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Giovan Battista Marino Adone IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Canto, Ottava
1002 13, Alleg| Interesse con l’orecchie asinili, che non gode della dolcezza 1003 13, 225 | che stupido ed inetto~d’asino ha inun l’udito e l’intelletto.~ 1004 17, 150 | discoprir ch’Eubea~dala prole d’Asopo ancora è detta.~Caristo 1005 11, 142 | e maestà negli atti~nova Aspasia la fan, nova Mammea,~anzi, 1006 15, 201 | non sia senza ch’oblio l’asperga.~Soverchio è ciò, se ponno 1007 9, 106 | ampia catena,~or con dirotta aspergine saltante~bagna lambendo 1008 2, 100 | e baldanzosa.~Intanto in aspettandone l’effetto~purghi la grazia 1009 18, 117 | sta di mille ministri ad aspettarla~e mentre che le fan folta 1010 20, 475 | mondo uscita,~qui gran tempo aspettata e’n ciel da noi~troppo ben 1011 5, 109 | diletto è men gradito,~né sì aspettato e desiato fora~s’april d’ 1012 14, 13 | desperazion dele presenti~e l’aspettazion dele future,~per trovar 1013 15, 207 | occupar ciascuno,~e ciascuno aspirando al sommo seggio~contendean 1014 16, Alleg| talora ambire le dignità ed aspirare agli onori, ma conosciuti 1015 6, 144 | questi né quella al vanto aspiri~che di luce o color teco 1016 11, 143 | le cure prime:~al’ago, al’aspo, a’ rozzi studi e vili~non 1017 18, 58 | ferocità nel suo bel viso~aspreggiato ha d’orgoglio il dolce riso.~ 1018 18, Alleg| l’uno come occupato nelle asprezze della milizia, intutto contraria 1019 20, 420 | a dar per sorte~a cui d’Aspurgo appartenea lo stato,~semplice 1020 5, 137 | basta al debito alimento~n’assaggia sol per ristorar le vene,~ 1021 18, 69 | l’acqua fetida e nociva~d’assaggiar, di gustar, prende spavento.~ 1022 20, 490 | la pianta, 490~basta solo assaggiarne un frutto o dui.~Questo 1023 19, 319 | non è dal’acqua stigia,~l’assal di furto e di lontano il 1024 20, 124 | dirsi~impetuosamente ad assalirsi.~ 1025 14, 365 | dolente Argene afflitta~ed assalita è ben da nove angosce~quando 1026 14, 55 | Avean gli assalitori in quella parte, 55~dove 1027 19, 108 | tesori,~venni in desio d’assaporar col gusto~de’ bei racemi 1028 14, 49 | pervenne ala magion degli assassini.~ 1029 16, 200 | astretta invano~con lunghi assedi e con battaglie atroci,~ 1030 20, 426 | Qual d’ognintorno assediata e cinta 426~da fameliche 1031 16, 68 | lucido e pesante 68~ala madre assegnò del cieco dio~e da mille 1032 16, 164 | sollenne~nel loco usato ad assembrar si venne.~ 1033 17, 14 | l partire il core.~Quest’assenzia, ben mio, fiera e crudele~ 1034 20, 384 | nel loco medesmo il colpo assesta.~Altre due volte corrono 1035 12, 219 | men’aveggio,~ma qual egro assetato, amo il mio peggio. –~ 1036 16, 130 | 130~s’affibbia intorno un’assettata cotta,~laqual nel mezzo 1037 15, 138 | dirimpetto suo fa che s’assida~e siede anch’egli ed a giocar 1038 10, 67 | coronata è quella degli Assiri,~d’argento l’altra ch’ha 1039 13, 126 | chi’l cor le tolse,~gli assistea sempre e’l visitava spesso,~ 1040 17, 73 | accorte e belle~intorno l’assistean l’idalie ancelle.~ 1041 1, 78 | Amor presente ed assistente al’opra 78~come l’abbia 1042 12, 80 | alquanto;~né dubitar che l’assistenza mia~non t’accompagni in 1043 13, 62 | aborti insu la mensa ria,~assistete propizi al’opra mia.~ 1044 15, 127 | fan forti.~Otto contr’otto assiston di pedoni~in ordinanza poi 1045 7, 29 | Con l’assiuolo il lugherin si lagna, 29~ 1046 10, 233 | campo ha mosso,~nova milizia assolda e’ngagliardisce~di gente 1047 19, 294 | amor altro non è che s’assomigli.~ 1048 3, 60 | Citerea, direi,~che Citerea s’assomigliasse a lei.~ 1049 13, 198 | poscia, il qual mentr’ella assonna, 198~del suo cinto divino 1050 5, 6 | O vi fulmini il ciel, v’assorba Dite, 6~infernali Imenei, 1051 3, 2 | incendio arde le piume,~questo assorbon talor l’acque profonde.~ 1052 18, 211 | intorno e con pietoso strido~assordando la valle, il duol rinova,~ 1053 16, 250 | trombe a mille a mille~ed assordano il ciel timpani e squille.~ 1054 5, 77 | stridi~tapino amante ad assordare i lidi.~ 1055 4, 19 | prò, ch’ogni altro dio m’assorga avante~come a dea tra le 1056 14, 256 | alta mia dea, poi reverente assorgo.~Corro e del fonte terso 1057 7, 33 | or la mormora grave, or l’assottiglia~or fa di dolci groppi ampia 1058 2, 84 | gli spirti al gran caso assottigliando~comincia ad aguzzar gli 1059 16, 132 | si stende,~a poco a poco assottigliato e scemo~da linea sì gentil 1060 16, 216 | disparve,~ond’ancor negli astanti al’improviso~si trasformò 1061 19, 391 | son tutti inermi e tutti astati.~Qui Nubi e Garamanti e 1062 4, 125 | immortale al mondo,~se s’asterrà dal mio conteso aspetto.~ 1063 10, 242 | dove distende e sporge 242~Asti verso aquilon l’antiche 1064 1, 81 | n’arma il fanciullo un’asticciuola frale,~ma che trafige ogni 1065 20, 429 | dei prescritto;~e chi s’astien da quel piacer giocondo~ 1066 4, 208 | convien pur malgrado al’Astinenza,~mia nemica mortal, chieder 1067 17, 145 | Calinne le frondose cime,~d’Astipalea le pescarecce arene~varca 1068 11, 41 | ardor che qui si sente;~sono astratte sostanze e lucid’ombre,~ 1069 12, 159 | tergo e’l seno,~rimase, astretto da perpetuo incanto,~a guardar 1070 4, 234 | Quivi Mercurio con preghiere astringe 234~che la bandisca e sappia 1071 17, 132 | potrà, se vole?~qual legge astringer può forza divina?~Facile, 1072 13, 53 | proprio spirto ad animarlo astrinse.~ 1073 13, 1 | che contro ogni possanza d’astro~vincer natura e dominar 1074 10, 136 | Mira intorno astrolabi ed almanacchi, 136~trappole, 1075 15, 40 | Fu chi mi disse astrologando ch’io 40~ho le fila vitali 1076 11, 202 | Non può dunque astronomica scienza, 202~né specolazion 1077 10, 266 | fugaci Olimpi e vagabondi Atlanti,~Alpi correnti e mobili 1078 18, 20 | illustrator degli emisperi 20~nel’Atlantico mar la face estinta.~L’oscura 1079 15, 165 | sia più franca e generosa atleta.~Nozze reali a femine servili~ 1080 19, 76 | dela vittoria ai duo felici atleti,~ma ghirlande e sampogne 1081 12, 66 | Emo al bombo risponde e l’Ato insieme 66~con orribil romor 1082 11, 171 | accompagnando a queste~voci, gli atri del ciel fremer facea,~e 1083 20, 329 | che con bottoni di rubin s’attacca.~ 1084 10, 227 | piemontese e savoiardo~Quivi attaccar l’espugnator pettardo.~ 1085 20, 458 | pavimento resta~ale braccia attaccato ed ala testa.~ 1086 20, 337 | cangia,~che ne’ suoi vaghi atteggiamenti e moti~par che’n aria schermisca 1087 20, 98 | ei forma,~tal col piede atteggiando o scende o sale~e va tarda 1088 20, 85 | percosso~con sonaglietti ad atteggiar l’invita;~ed alternando 1089 2, 157 | Atteggiata di gioia, ebra di fasto 1090 5, Alleg| della gelosia nelle donne attempate, quando con isproporzionato 1091 12, 99 | qual uom che strane visioni attenda,~tacque e doppio spavento 1092 6, 178 | avenne 178~la Vigilanza, ch’attendea tra via;~con l’Importunità 1093 20, 162 | e lor non nove~l’usate n’attendean prodezze e prove.~ 1094 16, 176 | il sol dale contrade eoe~attender cura e’l segue ogni altro 1095 4, 244 | fia posto,~se però tanto attenderem ch’al sole~esca il bel parto 1096 20, 202 | Esperio, Ugo il fiammingo;~per attenderne il fin si trae da canto~ 1097 20, 312 | gloria in cima,~mille l’attendon già palme e corone.~Su la 1098 16, 200 | cui mano 200~lo scettro s’attenea de’ Cappadoci.~Venne a metterle 1099 7, 203 | zoppo,~prese la corda ov’atteneasi il groppo.~ 1100 17, 55 | intutto 55~ch’io ti deggia attener quanto ho promesso~né teco 1101 4, Alleg| faccia, cioè a non volere attenersi ai diletti della concupiscenza 1102 12, 212 | lagrimoso e scolorito~osserva attenta Idonia e del suo male~accorta 1103 6, 194 | occhio e’l pensiero 194~molto attento ed accorto aver conviene,~ 1104 15, 153 | stampa;~vibra sestesso e d’atterrar s’ingegna~la vergin bianca 1105 18, 27 | gridan mercé, senza pietate atterri;~contro chi meno il meritò 1106 9, 148 | rimbombo solo~tutto de’ vizi atterrirà lo stuolo.~ 1107 12, 88 | divien poi campo il letto,~m’atterrisci con gli occhi e mi minacci.~ 1108 19, 253 | avea più giorni impaziente atteso~e l’ingordo desio tenuto 1109 4, 269 | malcauta, il tuo desio~stilla attigner giamai di questo rio?~ 1110 20, 209 | ed è picciolo instante, attimo breve~e quasi indivisibile 1111 20, 4 | e lasciar teme, pria ch’attinga il lido,~tra gli scogli 1112 5, 122 | parte o mesta~secondo l’attitudine dispone,~né seco già di 1113 9, 103 | stagno il viso,~e’n diverse attitudini composte~fanno corona al’ 1114 2, Alleg| innanzi tre dee, cioè l’attiva, la contemplativa e la voluttaria; 1115 13, 170 | la sua lima e più riposa~attizzata da lui la sua fornace,~che 1116 7, 186 | pochi,~ma non sia chi l’attizzi o chi’l provochi.~ 1117 7, 66 | con diletto immenso~l’una attrae l’intelletto e l’altra il 1118 20, 81 | lizza~e come baldanzosa ed attrattiva~prende Ardelio per man, 1119 17, 66 | Giovinette attrattive e verginelle 66~son queste, 1120 9, 42 | qualità simili a questo,~attrattivi negli atti e ne’ sembianti,~ 1121 4, 117 | impedito dal morbo e quasi attratto~e calvo e curvo e men che 1122 14, Alleg| difficoltà ed i pericoli che si attraversano al godimento della umana 1123 19, 363 | dela corte di Canopo, 363~attraversati di sanguigna banda,~gli 1124 10, Alleg| generazione, meritamente le si attribuisce la giuridizione sopra le 1125 4, 11 | glorie antiche~publicamente attribuiva a Psiche.~ 1126 2, 164 | minor mal che la tua vita attristi.~Del’aver sostenuto un sì 1127 15, 196 | perder mi glorio e non m’attristo~che la perdita mia può dirsi 1128 19, 298 | e da saette,~nel’onda l’attuffai che fiammeggiante~le rive 1129 4, 197 | abita l’acque,~sotto l’onde attuffando allor le penne,~tutto il 1130 8, Alleg| in preda alle carnalità e attuffandosi dentro l’acque del senso, 1131 18, 70 | dentro l’acqua nera~stassi attuffata la solinga fera.~ 1132 19, 79 | essi il cristallino gelo.~S’attuffavan nel gorgo i fauni osceni~ 1133 14, 256 | fonte terso e cristallino~l’attuffo una e due volte al chiaro 1134 3, 51 | Deh quante volte audacemente accosta 51~importuno ala 1135 4, 31 | viene~Crati, Liri, Volturno, Aufido e Sarno~e vede irne tra 1136 11, 8 | quando l’augelle querule e lascive, 8~il 1137 7, 19 | primavera,~ed ala libertà d’ogni augellino~carcere volontario è il 1138 18, 156 | ahi lassa!~bugiardo in augurar tante ruine,~ch’essangue 1139 16, 60 | popolo converso~ogni evento augurava o buono o reo~e qualor fosco 1140 17, 163 | canto ebbero il moto,~ed Aulide ov’i Greci insu l’altare~ 1141 19, 41 | erano tali 41~che quant’ei n’aumentava o scarse o piene,~tant’erano 1142 11, 20 | Aurette molli, Zefiri lascivi, 20~ 1143 17, 84 | duo fussero i soli e due l’aurore.~ 1144 17, 182 | pronostico temuto~l’infausto auspicio in lei sospetto accrebbe,~ 1145 20, 436 | Vita mena costui dura ed austera~là dela folta Ercinia infra 1146 16, 136 | pallido, inculto e qual Catone austero,~dal piede al capo essaminandol 1147 4, 148 | suole aurora d’april rugiade australi.~ 1148 5, 149 | il giovane a morire,~né d’Autonoe i lamenti e d’Aristeo,~né 1149 7, 57 | ei fu de’ dolci numeri l’autore~e del soave ordigno e lusinghiero~ 1150 10, 156 | Quanti d’illustri e celebrati autori 156~si smarriscon per caso 1151 15, 106 | aureo morso~per via serena, Autumedonte eterno,~con redine di rose 1152 20, 6 | Dunque, che fai? Rinfranca ed avalora, 6~ahi lento nuotator, le 1153 7, 118 | Tutti ardano, s’accendano ed avampino~qual Semele, ch’al folgore 1154 19, 413 | pari incendio immortalmente avampo.~ 1155 20, 469 | regno~pianse di duolo ed avampò di sdegno.~ 1156 15, 88 | e peregrina~può di tanto avanzar gli altri intelletti,~che 1157 3, 140 | Non dee tanto avanzarsi umano ardire, 140~che presuma 1158 9, 196 | stella 196~e del giorno avanzava ancora poco,~quando col 1159 19, 152 | suo scabroso e vecchio.~Aveagli il vel dela gran luce chiuso~ 1160 14, 86 | Avealo il gran tiranno di Soria 1161 19, 147 | ti credesti Acide mio~e t’avedrai che d’uom l’hai fatto dio».~ 1162 17, 131 | fatto oscuro,~chiaro ben m’avegg’io quanto ti spiaccia~l’ 1163 11, 74 | un tal suggetto io ben m’aveggia~con le parole estenuar la 1164 12, 219 | conosco il mio fallo e men’aveggio,~ma qual egro assetato, 1165 14, 397 | umana vita~lasciò giamai d’avelenar la morte?~Ecco mentre la 1166 19, 318 | d’arco dispietato e reo~avelenata e barbara saetta,~che mentr’ 1167 4, 104 | averti,~fuggi le lor parole avelenate.~Nel resto io ti concedo 1168 13, 71 | scaccerò da’ roghi e dagli avelli.~Sarete voi sì sorde e taciturne~ 1169 | avendola 1170 13, 98 | pur femina sei.~E quando avenga che le mani e gli occhi~ 1171 15, 53 | dubbio ed oscuro~e ne’ casi avenire io ti confesso~ch’ogni nostro 1172 14, 290 | biechi e lividi e sanguigni~aventano in altrui sguardi maligni.~ 1173 14, 148 | da vanghe e da badili,~s’aventaro alo stuol perverso e pravo~ 1174 9, 191 | piove.~Spicciano l’onde ed aventate in alto~movono a chi nol 1175 17, 3 | poi che scocca Amore~fusse aventato ove il suo ben l’aspetta.~ 1176 | aventi 1177 19, 51 | disserro~e quel colpo funesto avento e spingo,~che, finché stian 1178 14, 385 | tra lor cruda e feroce,~aventossi ala spada e gliela tolse,~ 1179 16, 149 | vittoria e’l vanto~dela bella aventura altrui si serba,~onde il 1180 11, 161 | fenice!~Leggiadra, augusta, aventurata coppia,~nasca da voi succession 1181 15, 39 | ciel raccoglia,~pregoti, aventuriera aventurosa,~che le venture 1182 17, 4 | pertutto hanno ventura;~aventurose voi, stelle lucenti,~ch’ 1183 11, 206 | viver suo s’attende.~Cosa avenuta ei non capisce apieno~e 1184 12, 45 | seguite, istorie e cose 45~non avenute e di non nate genti~ch’or 1185 16, 135 | di quelch’agli altri er’avenuto avanti~e ben a comprovar 1186 4, 70 | fiumi,~ambizioso e cupido d’averle,~le serba in conche e le 1187 | avermi 1188 18, 2 | Quando talor questi aversari fieri 2~pugnan tra lor, 1189 10, 207 | guerriere.~Quinci e quindi, aversarie e protettrici,~spiegan Guisa 1190 15, 159 | piazza avante~le squadre averse, ognun le cede il campo.~ 1191 4, 106 | non fai,~ti soverrà del’avertenza mia.~A me sarai cagion di 1192 15, 148 | figlio~cenno le fece e l’avertì col ciglio.~ 1193 14, Alleg| in arnesi da donna vuole avertirci l’abito molle della gioventù 1194 14, 36 | Poria, s’ella del ver fusse avertita,~per occultar il mal, torne 1195 5, Alleg| mutato in cipresso, siamo avertiti a non porre con ismoderamento 1196 13, 130 | ch’avisato in prima ed avertito, 130~stato sia sì malcauto 1197 1, 34 | innesto,~che non ti pentirai d’avervi parte.~In lei, pur come 1198 12, 247 | tigre e’n grembo nutrito avesser gli aspi,~ancor devresti 1199 | Aveva 1200 9, 128 | ognor con guardo fiso 128~avezzar ala luce i figli suole,~ 1201 4, 119 | quantunque a non curarla avezze,~poiché n’accolse, ambizioso 1202 14, 164 | empi e malvagi~ale morti avezzollo ed ale stragi.~ 1203 3, 38 | Talor ch’osai d’avicinarmi alquanto, 38~giurò, per 1204 1, 51 | garzone arrise,~ed alo scoglio avicinata intanto~spalmò quel legno 1205 14, 407 | e chiare~già verso Calpe avicinato abbassa.~Quindi l’argento 1206 16, 104 | aspetto.~Ma quando poi s’avicinò, fu tosto~conosciuto mortale 1207 14, 70 | accorse, 70~con cor tremante avicinossi a quella.~Se sia l’una o 1208 19, 248 | e pria ch’io caggia al’avid’acque in preda,~l’ultima 1209 14, 209 | fuggi, o mio core»,~ma m’avidi che’l cor non era meco,~ 1210 5, 42 | gran tazza il ministero avieno,~già rifiutati e del’ufficio 1211 10, 21 | fora sua nobiltà troppo avilita;~miglior foran del ciel 1212 4, 130 | del fatto il ver non vole,~aviluppa e compon novelle fole;~ 1213 16, 153 | è de’ barbari costume,~d’aviluppate fasce alto volume.~ 1214 20, 204 | di fora.~Poi con la sua l’avinchia e l’attortiglia,~vista al 1215 20, 166 | gambe aperte~e’ntento ad avinchiarlo al’improviso,~larghe le 1216 20, 126 | nodi e rigide ritorte 126~avinchiati così stetter gran pezza,~ 1217 19, 361 | alicorni a leggier morso avinti 361~ben cento coppie in 1218 12, 70 | gelato polo~la bella madre ad avisarne il volo.~ 1219 13, 130 | e, ch’avisato in prima ed avertito, 130~ 1220 20, 167 | tratto ed investiti 167~s’aviticchiar con noderosi groppi;~né 1221 13, 102 | intorno a lui s’attorse 102~aviticchiata in mostruosa lutta~e con 1222 7, 203 | sciolse.~Or, poich’entrambo aviticchiati avinse~e’n tal obbrobrio 1223 4, 243 | beate.~Felicissima me, ch’avola il mondo~m’appellerà nela 1224 15, 32 | color listati,~con spessi avolgimenti attorte bende.~Si divide 1225 1, 30 | fu sorella in un punto, avolo il padre.~ 1226 13, 9 | caratteri e segni intorno avolse;~e poiché a’ membri suoi 1227 17, 66 | ignude e’n sottil velo avolte,~sempre liete e ridenti 1228 9, 130 | guerreggiar sol vaghi~con nibbi ed avoltoi, vipere e draghi.~ 1229 1, 13 | fabro d’errori,~sollecito avoltor, verme importuno,~morbo 1230 3, 116 | morbidamente i sanguinosi avori~e, mentre un rio di nettare 1231 18, 55 | accioché quando a dar l’assalto avrassi~senza bisogno altrove altri 1232 12, 227 | donzello, 227~veduto apena, avratti in sua balia?~S’avien ch’ 1233 | avreste 1234 2, 9 | fortuna~né so qual tolto avrìa, fra le tempeste~più tosto 1235 7, 217 | Recato avriansi a gran ventura molti 217~ 1236 | avuto 1237 8, 110 | Or m’avveggio ben io che d’egual foco, 1238 14, Alleg| tribulazioni ed alle miserie. L’avvenimento di Sidonio e di Dorisbe, 1239 20, 353 | arda.~Già chi sien ben m’avviso. – E l’inventrice~del’arboscel 1240 16, 153 | Di lavoro azimin la scimitarra 153~larga, 1241 17, 177 | terge la guancia,~Tritone Azzio trascorre e da Naupatto~ 1242 18, 83 | si scaglia e co’ mastin s’azzuffa.~Le puche dela fronte irte 1243 20, 258 | Quarteggiate d’argento armi azzurrine 258~son le divise sue pompose 1244 1, 85 | dela tua, ch’a spaventar Babelle~dal ciel con fiero strepito 1245 17, 174 | squadra perversa~l’armata babilonica dispersa~ 1246 7, 117 | tali~fescennine canzoni e baccanali:~ 1247 4, 30 | Perfidia e Crudeltà tra loro~baccar sete di sangue e fame d’ 1248 6, 127 | Havvi il baccare rosso, in piaggia aprica 1249 7, 116 | capi,~senza fren, senza vel Bacchi e Priapi~ 1250 4, 27 | Sile~e l’Adda e l’Oglio e’l Bacchiglione alparo,~superbo il Mincio, 1251 8, 7 | fiumi odorati~venne l’aureo baccin tra le man loro,~sula mensa 1252 16, 39 | eletti e nobili donzelli.~Baccini in una man portan d’argento,~ 1253 9, 104 | ala più bassa, 104~che’n baccino maggior l’acque ricetta,~ 1254 19, 135 | E, baciandol, dicea: «Chi fia che sciolga 1255 14, 395 | stringe al sen materno~e baciandole or gli occhi ed or la faccia,~ 1256 19, 409 | non mi torrà con gemiti baciare.~Se colei ch’ogni fior recide 1257 18, 226 | gli disse) a che presumi~baciarmi il volto ed asciugarmi i 1258 13, 150 | o no ch’a forza ella il baciasse, 150~veduto riuscir vano 1259 8, 124 | baciar mira e rimira 124~le baciate bellezze or questi, or quella.~ 1260 2, 153 | vince, ogni riparo spezza,~baciato il pomo e’n lei le luci 1261 20, 348 | al guanciale e l’altra al bacinetto.~ 1262 4, 289 | paterno~mi prese il mento e mi baciò la gota.~«Seben (disse) 1263 13, 31 | mio pensiero.~Ma tu che badi? ed a cui meglio lice~spiar 1264 14, 148 | da vomeri, da vanghe e da badili,~s’aventaro alo stuol perverso 1265 4, 64 | celeste Venere m’uccide.~Che bado? andianne pur; quest’auree 1266 6, 56 | man la palma scuoti;~e tu, Baglion, che con la luce abbagli~ 1267 13, 218 | acqua ove la fata entra a bagnarsi 218~quando depon la serpentina 1268 9, 195 | di mille rivi e mille 195~bagnata il sen col suo bel foco 1269 20, 175 | stanchi 175~e di molle sudor bagnati e sparsi,~già con spesso 1270 18, 32 | gelo~eran le brine onde bagnava il viso;~quando colei, ch’ 1271 9, 193 | l’elemento.~Questo gioco bagnò, quel talor arse,~e l’una 1272 20, 251 | s’ascolta 251~ch’al gran bagordo appella i cavalieri.~Già 1273 8, 49 | dal’antiche carte 49~di Baia e Cuma il paragon si taccia.~ 1274 10, 204 | Or mi volgo colà dove Baiona 204~smalta di gigli i fortunati 1275 6, 127 | estolle in alto;~d’Etiopia il balan qui si nutrica,~colà di 1276 2, 21 | nela lubrica soglia il fin balasso.~ 1277 1, 132 | doppiar muggiti e replicar balati.~ 1278 12, 35 | Ferro son de’ balconi i balausti,~ogni loggia, ogni palco 1279 16, 55 | piano,~cinti di seggi e balaustri aurati~dov’han poscia a 1280 9, 188 | Ma che? non prima a balbettar si mise 188~quel suo, canto 1281 13, 94 | altri giorni~con parlar balbo e con accenti rochi,~sciolse 1282 16, 51 | Del regio baldacchin da quattro canti 51~i quattro 1283 20, 363 | oriente ha forse;~né con più baldanzosi atti gentili~il famoso Arione 1284 7, 6 | così grave salma,~Erode e Baldassare ed Oloferne~han lasciate 1285 7, 138 | e pargoletto auriga,~e, balestrando un fuggitivo mergo,~fende 1286 12, 37 | troncon, stocchi sanguigni,~balestre, archi, zagaglie e dardi 1287 20, 469 | Il mio leal custode, il balio fido, 469~sovra una lieve 1288 10, 150 | e con pareti~catapulte, baliste ed arieti.~ 1289 20, 63 | Follerio, il ballarin, fuor del drappello 63~degli 1290 20, 62 | note 62~chiama la tromba i ballatori al ballo,~poi tace e’l vulgo, 1291 20, 70 | fiorite e con moresche~e della balleria di quelle schiere~le Grazie 1292 20, 93 | braccia istesse~stranio balletto in vaghi nodi intesse.~ 1293 7, 65 | diversi,~musici libri e con ballorie e canti~di vermiglio lieo 1294 16, 4 | monili ed auree marche,~balsami ed ambre sol serbansi in 1295 4, 194 | imaginar ben puoi~se dal monte balzando ala marina~lasciò, condegno 1296 20, 262 | chiome,~duo piè balzani e Balzanello ha nome.~ 1297 20, 262 | e brune chiome,~duo piè balzani e Balzanello ha nome.~ 1298 20, 466 | uscir vide giamai vivi bambini?~Nel ventre che spaccato 1299 15, 33 | tapeto~un pargoletto e tenero bambino,~nela cui fronte sì giocondo 1300 16, 266 | supplicio estremo~trono un banco gli fusse e scettro un remo.~ 1301 20, 259 | pur d’oro e di diamante.~Bandato vien d’una cerulea stricca,~ 1302 20, 266 | pur di negro in cima ha la bandiera;~sul sinistro galon curva 1303 2, 7 | battendo intorno 7~l’ali, a bandir la luce ecco s’appresta,~ 1304 4, 234 | preghiere astringe 234~che la bandisca e sappia ove si cela;~gli 1305 4, 38 | altrui~uccidon prima e poi bandiscon guerra,~siché mirando un 1306 18, 46 | dentro il loco medesmo avea bandita,~più d’una truppa a far 1307 19, 423 | commenda e loda,~onde il gran banditor del’ambasciata,~l’autor 1308 4, 66 | foschi~dilatan l’ombre lor baratri e boschi.~ 1309 20, 64 | coturni in premio ei n’ebbe 64~barbaramente ala ninfal guerniti.~Al 1310 16, 250 | bossi ecco si sente~musica barbaresca e saracina;~straccian l’ 1311 11, 47 | dopo 47~lussuria trae di barbaresche spoglie,~e pende nel color 1312 15, 31 | 31~s’increspa acconcia in barbareschi modi.~Quinci e quindi è 1313 3, 134 | gomito divino~rigido di barbarica ornatura,~fuss’arte o caso, 1314 20, 396 | unghie e le penne,~spezzò del barbazzal le piastre grosse,~squillò 1315 16, 37 | due volte sei 37~su ben bardati ed ottimi cavalli~leggiadri 1316 20, 293 | tien dal capo al tallon bardato intorno.~ 1317 20, 331 | che sembra argento,~e dela bardatura il bel lavoro~pur d’oro 1318 14, 21 | lunga omai si chiuda. –~Il bargel dela squadra, acceso forte~ 1319 13, 220 | Come veggiam la cresta e la bargiglia~del gallo altier che d’India 1320 20, 350 | di Venosa~ed ai piani di Bari e di Tarento,~gente vincendo 1321 12, 154 | grotta e la riviera,~il barlume indistinto e tenebroso~gli 1322 14, Arg | condotto a Pafo e dal gentil barone~difeso poi, ritorna ai primi 1323 16, 254 | d’onore.~Il carro poi la baronia circonda~dov’ha de’ maggior 1324 20, 305 | coppia a coppia entrar nela barriera~di diciotto guerrier nobil 1325 20, 19 | altro lato~due porte con barriere e con rastelli,~per cui 1326 14, 45 | bolla real l’omero destro.~Barro di carte e ficcator di dadi,~ 1327 14, 119 | infamia immortal Crati e Basento.~ 1328 4, 44 | arrischi~a mirar pur securo i basilischi.~ 1329 19, 64 | così non men d’Apollo ha Bassareo~dura cagion di dolorosi 1330 7, 117 | e Menadi e Bassaridi vi scerni 117~ebre pur sempre 1331 9, 66 | stato volentier mi vivo,~bastami sol che d’oro ho lo stromento.~ 1332 1, 150 | son gli ornamenti;~se non bastano i fior che’l suol produce,~ 1333 10, 266 | Apena omeri quasi ha il mar bastanti 266~il peso a sostener di 1334 18, 47 | altre varie ancor razze bastarde.~ 1335 13, 96 | richiedermi d’amore~t’è mai bastato in tante volte il core.~ 1336 18, 102 | pianeta irato e minacciante~bastava un sol de’ tuoi benigni 1337 17, 48 | anima sol commune a doi?~Che basterebbe al’un’e l’altra salma~di 1338 20, 323 | il serraglio passò dela bastia;~né so s’alcun sì ben disposto 1339 9, 165 | pareggiargli io col mio stil non basto.~Giurò Venere istessa in 1340 20, 385 | controversie lor sien diffinite.~Battansi in giostra e chi più val 1341 11, 105 | chiamolla, ed ella venne.~Battea per le serene aure ridenti~ 1342 1, 125 | terreno aiuto 125~l’agitato battel vacilla ed erra,~ambo i 1343 19, 282 | volo augel somiglia, 282~battello ai remi e corridore al morso.~ 1344 4, 241 | flagelli, aspre catene.~Battendola con rigide percosse~la fiera 1345 10, 229 | scoppia,~nel rivellin la batteria raddoppia.~ 1346 19, 157 | per sempre annotta, 157~battesi ad ambe man l’estinto lume,~ 1347 20, 128 | o grossa trave 128~parve battesse al satiro la fronte~e stordito 1348 4, 62 | intempestive e senza frutto?~a che battete i petti ed oltraggiate~di 1349 16, 160 | figlio e fiamme e dardi,~batteva i denti e stralunava i guardi.~ 1350 6, 186 | tuoi,~e se ne scampa alcun, battimi poi.~ 1351 20, 118 | trova~Cisso il tebano e Batto il cappadoce~e Clorigi è 1352 20, 175 | sparsi,~già con spesso alitar battono i fianchi~e vanno alquanto 1353 18, 132 | iterando il dolce nome,~battonsi a palme e squarciansi le 1354 20, 419 | Alani e Traci 419~e Medi e Battri e Sarmati ed Armeni,~talché 1355 16, 150 | saracin si noma.~Il Saca e’l Battrian soggiace a lui,~il Margo 1356 11, 65 | queste, onde risona e Tile e Battro,~le Grazie, che son tre, 1357 15, 154 | sonoro~di man battute e di battuti vanni.~Vergognoso e confuso 1358 19, 157 | per l’opaca grotta,~stilla bave sanguigne e nere schiume~ 1359 3, 146 | Ne’ be’ vostr’occhi, per cui vivo 1360 2, 40 | ideo, 40~che’n premio di bealtà Venere ottenne,~per cui 1361 9, 119 | amico ciel gloria destina,~beatissima Italia a cui fia dato~per 1362 1, 155 | contrasta 155~in queste beatissime contrade;~sol di Bacco talor 1363 13, 105 | ricchezza amor congiunto~ti farà beatissimo in un punto.~ 1364 2, 33 | terra e quinci vassi~ale beatitudini d’amore. –~Così, colà volgendo 1365 7, 28 | sfidato,~con l’ortolan s’è il beccafico unito.~Contrapunteggian 1366 13, 94 | gli fè questo mostro, e beffe e giochi,~mentre con atti 1367 1, 84 | move,~prende le forze a beffeggiar di Giove:~ 1368 19, 221 | disusati~gemiti umani invece di belati.~ 1369 10, 233 | che’mpaludisce~là tra’l Belbo e la Nizza, il muro ha scosso;~ 1370 20, 203 | Trattiensi alquanto il belga e’n guardia stassi,~alfin 1371 6, 100 | pose.~V’ha di Cirene il belgioin natio,~il cifo egizzio e’ 1372 19, 160 | infinge e mente i cozzi e i beli,~gli palpa il tergo e quei 1373 20, 197 | rivolti a più lodevol arte.~Belisardo dal guado, Albin dal ponte,~ 1374 20, 119 | Brancaforte di Tarso e Bellamoro~di Babilonia, uom celebrato 1375 4, 278 | venne audace 278~di quel belletto d’Ecate desio,~indi il pensier 1376 12, 37 | ordigni, 37~timpani audaci e bellicose trombe,~mazze, pali, troncon, 1377 10, 148 | con cui l’affreni e mova;~Bellorofonte è tra costor ch’io narro~ 1378 9, Alleg| Dante, il Boccaccio, il Bembo, il Casa, il Sannazzaro, 1379 4, 27 | da foce aurata scaturir Benaco.~ 1380 7, 200 | Quand’egli ha ben le benconteste sete 200~disposte intorno 1381 13, 56 | del ciel, mobili e fisse;~bendò fascia di nubi atre e maligne,~ 1382 14, 322 | vede,~prorompe: – O cara, o benedetta, o santa,~quell’arbor, quella 1383 3, 145 | solingo~di quest’ombre beate e benedette~fuor di via mi tirò, né 1384 6, 139 | Benedicati il cielo e chi lo scrisse, 1385 7, 79 | non consumi;~d’ogni mortal benefattor pianeta,~gloria immortal 1386 10, 89 | costume~dimenticar favori e benefici~e scriver nele foglie e 1387 14, 359 | chiami, 359~perché vergin bennata e nata ai regni,~no che 1388 17, 139 | aventurosa,~dentro le cui bennate e sacre fronde~vive virtù 1389 1, 131 | Da’ molli campi, i cui bennati fiori 131~nutre di puro 1390 20, 143 | oltraggiose note, 143~salvo sol di Beozia un giovinetto,~ch’accende 1391 20, 13 | dee v’ha varie squadre,~Berecinzia con Cinzia, Isi e Bellona:~ 1392 11, 51 | dico a Tito il buono, è Berenice,~che del gran vincitore 1393 20, 504 | a’ rei ladron ritolta,~né Bergeracco poi fa gran contesa.~Ecco 1394 16, 62 | rami grossi~con copia di berilli e di smeraldi,~de’ papaveri 1395 2, 20 | colossi.~Son fabricati d’un berillo intero~e d’ardente piropo 1396 10, 245 | dagli aspri cantoni Agauno e Berna~mandanvi copia di robuste 1397 10, 245 | torrenti,~per le vie di Bernardo e di Gebenna~quei che lasciano 1398 1, 111 | da mille e mille proci,~Beroe uscirà, che più d’ogni altra 1399 16, 93 | Berretta ha di fin or cerchiata in 1400 20, 343 | la spoglia 343~semplice berrettino e non rotato,~onde quand’ 1401 20, 18 | s’usa~di palancati e di bertesche è chiusa.~ 1402 10, 151 | Bertoldo vedi là, nato insu’l Reno 1403 13, 178 | orribil angue.~Poi quel rozzo berton, quel vil mortale~per cui 1404 2, 164 | sol goduti e visti,~il sen bestemmierai che t’ha portato~e l’ora 1405 12, Alleg| vien condannato a vivere bestialmente nelle tenebre come cieco. 1406 5, 90 | poco a poco,~mentrech’ella bev’acqua, ei beve foco.~ 1407 19, 229 | inondi il bosco.~Teme non beva in Lete un dolce oblio~sich’ 1408 20, 186 | lo dio vermiglio,~Giove bevea nel tempo già, che pria~ 1409 13, 156 | far l’ultime prove 156~del beveraggio magico risolve.~Qual guastada 1410 7, 121 | e gocciola non merita di bevere~chi tempera, ch’intorbida, 1411 19, 248 | più di que’ cristalli empi bevete~ch’a sì rara beltà fur tanto 1412 18, 12 | destino,~ch’ognor quanto più bevi hai men quiete,~a che non 1413 10, 244 | Provenza e di Narbona~quei che bevon Durenza, Isara e Sona.~ 1414 13, 158 | apena ei l’acqua perfida ha bevuta~che subito di fuor tutto 1415 19, 122 | onde fan rosseggiar l’uve bevute~l’ispide barbe e le mascelle 1416 12, 247 | Rifei, tra gli Arimaspi~e se bevuto del’estrema Tana~l’onde 1417 20, 358 | Altri Corvo il chiamò, ma Biancastella~per tal cagione il suo signor 1418 8, 93 | ciel di barbaro lavoro;~biancheggiano fra gli ostri e fra i rubini~ 1419 12, 41 | e da’ vinti Geloni e da’ Biarmi~al suo tracio terren facea 1420 10, 280 | scelerata setta,~ver l’estrema Biarne il campo affretta.~ 1421 4, 249 | depredar la spica.~Questa, biasmando dela dea feroce~l’atto e 1422 20, 304 | 304~tal n’ebbe onor che fu biasmato avante;~e spesso il piombo 1423 18, 86 | del fratello 86~ardesse Bibli con infame ardore?~e Mirra, 1424 10, Alleg| delle varie scienze, la biblioteca de’ libri segnalati, l’officina 1425 13, 100 | Poi le luci girò bieche e traverse 100~sì che mirando 1426 20, 141 | Con bieco sguardo in prima egli si 1427 17, 102 | stende~con doppio corso biforcate l’orme.~Tre volte il petto 1428 19, 383 | armenti di bicorni e di biformi,~gregge di semicapri e semidei,~ 1429 10, 137 | e farfalle,~topi, gatti, bigatti e cento tali~stravaganze 1430 10, 149 | mortai mostra la spica,~Bige l’aratro che la terra fende;~ 1431 19, 382 | Cavalca un animal pur di que’ bigi~con lunghe orecchie e tien 1432 4, 266 | onda il terren pallida e bigia,~orribil sì che poco è più 1433 7, 117 | votar tazze ed asciugar bigonce~ed, agitate da’ furori interni,~ 1434 2, 24 | vestita di novella messe,~biondeggiar d’oro ed ondeggiar la spica,~ 1435 16, 38 | Passan poi mille in bipartita lista 38~armati cavalieri 1436 13, 239 | intagliati.~Parte poi di bisanti e di talenti,~di medaglie 1437 16, 70 | e con sì fatti accenti~i bisbigli acquetò di quelle genti:~ 1438 2, 52 | di qua, chi di là freme e bisbiglia.~Sovra ciò si contende e 1439 5, 93 | erbetta,~ne sussurrar, ne bisbigliar le fronde~e dolce mormorio 1440 2, 130 | talor da venticelli amici~bisbigliavano sol ch’erano ignude.~E voi 1441 7, 250 | concorde,~su per gli eburnei bischeri la chiave~volgendo, per 1442 13, 50 | Le polpe del biscion che nel mar Rosso 50~guarda 1443 20, 246 | folgorina ebbe l’un, l’altro bisciona.~ 1444 16, 156 | averno.~Prove di gagliardia bisognan forse~del paese amoroso 1445 8, 93 | ostri e fra i rubini~morbidi bissi ed odorati lini.~ 1446 20, 118 | primo è cireneo, l’altro è bitino.~ 1447 10, 270 | di faville e fumi;~tra’l bitume e la pece e’l nitro e’l 1448 13, 52 | pigro asfalto i fervidi bitumi~e di mill’altri ingredienti 1449 14, 246 | intrecciando era mia cura~bizzarie fabricar di più maniere~ 1450 16, 153 | manca.~In forma di piramide bizzarra~un globo intorno al crin 1451 9, Alleg| cioè il Petrarca, Dante, il Boccaccio, il Bembo, il Casa, il Sannazzaro, 1452 10, 71 | come vedi ben, fuor dela boccia~in terra le distilla a goccia 1453 20, 42 | in campo tratta,~d’un sol bocciuol dal’un al’altro nodo~dal’ 1454 16, 93 | innargentate squame~cui fan boccole d’oro aureo serrame.~ 1455 17, 89 | lor l’atto è diverso,~chi boccon, chi supino e chi traverso.~ 1456 10, 136 | sorde e grimaldelli,~gabbie, bolge, giornee, bossoli e sacchi,~ 1457 10, 119 | martelli, asce ed incudi,~bolini e lime e circini e quadranti,~ 1458 13, 61 | ognor livida e smorta~dela bollente e fetida palude;~e tu, vorace 1459 4, 112 | Elle di quel velen tutte bollenti, 112~che sorbito pur dianzi 1460 20, 457 | tanto soffrire,~tal gli bollia nel cor rabbia gelosa.~Traendo 1461 9, 69 | severo, 69~in cui d’oro bollian desiri ardenti,~stringendo 1462 10, 221 | Ecco d’astio privato ancor bollire 221~de’ duci istessi gli 1463 19, 413 | del’amor che vivendo in te bolliva,~dopo’l cener gelato e’l 1464 4, 161 | arretra, ardisce e si ritiene,~bollon gli spirti e gelano le vene.~ 1465 19, 279 | il mare, 279~con tumido bollor rauco stridendo,~mar più 1466 14, 151 | Non la bombarda, eccesso de’ tormenti, 151~ 1467 11, 154 | Ed io, quando per lui bombarde ed armi 154~in aratri e’ 1468 12, 37 | granate volanti e palle e bombe,~scale, gatti, arieti e 1469 13, 48 | rinascendo eterna,~e del seme del bombice v’ha messo,~verme possente 1470 8, 69 | più secreto loco.~Fa pur bon cor, tien la mia fede in 1471 12, 49 | scorgesi eguale~Francesco Bona, il marescial di Francia~ 1472 20, 247 | Ambe di rara e singolar bontade~e quella e questa svincola 1473 11, 166 | un ne verrà, ch’austro e boote~risonar ne farà con chiare 1474 9, 189 | questa gazza che sì mal borbotta,~l’adunanza gentil ch’è 1475 4, 112 | pur dianzi avea ciascuna,~borbottavan tornando e’n tali accenti~ 1476 20, 336 | a traverso,~che d’auree borchie è tempestato e pieno~e di 1477 7, 50 | profonda~fin del’ottava insu’l bordon s’affonda.~ 1478 20, 271 | e non la stampa;~soffia borfando e’n quella parte e’n questa~ 1479 20, 1 | Peretti, Aldobrandini e Borghesi. L’altre che seguono sono 1480 10, 239 | afflitti e lassi~villa, borgo, poder, castello o casa;~ 1481 10, 244 | pendici,~quanto di Sesia e Bormia irriga l’onda,~voto riman 1482 12, 271 | Una sua borsa ancor vo ch’abbi appresso, 1483 16, 82 | nastro~di cuoio azzurro un borsacchin gli veste,~in cui da saggia 1484 16, 42 | avinte~verginelle selvagge e boscherecce~vengon danzando e’nsu le 1485 13, 189 | ahi dura vista!, in que’ boschetti~sovra un tapeto di purpuree 1486 7, 246 | scuri o falci~da spietato boschier son disunite,~lagrimando 1487 17, 159 | sprona.~L’alto sentier del Bosforo ripiglia~e del’immenso Eusin 1488 4, 278 | fallace,~ché’l Sonno fuor del bossoletto uscio,~onde d’atra caligine 1489 14, 61 | penetrali ermi e riposti~i bottini più ricchi ei tien nascosti.~ 1490 16, 143 | di sottile e molle lana;~bottonato nel petto, in mezzo cinto~ 1491 14, 291 | smunte~fin al bellico il bottoncin distende;~nela gola il gavocciolo 1492 10, 161 | veggio là, fra Drusiano e Bovo,~che, se creder si deve 1493 18, 53 | ferina traccia~seguono i bracchi con le teste basse,~già 1494 9, 8 | stagna un laghetto, insieme a bracciacollo,~cinto d’un prato, che di 1495 20, 267 | piena luna,~copre senza bracciale il braccio ignudo,~né color 1496 19, 393 | molosso audace,~chi con bracco o levrier tratto ala lassa~ 1497 15, 101 | che son pur quelle~che bramai sì, lo stanco legno ho scorto.~ 1498 13, 214 | Amor l’inganno e l’arte~e bramando d’averlo o morto o preso,~ 1499 20, 119 | l’animoso Edrasto~esser bramano i primi al gran contrasto.~ 1500 2, 49 | sovra quanti il videro e’l bramaro 49~le tre cupide dee n’ebber 1501 6, 87 | promesse;~tutto l’offrì ciò che bramasse al mondo~dal sommo giro 1502 12, 201 | Ma non è pur come s’amar bramassi~s’amar non penso e penso 1503 16, 87 | usò le forze e strinse~la bramata mercé, ma non l’ottenne,~ 1504 19, 98 | che calcar le spalle 98~bramavi pur d’un tauro iniquo e