Canto, Ottava

 1     2,  179|     apena commiato, un caso estrano, 179~mercé d’Amor che lo
 2     3,  164|     trovò dentro un cortile estrano,~il più ricco, il più bel,
 3     7,  106| indolcì l’aspro, incivilì l’estrano,~ornò’l natio di peregrino
 4    12,  55 |     perverse e di sembiante estrano.~L’altero Orgoglio, il traditore
 5    13,  121|    nascer d’incesto in lido estrano,~d’ogni paterno ben fin
 6    14,  255| orlo il capo tranno,~manico estrano ala bell’urna fanno.~
 7    14,  353|  già s’accosta al’aversario estrano~con l’elmo in testa e con
 8    15,  29 |    altra bella;~ed al’abito estrano ed ale membra~del’egizzie
 9    15,  119|    recar venne un tavoliero estrano,~che di fin oro ha la cornice
10    16,  55 |   incortinato d’un trapunto estrano~e di crespo broccato intorno
11    18,  196|     tra sé costoro un gioco estrano~e movean con le dita un
12    19,  209|    gioia amorosa, ogni atto estrano?~Quante volte vid’io testessa
13    19,  303|  inerme un cenno, un guardo estrano~e quella destra, che poi
14    20,  67 |   l’un su l’altro un groppo estrano~ed ergendo di membre eccelse
15    20,  348|     trave~arma il guerriero estrano, indi l’abbassa~e nel facchin,