Canto, Ottava

 1     4,  88 |    piover si sente al cor novo conforto.~Sorge dal’odorifero roseto~
 2     4,  268|       d’ogni senso priva~che’l conforto del pianto anco ha perduto.~
 3     5,  62 |        perduta ogni gioia ogni conforto,~lieti oggetti e giocondi
 4     7,  136|        sol di beltà, ch’altrui conforto porge~e dolcemente l’anime
 5     7,  214|   purch’io riceva almen questo conforto~di far la festa publica
 6     7,  233|      233~sol dolcezza, piacer, conforto e pace,~toglie al cieco
 7     8,  12 |  Pensier rode sestesso.~Chiede conforto al Duol, pace ala Guerra~
 8     8,  58 |       bel tenero fianco al suo conforto~palpa con una man l’avorio
 9    10,  72 |      acquisto;~scarso è l’uman conforto ed imperfetto~e qualche
10    11,  40 |      vaga,~ed uom di vita e di conforto privo~è possente a tornar
11    12,  16 |     amareggia ogni gioia, ogni conforto;~dala fetida gola un fiato
12    12,  79 |                  Non è picciol conforto al mal che sente 79~dal’
13    12,  95 |        giorno~e di riposo e di conforto schivo,~di cibo non gli
14    12,  234|       al’altrui digiun picciol conforto~e, ciò ch’aver non può,
15    12,  285|   senza la vita istessa,~dammi conforto tu, dammi possanza~tu del
16    13,  111|        di soavi conserve alcun conforto.~Ma nel’anel che Citerea
17    13,  120|        al mio lungo duol breve conforto~e tien pur sotto giogo aspro
18    14,  193|        bando~non vo però senza conforto e pace.~Son discepol d’Amore,
19    14,  218|      non veggio~da dar picciol conforto a tante doglie~o come a
20    14,  257|     ella beve,~raggi saetta di conforto estremo.~Levando alfin le
21    14,  316|   Lasciate pur ch’io sol senza conforto 316~mi dolga ognor di mia
22    14,  388| mestessa e con la speme~d’ogni conforto abbandonar la vita,~per
23    15,  74 |      la cagion del dolor porge conforto~e per desio di trionfale
24    15,  101|        pur la mia vita, il mio conforto,~orché quel fiero Trace
25    17,  11 |        in prima e porge al mal conforto,~così Venere bella il bell’
26    18,  30 |    audace~darti con più ragion conforto e pace.~
27    18,  133|     Adon vostro piacer, vostro conforto,~lascia del proprio sangue
28    18,  166|        mai più, vivendo, avrei conforto~se’l mio caro Saetta a piè
29    18,  210|     lui senza vita e lei senza conforto,~o come in preda ai desperati
30    19,  19 |       tentano di recarle alcun conforto.~
31    19,  61 |        per gloria sua, per mio conforto 61~lasciarne in terra una
32    19,  105|     cagion poi di letizia e di conforto».~
33    19,  228|       maggior tormenti~qualche conforto le perdute genti.~
34    19,  273|        quel sol che solo è mio conforto,~son dal lume però dela
35    19,  316|      il mio intento è di recar conforto.~Non so però da quale invidia
36    20,  278|    fatiche i doni,~in pegno di conforto ai pensier mesti~un paio