Canto, Ottava

 1     2,  33 |                Quanto Adon più dapresso al loco fassi, 33~più la
 2     5,  92 |          Ala leggiadra vergine dapresso 92~si fè pur sospirando
 3     8,  57 |      tanto che per veder si fè dapresso.~Vide, e gli cadder gli
 4    10,  44 |      non solo in lei 44~vedrai dapresso ogni atomo distinto,~ma
 5    10,  192|     ogni poter disarma?~né sol dapresso il Rodano ne trema,~ma fa
 6    11,  179| ricetto~ed al’umida dea giunto dapresso~la risguardava di quartile
 7    12,  122|       piaccia visitar ch’è qui dapresso;~né pur la cerva ch’è sì
 8    12,  175|      tanto fuggivi, or gli hai dapresso.~Perché non schivi il tuo
 9    14,  15 |       la fionda,~molti soglion dapresso usar spuntoni.~Troppo si
10    14,  111|   ancora in forse~e forse, più dapresso avendo scorto~quel bel viso
11    14,  211|  giunto~al’altar funeral molto dapresso;~lavorato l’altare era e
12    14,  331|        le fronde 331~scrosciar dapresso e scotersi le piante,~ed
13    16,  216|        sol tanto 216~ch’ei più dapresso ala gran dea comparve;~ma
14    19,  168|    lupi ulular per que’ vallon dapresso.~Corser le ninfe a que’
15    19,  188|   branche,~cui sovente non pur dapresso lice~mirar le membra cristalline