Canto, Ottava

 1     2,  64   |        Tien d’una treccia degl’istessi rami~il limpid’elmo incoronato
 2     3,  142  | condotto a mirar con gli occhi istessi,~e ch’oltre il rimirarvi
 3     6,  132  |             Ne’ fior ne’ fiori istessi amor ha loco, 132~amano
 4     7,  80   | supponi al tuo fren gli abissi istessi;~per cui con fertil copula
 5     7,  246  |          Nonch’altro i tronchi istessi, i tronchi, i tralci 246~
 6     8,  126  |     accenti i sospiri e i baci istessi.~Rispondonsi tra lor l’anime
 7     9,  61   |     fasce mi legaro.~Que’ lini istessi, in ch’io fui prima avinto,~
 8    10,  221  |     ancor bollire 221~de’ duci istessi gli animi inquieti~e’n stretta
 9    12,  232  |       amor nessuno esclude,~gl’istessi dei schermir non sene sanno.~
10    14,  Alleg|        servirsi del mezzo degl’istessi malvagi. La caduta d’Orgonte
11    18,  171  |                         I cani istessi di pietate accesi, 171~raro
12    19,  264  |        oimé, che far porian gl’istessi~numi celesti divenir rapaci;~
13    19,  367  |       abiti costrusse,~i cigni istessi nere ebber le penne,~le
14    20,  121  |     addosso.~Ha, come gli orsi istessi, irto e pungente~su’l petto
15    20,  495  |       dele dure catene i ferri istessi~logori quasi con le membra