Canto, Ottava

 1     2,  62 |        pur di vento pascendo il fasto interno.~Già s’apprestano
 2     2,  157|    Atteggiata di gioia, ebra di fasto 157~Venere il prende, indi
 3     4,  34 |         amara 34~l’orgoglio e’l fasto a raccontar mi prende~e
 4     4,  119|      qual superbia e quanto 119~fasto, quantunque a non curarla
 5     6,  86 |      avean le voglie.~Tutto era fasto e gloria il giovinetto~ne’
 6     8,  34 |        con doppio vento il vano fasto e lieve,~v’ha di cristallo
 7     9,  165|     riportar de’ primi onori il fasto~innanzi a Citerea tra gli
 8    10,  81 | sanguigne,~mostra rigor, furor, fasto, arroganza;~porge la destra
 9    12,  128|     perfetta cosa,~se non che’l fasto in lei tanto prevale~che
10    12,  184|      desco ad imbandire,~di cui fasto maggior non vide il mondo.~
11    16,  138|    alterigia onde va gonfio e’l fasto~s’avanza al par del suo
12    16,  224|                       Ma se col fasto eccede e con l’orgoglio
13    20,  324|       cimiero,~qualor gonfio di fasto apre e dilata~dele conche
14    20,  482|        trionfo d’amor con tanto fasto~e sovr’ogni trofeo ti pregi