Canto, Ottava

 1     1,  70 |     gran tempio suo serra e disserra.~
 2     2,  116| pura.~Sotto, ove l’uscio si disserra e fende~del’erario d’amore
 3     3,  55 |  Luna a mezza notte il ciel disserra~per vagheggiar l’arcadico
 4     4,  38 |      che doppio sol volge e disserra,~dico que’ lumi perfidi,
 5     5,  145| tanto tesor, tanto splendor disserra,~che sembra apunto il ciel
 6     7,  204|     le coltre, il padiglion disserra,~e convoca del ciel tutta
 7     9,  16 |  ella il volo al terzo ciel disserra,~v’accoppia e scioglie ai
 8    10,  97 |    97~l’una è d’avorio e si disserra allora~ch’è nel suo centro
 9    10,  280|     volontarie e pronte~gli disserra le porte e gli si rende?~
10    12,  67 |   Rompe le nubi e i turbini disserra 67~l’antenna folgorante
11    12,  103|                 Le palpebre disserra al novo lume 103~né sa dove
12    16,  91 |    l’altro in arco.~Serra e disserra il labro al dolce riso~di
13    18,  202|    quella man che’l folgore disserra,~dagli stimoli miei punto
14    20,  37 |     faretra si slaccia e la disserra~e, traendone fuora alato
15    20,  263|     nari ador ador gonfia e disserra,~tutto spumoso il ricco