Canto, Ottava

 1     2,  174|      mio,~sapendo che d’Amor la genitrice~di tutto il suo poter t’
 2     3,  144|        ala membranza,~fu la mia genitrice e da colui~che generolla,
 3     6,  165|        lice,~né teme genitor né genitrice.~
 4     7,  133|         veder come pria nacque,~genitrice d’Amor, figlia del’acque.~
 5    10,  55 | corrisponda,~vuolsi onorar qual genitrice vostra;~e ben le devi tu,
 6    10,  182|   espose~la trasformata già tua genitrice.~Ve’ le rive di Cipro ambiziose~
 7    11,  92 |         rassomiglia,~di sì gran genitrice emula figlia.~
 8    12,  92 |          onde benché d’Amor sia genitrice,~tra le felicità vivo infelice. –~
 9    14,  39 |     nipoti,~in vece n’allevò di genitrice,~però che quella insu l’
10    15,  205| originato e nato~per genitore e genitrice erede.~Or ala signoria ch’
11    17,  171|      condanna anco a languir la genitrice?~
12    18,  201|      chi mai fia~d’addolorar la genitrice mia?~
13    20,  114|        i fiori~giaceano al’erba genitrice in seno.~Nel suo placido
14    20,  331|                              Di genitrice ispana e padre moro 331~
15    20,  481|        e feroce a meraviglia~la genitrice e’l genitor somiglia.~