leva e sale~a spaziar per la celeste
 6    10,  88 |     onde caligin densa in alto sale;~vedi quante in quell’acque
 7    10,  152|       con bella serie in cento sale~riposti in ricchi armari
 8    10,  274|      pelago s’attuffa,~chi nel sale spumante è fatto gioco,~
 9    11,  210|   poggiato, ov’altri unqua non sale.~
10    12,  181|       corredate le camere e le sale.~Veduto non fu mai maggior
11    14,  84 |     teschio per l’aria in alto sale.~Di fendente a Creuso è
12    15,  78 |        l’altra delpari in alto sale~e taglian l’altre due, poste
13    16,  97 |     puro di Dio, spirito vivo,~sale ond’i cibi suoi condisce
14    16,  258|     arazzi da guernir camere e sale.~
15    20,  98 |   piede atteggiando o scende o sale~e va tarda o veloce a stampar