Canto, Ottava

 1     4,  7  |   maggior nela minore etate,~peroché la più giovane sorella~era
 2     5,  34 |  cangiarsi in altro augello,~peroché tutto il popolo volante~
 3     6,  180|                           ma peroché non ben del suo dettato
 4     8,  45 |     frondosa ombra conteste,~peroché’l sol con curioso raggio~
 5    10,  72 |  laggiù contaminato e misto,~peroché pria che caggia, ei si confonde~
 6    10,  121| ancelle del’Arte e liberali,~peroché l’uom fan libero, son dette,~
 7    10,  286|  orme nostre al mondo basso,~peroché’l suo bel lume ha già l’
 8    11,  42 |   raccolte qui l’alme beate,~peroché per fatal legge di stelle~
 9    13,  89 |      entro’l suo cor si cria~peroché’l favellar che speme apporta~
10    13,  142|    tel direi.~Chiedilo a te, peroché’n te, cor mio,~più che’n
11    14,  232|   tutto ciò minuto conto 232~peroché’l negromante esperto e saggio~
12    15,  99 |   palpitava il cor nel seno,~peroché non gli parve e non potea~
13    15,  117|      ozioso aver piacere.~Ma peroché’n ciascun, qualunque vuoi~
14    16,  116| molto non ama oscura scorza,~peroché’n spento e gelido carbone~
15    19,  72 |  colassù gloria e grandezza;~peroché se celeste è il sangue mio,~