Canto, Ottava

 1     1,  113|      per l’acque sacre e per mestesso il giuro. –~
 2     7,  174|      s’io lui riprendo, egli mestesso accusa~con dir che’l mio
 3     9,  88 |                Qui mi vivo a mestesso e’n quest’arena 88~che cosa
 4    14,  193|       degli altri lunge e da mestesso in bando~non vo però senza
 5    15,  65 | eccelsa sede;~quindi a me di mestesso il regno tolse~ed a colei,
 6    19,  24 |     ch’omicida crudel fui di mestesso.~
 7    19,  30 |    quest’amor ch’odiar mi fè mestesso 30~e per cui non avrò mai
 8    19,  199| temeraria e vana,~adulando a mestesso il cor lusingo?~E la tigre
 9    19,  219| unqua mi caglia.~Prenderò di mestesso ira e vergogna,~e se fia
10    19,  258| giorni e l’ore corte~bramo a mestesso accelerar la morte.»~
11    20,  463| Serrò già contro lei, contro mestesso~questo mio traditor braccio