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Alfabetica [« »] alfabeto 2 alfana 1 alfeo 5 alfin 213 alfine 27 alga 6 algente 5 | Frequenza [« »] 217 piè 216 degli 215 n' 213 alfin 212 là 211 alto 210 sen | Giovan Battista Marino Adone IntraText - Concordanze alfin |
Canto, Ottava
1 1, 80 | studio conforme;~col foco alfin l’indora e col mordente~ 2 2, 42 | cominciò) tese le reti,~ch’alfin pur strinse dopo lunghi 3 2, 55 | Alfin, perch’alcun mal pur non 4 2, 76 | confonde,~moderando i suoi moti alfin risponde:~ 5 2, 125| Quando le vesti alfin que’ tre modelli 125~dela 6 2, 169| vedrai stragi vicine?~Pentito alfin piangendo e sospirando~t’ 7 2, 179| stanco il passo e smarrito alfin ritenne~là dove molto da 8 3, 18 | region s’erge da terra.~Alfin colà dove Ciprigna stassi~ 9 3, 48 | sventure è questo il peggio;~ch’alfin le fiamme sue son tutte 10 3, 73 | una,~l’ottenne in sposa alfin da Citerea.~Or mentre che 11 3, 137| con un sospir le volse,~alfin lo spirto in queste voci 12 4, 22 | sciocchezza;~vo’ che s’accorga, alfin tardi pentita,~che dannosa 13 4, 49 | alto muggito~e col muggito alfin voce nascosta~dale cortine 14 4, 67 | sparte~la mestissima turba alfin si parte.~ 15 4, 68 | Partissi alfin, poiché tesor sì caro 68~ 16 4, 82 | è cinta,~soavissimamente alfin la posa.~Qui da novo stupor 17 4, 96 | mondo stanco,~onde disposta alfin di dar quiete~al troppo 18 4, 98 | mi taccio.~Lei consolata alfin, me sodisfatto,~basta dir 19 4, 102| lor la rappresenta;~ond’alfin per saver ciò che ne sia,~ 20 4, 121| insania audace,~onde s’accorga alfin d’aver sorelle~suo malgrado 21 4, 127| Nulla alfin so negarle e tosto quando 22 4, 147| vil bocca indegno,~pria ch’alfin sazia la lascivia infame~ 23 4, 149| alterna.~Pur dopo molti alfin pensier diversi~nel fondo 24 4, 166| strade~mi segue e tiene, alfin mi lascia e cade.~ 25 4, 172| poiché gran tratto d’aria alfin le tolse~l’amata imago in 26 4, 183| più cocenti,~onde le risse alfin tornano in paci~e’n gioie 27 4, 184| preghi~ogni sdegno deposto alfin si pieghi.»~ 28 4, 185| traverse remote erra solinga.~Alfin là dove domina lo sposo~ 29 4, 188| stemprare il gelo,~m’accorsi alfin che quelch’ivi giacea~era 30 4, 224| orgoglio~del’altera cognata, alfin si scusa,~onde doppiando 31 4, 232| ancella.~Forse quell’ira alfin del cielo indegna~pietosa 32 4, 238| merto.~Tra le fauci del’orco alfin pur desti,~perché l’orgoglio 33 4, 240| socera una volta~degnata alfin di visitar ti sei.~O vien 34 4, 245| 245~sofferenza irritata alfin non deggia;~vo’ di mia man 35 4, 250| arte~ordinata e partita, alfin si parte.~ 36 4, 259| tronchi il sottil oro~rapito alfin dela lanosa torma,~con esso 37 4, 292| accolsi,~con cui, mentre ch’alfin mi ricongiunsi,~tanto mi 38 5, 27 | Mancando alfin lo spirto al’infelice, 27~ 39 5, 138| seguso~alquanto di quiete alfin risolve;~coglie le reti 40 6, 66 | piaga mortale~non porti alfin dalo sprezzato arciero.~ 41 6, 71 | luce sovrana 71~deposta alfin la lusingata diva,~ale promesse 42 6, 93 | distese~ed un groppo nel lembo alfin ne prese.~ 43 6, 153| beato loco,~o pur che vinto alfin dala stanchezza~schermo 44 6, 194| che, mentr’ella volava, alfin la prese.~ 45 6, 206| da questo rio tiranno,~ch’alfin non sene trae, senon dolore. –~ 46 7, 24 | aurati strali.~Il tutto vince alfin questo tiranno. –~E qui 47 7, 35 | folce,~precipitosa a piombo alfin si cala.~Alzando a piena 48 7, 43 | vola e non s’arresta~ch’alfin viene a posargli insu la 49 7, 54 | ecco il povero augel ch’alfin si stanca~e langue e sviene 50 7, 61 | stromenti,~onde certa e perfetta alfin ne nacque~la bella facoltà 51 7, 70 | de’ tiranni.~Sola l’Italia alfin fia che possieda~qualche 52 7, 111| possente e forte~che la letizia alfin termina in morte.~ 53 7, 126| vivanda,~in deposito al ventre alfin la manda.~ 54 7, 136| scorge 136~in bianche membra alfin la bianca spuma.~Novo sol 55 7, 179| intero~provò che l’odio alfin nasce dal vero.~ 56 7, 180| nostr’arte~e, perdendone alfin la sofferenza,~non voglion 57 7, 215| ridenti:~«Ve’ come il tardo alfin giunse il veloce,~ve’ come 58 7, 221| preghi~che la coppia impudica alfin si sleghi.~ 59 7, 224| affronto i danni.~Sorsero alfin confusi e per la fretta~ 60 9, 64 | nutrice 64~ecco le spoglie alfin ch’altri riporta,~ecco qual 61 9, 72 | Pur que’ lunghi intervalli alfin spediti,~spesso il buon 62 9, 90 | sestesso~e, dopo molte rote, alfin si mira~aver al moto il 63 10, 58 | fini;~divorator del tutto, alfin risolve~le più salde materie 64 10, 65 | poco~quelle machine altere, alfin l’atterra;~dalle in preda 65 10, 102| nell’epa~che come rospo alfin ne scoppia e crepa.~ 66 10, 123| vere~distingue il falso, alfin conchiude e fere.~ 67 10, 166| sepelirle in tenebroso fondo;~alfin le porta ad attuffar nel 68 10, 195| Eccolo alfin ch’è con applauso eletto 69 10, 203| vince il tutto 203~è vinto alfin il sempr’invitto Enrico,~ 70 10, 214| Ma quando alfin la gran tempesta scorge 71 10, 230| ceder si consigli~la terra alfin, per non restar disfatta,~ 72 10, 238| S’induce alfin, capitulati i patti, 238~ 73 10, 254| inclito estense e le ributta;~alfin pur al’essercito che passa~ 74 10, 258| difende,~per difetto di polve alfin si rende.~ 75 11, 14 | di nui~quasi in un tempo alfin del corso giunge,~terminando 76 11, 37 | ben ch’a desiare invoglia,~alfin sazia il desio, quando s’ 77 11, 115| E ti so dir ch’alfin, poich’avrà molto 115~vestite 78 11, 155| prende~per abbracciarlo, alfin delusa il rende.~ 79 11, 183| potrai tanto sottrar, ch’alfin non caggia~e, qual da falce 80 11, 213| venne~e posò lieve lieve alfin disceso~nel gran palagio 81 12, 73 | Pensa alfin ricorrendo ale menzogne 82 12, 81 | ciò viva securo;~ond’egli alfin con cinque baci e sei~prese 83 12, 93 | la pace~ed ha per grazia alfin, quantunque accorto,~chiamarsi 84 12, 101| compagnia rimase.~Vinselo alfin pur la stanchezza e pure~ 85 12, 115| prende ardire;~ma poich’alfin dal suo stupor si scote,~ 86 12, 212| Idonia e del suo male~accorta alfin con questo dir l’assale:~ 87 12, 239| disposta,~al partito che piace alfin si volve~e quanto ha detto 88 12, 262| comprende.~Poiché la fata alfin la lingua sciolse,~apena 89 12, 264| spezza il sasso.~Se pur alfin non gioveran quest’armi,~ 90 12, 278| ragion l’assalse,~ma poich’alfin col suo parlar molesto~quell’ 91 13, 7 | parti sceme~ed oportuno alfin quel tempo elesse~che congiunte 92 13, 28 | voglie.~Ogni altra donna alfin che s’innamora~sebene il 93 13, 53 | debbe.~Al miracolo estremo alfin s’accinse~e’l proprio spirto 94 13, 88 | preso l’aspetto,~malgrado alfin di lei, n’avrai diletto. –~ 95 13, 133| perfidi e bugiardi~sazia alfin gli schernisce e gli abbandona.~ 96 13, 155| esser trafitto.~Volgendo alfin l’ingannatrice il tergo~ 97 13, 223| promesse~tutte son rotte alfin dal’Interesse.~ 98 13, 229| Uscito alfin dela gran pianta, averti, 99 13, 234| formidabili e lugubri~tutte alfin divenir bisce e colubri.~ 100 14, 64 | mesce~nela costa del poggio alfin riesce.~ 101 14, 70 | l’altra è ancora in forse~alfin conosce pur ch’è la sorella.~ 102 14, 77 | disprezza.~Sì dopo molte alfin lagrime sparte~al ciel la 103 14, 108| fanciulletto importuno, alfin ti dia?~Or io non vo che 104 14, 125| Quando il feroce alfin mira que’ pochi 125~dele 105 14, 172| questi,~e l’una e l’altro alfin tradir le vesti.~ 106 14, 173| oscuro,~quand’ei, già stanco alfin, le membra frali~si risolve 107 14, 180| Stanco alfin presso il fonte, ove la 108 14, 181| al’anime non doni~altro alfin che legami e che prigioni.~ 109 14, 205| quel paese,~finché di farlo alfin le sia concesso~col sangue 110 14, 215| Confermò’l voto e pianse; alfin di lei~cessaro i pianti 111 14, 217| re novello,~onde d’Egitto alfin si parte Argene~e con seco 112 14, 238| ignuda figlia~Povertà, fa ch’alfin m’apra le porte.~Così di 113 14, 253| e vidi ch’egual cambio alfin ne rende~amor che’n gentil 114 14, 257| conforto estremo.~Levando alfin le rugiadose labbia~dimanda 115 14, 262| magia nutriro un tempo.~Alfin di quell’amore, ond’era 116 14, 274| grembo l’angue~si manifesta alfin con pianto e sangue».~ 117 14, 293| giostro.~Cangia l’amore alfin, poiché si mira,~nonché 118 14, 306| allor s’attiene~che’l ferro alfin la question decida,~ch’un 119 14, 311| del mio tesoro~dai ferri alfin mi liberai con l’oro.~ 120 14, 322| ben ben sotto la pianta,~alfin ringrazia il ciel che gli 121 14, 341| mondo~già si rischiara, alfin ritira il passo~e quindi 122 14, 386| guai;~e questo è il premio alfin che malaccorta~dal’amor 123 15, 2 | La calma ala tempesta alfin succede, 2~cedono alfin 124 15, 2 | alfin succede, 2~cedono alfin le nevi ale viole,~segue 125 15, 9 | dolcissima canzone 9~svegliato alfin del rossignuol selvaggio,~ 126 15, 29 | stella,~per mezzo il bosco alfin pervenne e vide~quivi al’ 127 15, 84 | ebbe,~vinto con armi tali alfin t’avrebbe.~ 128 15, 95 | e fuor di smalto,~rapito alfin da traboccante affetto~e 129 15, 101| porto,~tra le tue braccia alfin, che son pur quelle~che 130 15, 182| quando anch’ei dela fraude alfin s’accorse,~dela traversa 131 15, 202| comporre ambe le parti,~finch’alfin si placar gli sdegni ardenti~ 132 15, 221| altro non pote,~con oro alfin la libertà riscote.~ 133 15, 225| Con strage alfin cui non fia pari alcuna 134 16, 19 | è vostro il danno,~poich’alfin quel velen forte e nocente,~ 135 16, 87 | tenne,~tanto che’n dietro alfin con occhi bassi~girò confuso 136 16, 124| inteso;~ma poich’esser deluso alfin s’accorse,~senza replica 137 16, 149| quella beltà superba;~ma vede alfin che la vittoria e’l vanto~ 138 16, 160| Alfin di questo dir gli occhi 139 16, 168| In un canton del tempio alfin distese 168~sovra il duro 140 16, 185| grand’altar s’appressa,~alfin, nulla operando, il ver 141 16, 200| e con battaglie atroci,~alfin pensò l’inespugnabil terra~ 142 16, 235| errante.~Misera, in tronco alfin cangiata aggiunse~verdura 143 16, 264| allora.~Data egli ai messi alfin grata licenza~si ritrasse 144 17, 16 | ragion note comporre;~e s’alfin pur la lingua avien che 145 17, 19 | ottiene~sol perché cresca alfin lo strazio amaro~e si raddoppi 146 17, 55 | Dicele alfin: – Poiché sei fermo intutto 147 17, 79 | Le trecce alfin distingue e quella e questa 148 17, 103| dolci lumi amati~e prende alfin dal caro amante fido~gli 149 17, 136| cento fiumi~s’assise a mensa alfin con gli altri numi.~ 150 17, 156| Sbocca alfin nel’Eusin, ch’ai raggi vivi 151 17, 179| Giunta in Trinacria alfin Ciprigna bella 179~di Peloro 152 18, 4 | fanno,~vincitor le più volte alfin ne resta~e ne trionfa il 153 18, 16 | giorni.~E gli conchiude alfin che la vendetta~molto facil 154 18, 76 | così, saltata alfin la bestia brutta 76~del 155 18, 94 | dir bene,~che per recargli alfin l’ultima angoscia~gli alzò 156 18, 96 | svelle e far non basta~Adone alfin che non sia spinto a terra.~ 157 18, 105| schiera~dele driadi piangenti alfin le dice~che con tartarea 158 18, 175| perché lo spirto uscisse.~Alfin la lingua dolorosa sciolse~ 159 18, 194| in alto ascende~e’l trova alfin colà sovra i superni~poggi 160 18, 199| E già vittorioso alfin rimaso 199~facea di gridi 161 18, 232| ingegna.~Trovano in tana alfin cupa e profonda~la fera 162 19, 29 | più perfetto arciero~tanto alfin m’appostò che pur mi colse.~ 163 19, 46 | sito~finch’abbia il gioco alfin per l’un de’ doi~la vittoria 164 19, 47 | appresta~a far che sia la pugna alfin decisa~ch’è di metallo ben 165 19, 48 | china.~L’alza a fatica, alfin poiché l’ha preso,~con piè 166 19, 51 | m’inchino ed a scagliarlo alfin m’accingo,~infra la base 167 19, 58 | aita.~Ma poich’ogni opra alfin nel corpo estinto~fu vana 168 19, 146| Dunque per te (prorompe alfin gridando) 146~il fior d’ 169 19, 150| Così vedrete alfin che pur il colse 150~la 170 19, 156| Aprendo l’uscio alfin del cavo speco, 156~si terge 171 19, 233| ripiglia.~– Che torni in terra alfin ciò ch’è terreno,~esser 172 19, 249| vissero una vita.~Ebbero alfin, né spense l’acqua il foco,~ 173 19, 275| battaglia~con audacia infelice alfin si scaglia.~ 174 19, 312| disperso,~l’abito feminile alfin deposto,~incitato ad armarsi, 175 19, 344| odorato~e dopo lungo affanno alfin sofferto~il fanciullo sbucciar 176 19, 364| Purpureo carro alfin, ch’a biga a biga 364~su 177 19, 387| targhe e le corazze.~Seguiva alfin per terzo un reggimento~ 178 19, 395| Ecco la bara alfin, che ben composte 395~con 179 19, 407| trangosciando più volte, alfin si scote~e rompe il suo 180 20, 1 | Ed ecco alfin, dopo camin sì lungo 1~scorge 181 20, 34 | chiusi;~e poich’ivi per entro alfin dispersi~son con più d’una 182 20, 43 | braccio al segno gira,~sbarra alfin l’arco e quel caccia lo 183 20, 53 | freme.~L’arco il suo sesto alfin ripiglia e torna,~già rallentato, 184 20, 66 | da torre a torre.~Viensi alfin con ardir ch’ogni altro 185 20, 94 | sottentra e passa.~Poich’alfin le catene ha rallentate,~ 186 20, 104| repente,~come più snella alfin che strale o lampo~discorra 187 20, 105| falla,~ond’alza un grido alfin garrulo e roco~e’l sol termina 188 20, 132| pur con sì fatto sforzo alfin si torse~che quasi in piedi 189 20, 157| pur nel tallon trafitto alfin cadeo~dal morso sol d’un 190 20, 169| poi son pur a lasciarsi alfin costretti,~indi pur l’un 191 20, 182| Pur alfin tutto ala vittoria inteso, 192 20, 183| disciolse,~onde cadendo alfin, con l’ampia schiena~il 193 20, 203| belga e’n guardia stassi,~alfin s’arrischia a più vicino 194 20, 204| lontano~gliela fa svelta alfin balzar di mano.~ 195 20, 208| ferro di lontan converso.~Alfin, quando a misura esser s’ 196 20, 212| ed acciocché’l giudicio alfin non erri,~fan visitar con 197 20, 217| qualsivoglia modo,~che la vittoria alfin fu sempre bella. –~Tronco 198 20, 221| onde Vener, costretta, alfin consente.~ 199 20, 264| para in tre salti e, quando alfin vi giunge,~al mormorio del’ 200 20, 277| sciolse;~e’nfin al pugno alfin la ruppe in esso~e tra’l 201 20, 320| vicino, 320~Scipio con Fabio alfin dietro s’accampa.~L’un nel 202 20, 341| caccia.~Fermo nel centro alfin, con un bel groppo~di saltetti 203 20, 394| scaldata e punta.~Ed ecco alfin quel dal’aurato arnese~risoluto 204 20, 400| far ch’essangue a terra alfin trabocchi:~– Che fai che 205 20, 424| invano,~come grata e gentile, alfin si rese~e ferita e legata 206 20, 426| cede, e benché ritrosa, alfin si piega~e d’amor ad amor 207 20, 431| Conchiuse alfin ch’oltre lo star sì sole 208 20, 439| Come alfin mi conobbe e come fui 439~ 209 20, 441| in oziosa vita.~Ma mentre alfin per nave in patria riedo,~ 210 20, 445| Vennero alfin tra questa parte e quella 211 20, 454| e cela.~Ma qual secreto alfin non manifesta~quel cauto 212 20, 455| suo la gelosia,~accorto alfin del disusato peso,~del concetto 213 20, 513| e contumace 513~perdona alfin placato il gran Luigi~e