Canto, Ottava

 1     3,  107|                              I’ men venia, sicome soglio spesso 107~
 2     3,  175|             di Ciprigna nacque, 175~venia di Mirra al bel figliuol
 3     5,  91 |             quasi ghiaccio al sole,~venia meno la voce ale parole.~
 4    13,  184|                                     Venia l’augel con ali basse il
 5    14,  46 |    ornamenti avea l’alma invaghita.~Venia per violarla e torle poi~
 6    14,  157|             da Malagor sepolta fue,~venia Filora a trar del’urna oscura~
 7    14,  165| rabbiosissimamente inferocito~ed or venia con queruli ululati~cercando
 8    14,  232|             ch’a Cipro a questo fin venia di Ponto~a caso riparò nel
 9    14,  284|            tra’ fior vipera ardente~venia con fauci aperte e lumi
10    14,  285|           in poi tacito e cheto 285~venia le notti a consumar con
11    16,  213|                              Or qua venia da lei sospinto e tratto
12    20,  202|             già prevenuto intanto~e venia contr’Esperio, Ugo il fiammingo;~
13    20,  323|          brigata quasi il principal venia~quando con foggia insolita
14    20,  389|           altro incise 389~quel che venia con l’aquila grifagna;~falsollo