Canto, Ottava

 1     4,  160| stanza si ferma e guata pria.~Sporge innanzi la mano e la fa
 2     4,  175|     su l’estremo margine, che sporge~l’orlo curvo e pendente
 3     6,  21 |    canton de’ quattro innanzi sporge  21~una torre angolare insu
 4     8,  12 |       del Desir tacito messo.~Sporge le labra e l’altrui labra
 5     9,  19 |                               Sporge la curva riva infuor due
 6     9,  37 |       destra,ahi temerario! e sporge~troppo a sì nobil furto
 7    10,  242|     Mira colà dove distende e sporge 242~Asti verso aquilon l’
 8    12,  197|     verron che nel giardin si sporge~con la guancia s’appoggia
 9    13,  93 |  torta.~Come cinghiale infuor sporge le zanne~e su l’omero destro
10    15,  148|      nemico pedon ch’oltre si sporge~va già per dar col suo pedon
11    17,  144|     tratto entro’l suo mar si sporge~e di cento città pomposa
12    18,  72 |                          Ossa sporge ben lunghe e di sanguigna
13    19,  200|     il sasso che’nsu’l mar si sporge;~e poiché giunto là, dove
14    20,  208|      coglie e’ncontr’a lui si sporge.~