Canto, Ottava

 1     2,  170| audacia sua pentito, paga~il passato piacer con doppia doglia,~
 2    10,  175|     in questo vetro puro~col passato e’l presente, anco il futuro.~
 3    10,  228|       Ecco, rotto il rastel, passato il ponte, 228~non però senza
 4    11,  180|      e già dopo il ventesimo passato~tutto sdegnoso il quarto
 5    12,  63 |      venti essercitato foco.~Passato il cor di velenoso telo~
 6    12,  234|      del’età lieta e ridente~passato ha il verde e di suo corso
 7    13,  42 |  quella mischia sozza 42~che passato di fresco era di vita.~Intero
 8    13,  211|    Or col ricordo del piacer passato~dogliosi oggetti a risguardar
 9    14,  394|                     Poich’al passato mal non è riparo 394~ed
10    15,  53 |     mal securo.~Toccherò del passato alcun successo~onde potrai
11    15,  57 |      ti rammenti~d’aver seco passato atto amoroso~e ch’ella poi
12    15,  109|   Quivi iterando poi lo stil passato,~tornaro ai primi scherzi,
13    20,  222| terminò con azzion funesta~e passato e squarciato al’improviso~
14    20,  267|                              Passato un cor d’acuto strale e