Canto, Ottava

 1     1,  110  |    com’ha per uso,~usurpando a Minerva i suoi lavori~non sa senon
 2     2,  Alleg|      di Giunone, la seconda di Minerva la terza di Venere. Questo
 3     2,  54   |      Citerea si dee.~Apollo di Minerva in campo ha messe~le lodi
 4     2,  86   |        non curi Citerea più né Minerva,~in me rimira e mie fattezze
 5     2,  95   |        essenziali e vere,~vedi Minerva e tanto sol ti basti,~senza
 6     2,  121  |        e traggesi in disparte.~Minerva ad atto tal non ben si piega,~
 7     2,  168  |     ch’io pertutto sarò sempre Minerva.~Se perdo il pomo, in un
 8     3,  35   |        la faretra vota,~contro Minerva è la tua man sì lenta,~che
 9     7,  153  |     Altri di man d’Aracne e di Minerva~su i tronchi e per lo suol
10     7,  197  |        stame simile~l’emula di Minerva indarno tenta~e, quantunque
11    10,  155  |     quanti mai scrittor Febo e Minerva~sapran meglio imitar tra’
12    19,  116  |     lauro esser si dica;~abbia Minerva pur la verde oliva,~abbia
13    19,  369  | meccaniche ogni classe,~che di Minerva con ossequio sacro~precedeano
14    20,  367  |                     Così dicea Minerva e ben di quanto 367~parlato