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Giovan Battista Marino
Adone

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
disse-favor | fazzi-giovi | giraf-incri | incro-lanci | langu-merit | merla-olimp | olio-piggi | pigli-raggi | raggu-risve | ritar-scorp | scorr-sorpr | sorri-supin | suppl-trecc | trema-viole | viper-zuffo

      Canto, Ottava
3007 2, 43 | alti dei,~se non spargea dissension crudele~tra le dolci vivande 3008 18, 27 | talor fuor di ragion l’ira disserri.~Di strugger squadre armate 3009 19, 51 | prestezza il pugno indi disserro~e quel colpo funesto avento 3010 4, 118 | torti.~Io non posso per me dissimularlo,~né più oltre sarà che mel 3011 4, 18 | anzi nemica.~Ancor di più: dissimuliam lo sdegno,~che siam dette 3012 20, 423 | instrutto,~fu facil cosa a dissiparlo intutto.~ 3013 7, 10 | alta virtute,~spirto ha ben dissonante, anima sorda~che dal concento 3014 2, 17 | fabricata in sferica figura.~Son distanti del pari e son condutte~ 3015 19, 409 | avaro ciel mi toglie 409~distemprar gli occhi in lagrimoso mare,~ 3016 11, 69 | rimanga morto;~né, potend’ella distemprarsi in pianto,~piangan sangue 3017 1, 118 | orrende~e par che rotto o distemprato in gelo~voglia nel mar precipitare 3018 19, 323 | conche ogni sua riva~non distempri per essi in pioggia viva.~ 3019 14, 402 | lontan seguillo~e poi la disterrò per disporgliarla,~ma’l 3020 18, 223 | Cipro, i bronchi, i dumi~distillan pianto e corron pianto i 3021 14, 96 | eccelse~e d’ostil sangue distillante e lorda~la scimitarra avea 3022 8, 79 | sparso al vento~oro parea che distillasse argento.~ 3023 19, 350 | 350~benché immortale, ha distillata tutta,~non piagne più, ma 3024 3, 12 | poppa.~A ber sugli orli i distillati umori~apron l’avide labbra 3025 10, 152 | gemme, ed ogni classe loro~distinguea la cornice in linee d’oro.~ 3026 4, 248 | non l’uccida,~di non poter distinguere si dole~quella incomposta 3027 9, 176 | dio mercé m’impetra,~che distinguerlo insegni ala mia cetra.~ 3028 20, 471 | Vezzo, prego o consiglio a distornarmi~da sì nobil pensier forza 3029 15, Alleg| da qualche travaglio si distorni dal male, facilmente per 3030 18, 39 | una volta~da quel camin lo distornò costei.~Or per punir questa 3031 1, 87 | sorridea seco 87~lo dio distorto, che’l mirava intanto.~– 3032 6, 195 | e la chioma fugace ebbe distretta,~di lentisco una gabbia 3033 20, 57 | gareggiar promossi,~ Citerea distribuire i pregi~a suon di vari bronzi 3034 2, 167 | Ah! così ben distribuisci i premi 167~preso a vil’ 3035 4, 76 | fera,~che me divori e che distrugga il mondo,~fia ventura miglior, 3036 18, 96 | che l’ha percosso e che’l disturba afferra~e di man gliela 3037 14, 392 | pietà compunta~e’l morir disturbando al’infelice~la riconforta 3038 9, 184 | compagno e dela notte.~Non disturbar l’angelico drappello,~vanne 3039 15, Alleg| RITORNO. Adone che, dopo i disturbi di molte persecuzioni, si 3040 13, 2 | tutto regge~tema d’un uom disubbidire ai detti?~È talento o timor 3041 15, 49 | breve, debile, torta e disunita,~indizi ch’accorciar devrian 3042 7, 246 | da spietato boschier son disunite,~lagrimando d’amor così 3043 19, 221 | ruscelli,~mostruosi formando e disusati~gemiti umani invece di belati.~ 3044 3, 125 | Ma che più tardo a disvelar quest’ombra, 125~che tiene 3045 2, 96 | un’orma.~A te però con disvelati rai~ne rappresento la corporea 3046 15, 11 | venticelli~ch’empion d’odori il disvelato cielo~e scotendo e’ncrespando 3047 3, 101 | fatta a sestessa,~vuole e disvuole, or si ritragge, or riede.~ 3048 14, 152 | lasciò lacere e guaste.~Ditelo voi, se vi crollaste al 3049 12, 183 | molle 183~donna del faro al dittator romano,~quand’ella vincer 3050 19, 38 | segno 38~gisse a toccar dele diurne mete,~nel trincotto fatal 3051 4, 181 | accesi~mi dan pur chiaro a diveder che molto~hai dal foco d’ 3052 17, Alleg| di Venere dassi altrui a divedere con quanta pena e difficoltà 3053 19, 218 | io peggio che morto, orbo divegno.~Forse ad uso miglior destino 3054 19, 162 | con l’urto e con la man divelse,~né, tra quell’ire sue superbe 3055 5, 74 | Come stella nel mar divelta cade 74~dal’azzurro seren 3056 7, 90 | occhi avete~freddo ghiaccio divenga e cener vile,~pria che caggian 3057 2, 142 | e quinci~rimiri pur per divenirne instrutto,~vo’ che gli occhi 3058 17, 136 | coperse 136~tutto di conche e divennalga il crine~ed apena in 3059 19, 106 | germogliar tralci novelli,~divenner foglie i panni, uve i capelli.~ 3060 19, 279 | stridendo,~mar più non già, ma diventato pare~di caligini e d’urli 3061 19, 102 | bionda~del mio Pattolo omai diventi bruna,~abborra Dioneo con 3062 4, 24 | Talvolta poi sì picciolo divento,~ch’entro il giro d’un occhio 3063 7, Alleg| divine facoltà, qualora, divenute oscene meretrici, incitano 3064 5, Alleg| Atide, infuriato prima e poi divenuto pino per opera di Cibele, 3065 6, 136 | volte di dorata e bella~diverrai poi purpurea e sanguinosa?~ 3066 19, 329 | Diverranno i bei mirti, i vaghi fiori 3067 5, 3 | male oprata sia,~secondo il diversuso, in più maniere~qualità 3068 8, 115 | lontananza amor non cessa.~Dividale, se può, libica arena,~oceano 3069 14, 24 | egualmente accommunata vosco.~Dividendo prigion, vesti o danari,~ 3070 5, 103 | voi spietatamente il mio~dividete da me dolce desio.~ 3071 19, 261 | congiunge Amor, Fortuna empia dividi?~Perché non lasci in sì 3072 6, 123 | tesson le coste~e dagli erbai dividono le vie~compassate a misura 3073 12, 156 | giunse~contro gl’inviolabili divieti~ dov’ella talor suol per 3074 4, 137 | più volubili volumi 137~divincolando il flessuoso seno.~Da minacciosi 3075 6, 58 | ad un ad un gli addita,~divisandogli a bocca or quelli, or questi~ 3076 2, 118 | vaghi or fra’ begli occhi~divisati e dispersi errano in onde;~ 3077 17, 98 | di , battendo l’ali,~si divisero aprova in più drappelli;~ 3078 1, 98 | Vede l’Eufrate divisor del mondo, 98~che i bei 3079 13, 231 | ultimi detti il corrier divo 231~de’ numi eterni il suo 3080 12, 275 | son più mendici,~quanto divoran più son men satolli.~Con 3081 14, 93 | disdegna~lor mezzo ucciso a divorare insegna.~ 3082 18, 130 | sassosa tana~fiero non entri a divorargli il drago~o pur furtivo intanto 3083 6, 178 | tutti~del suo panier si divoraro i frutti.~ 3084 13, 50 | sangue~del cervo alpin che divorato ha l’angue.~ 3085 10, 58 | eccelsi colossi i marmi fini;~divorator del tutto, alfin risolve~ 3086 14, 166 | assai ben uso~il capo tutto divorò di quella~e poiché l’ebbe 3087 16, 8 | dela Fama il chiaro grido~divulgandol pertutto il palese,~mill’ 3088 18, 203 | ecco in Atene or or tel ferito,~né l’arte gli varrà 3089 12, 267 | Con acerbe doglienze ed importune 267~Idonia 3090 2, 82 | Dogliomi, che tre pomi aver vorrei 3091 18, 171 | con un flebil latrar si doglion forte;~e d’ogni atto amorevole 3092 14, 349 | il ver s’intenda,~ed ode dognintorno ove si giri~fremer singulti 3093 18, 174 | in atti mesti e gravi si dolea,~qual deve amante e qual 3094 19, 103 | Così doleami e’l rozzo stuol caprigno 3095 19, 211 | il cor, l’occhio si dole.~Dolgasi pur, ragion ben fia, che 3096 19, 192 | le stelle invan m’adiro e dolgo~e d’altrui che di me mi 3097 17, 152 | Fa senza indugio a Doliche tragitto, 152~dico di Prannio 3098 9, 196 | da quel delizioso loco.~– Doman, dolce mio ben (gli soggiuns’ 3099 9, 122 | giamai con sprone o verga 122~domarlo a forza o maneggiarlo in 3100 1, 114 | con tranquilla faccia:~– O domatore indomito di quanto~il ciel 3101 11, 131 | genti rubelle e le devote~domerà, reggerà per molti lustri.~ 3102 16, 41 | carro tratto 41~mansuete e domestiche ne viene,~ dove un vaso 3103 4, 185 | erra solinga.~Alfin dove domina lo sposo~dela suora maggior 3104 12, 125 | e Norte~ebbe dal ciel di dominare in sorte.~ 3105 20, 444 | alternavan tra lor fiere vicende.~Dominava il primier tutto quel piano~ 3106 20, 362 | Perde appo lui quel che domò Polluce~e Lucifero detto 3107 14, 254 | l’aureo vasel ch’io gli donai pur dianzi.~ 3108 2, 75 | bellezza maggior dotata sia.~Donalo pur senza temere offesa~ 3109 16, 34 | gran tempio insu le porte,~donan le belle ninfe abitatrici~ 3110 6, 15 | nel’uom tanta eccellenza,~donargli ancora incorrottibil velo~ 3111 2, 90 | onde cosa la speme abbia a donarvi,~che’n effetto il dever 3112 14, 241 | celata era sotto.~Questa donata ai vecchi aurea mercede~ 3113 20, 70 | usurpi omai l’uom l’arti donnesche.~Vengano e scopran lor le 3114 14, 49 | vestiti avea’l fanciul drappi donneschi,~intese il tutto e da sagaci 3115 4, 83 | dolor, che de’ suoi sensi è donno, 83~satollato ha di pianti 3116 20, 64 | argento eran scolpiti.~Ei donogli a Tersilla il giorno istesso,~ 3117 20, 79 | sette canne in Siracusa,~donolla a Clizio, ala cui voce arguta~ 3118 15, 195 | difetto.~Anch’egli a lei donossi e per trastullo~di non esser 3119 20, 283 | cavallo,~sposa in passeggio o donzelletta in ballo.~ 3120 3, 82 | miei sospir l’aure amorose~doppian forza ale piume, Aure beate,~ 3121 1, 132 | alterno suon, da tutti i lati~doppiar muggiti e replicar balati.~ 3122 9, 144 | egregio imperiale augello.~Del Doria, a cui di Dori il salso 3123 16, 168 | manto,~dopo lungo vegghiar dormiano alquanto.~ 3124 13, 227 | e mia cura sarà far poi dormire 227~le guardiane ancor degli 3125 19, 196 | spiegai le penne,~non mi dorrò, se sì sfrenato oggetto~ 3126 10, 148 | Epimenide, Eurialo, Iperbio e Dosso 148~templi e palagi ancor 3127 2, 40 | piantato che fu, volse dotarlo~dela proprietà di cui ti 3128 2, 75 | impresa~di bellezza maggior dotata sia.~Donalo pur senza temere 3129 8, 74 | ch’infuse erano in essa,~dotate pur dela virtute istessa.~ 3130 6, 16 | chiaro intelletto, ond’è dotato,~i fantasmi sensibili conduca,~ 3131 4, 88 | odorifero roseto~e qua ne vien, dove’l mio albergo ha scorto.~ 3132 12, 15 | spaventa.~Dipse, anfisbene e dragoncelli o come~inasprano il dolor 3133 14, 83 | privo.~E per la schiena Dragonetto uccide~mentre corre anelante 3134 19, 390 | ch’entro s’asconde,~mille dramme di peso ogni donzella.~E 3135 10, 159 | D’Andronico e di Nevio i drammi lieti, 159~di Cecilio e 3136 19, 394 | Havvi di falconieri altri drapelli 394~con giraffe e cameli 3137 17, 71 | sonno ella si scioglia,~il drappelletto nobile e gentile~dela camera 3138 17, 98 | si divisero aprova in più drappelli;~e sparsi intorno per gli 3139 16, 39 | Fuman tepidi i vasi ed havvi drento~diversi cori di svenati 3140 20, 120 | ai preparati premi.~D’una driada e d’un fauno in Erimanto~ 3141 12, 120 | piglio, né dal ciel discendo.~Driade son io che, cittadina antica~ 3142 5, 75 | aprova, in sen l’asconde;~Driope, Egeria, Nicea, Nisa, Neera~ 3143 12, 226 | amico?~Un che non ha, se con drittocchio il miri,~tetto né 3144 15, 51 | grave periglio~e fuor de’ dritti termini correnti~del camin 3145 7, 232 | vago incende,~e scorge per drittissimo sentiero~l’anima al gran 3146 2, 72 | terra.~Ecco ala volta sua drizzano il piede~accinte a nova 3147 15, 179 | la schiena,~senza poter drizzarti insu l’arena.~ 3148 10, 214 | saldo timon la destra porge,~drizzasi al polo e di camin non esce,~ 3149 14, 21 | confortollo e che si drizzasse,~poi pian pian prigionier 3150 10, 115 | timon per la via torta 115~drizzato già le mattutine ancelle;~ 3151 19, 394 | 394~con giraffe e cameli e dromedari,~ch’entro eburnee prigion 3152 10, 161 | pavimento~ne veggio , fra Drusiano e Bovo,~che, se creder si 3153 9, 47 | pescator su’l lito:~di semplice duaggio ha gonna e manto,~ed ha 3154 20, 197 | Argalto il siro, il persian Duarte~e Giramon che sì ben gira 3155 13, 151 | può gioire?~Non si denno dubbiose e malsecure~le dolcezze 3156 14, 317 | donna o il suo nemico sia~e dubitando pur d’alcun’oltraggio~palesar 3157 12, 46 | magistero~che gli occhi dubitavano del vero.~ 3158 20, 224 | arguto~l’inviti in campo a duellar l’araldo.~Cariclio, il greco, 3159 20, 19 | fatto per diffinir risse e duelli,~tra ben salde colonne incatenato~ 3160 17, 167 | Resta Dulichio indietro e’ndietro resta 3161 18, 117 | consola assai che non fu vera,~duolsi sol ch’ei svanì senza abbracciarla.~ 3162 6, 52 | mai non perdon vivezza e duran sempre.~ 3163 20, 470 | mortal tra i petti forti~durano ancor del franco e del’inglese,~ 3164 13, 149 | pur assai d’una man sola~durata è già la faticosa guerra,~ 3165 7, 204 | disleal consorte~avinta di durissima catena,~fa dele proprie 3166 20, 117 | forte usbergo~e d’un cuoio durissimo ferrato,~aspro di punte 3167 17, 164 | torna inverso Atene 164~e d’Eaco ala gran reggia appresso 3168 6, 125 | i colli iblei,~le piagge ebalie o l’attiche pendici,~quanto 3169 19, 391 | d’avorio e con tronconi~d’ebano in man, di porpora addobbati.~ 3170 7, 105 | porpora consparti,~quai d’eben negri e quai più ch’ambra 3171 11, 50 | Vedi una turba di progenie ebrea 50~tutta in un groppo, che 3172 20, 232 | turbato e tristo,~contro l’ebrezza un indico ametisto.~ 3173 11, 7 | dal’aureo vaso e dala mano eburna~versando perle e seminando 3174 20, 455 | veder gonfie ancor le poppe eburne~del nettare d’Amor fontane 3175 16, 39 | sacrificio più bel che l’ecatombe,~passere e galli e tortore 3176 20, 136 | che cotanto un vano sdegno ecceda;~basti l’alto valor che 3177 14, 35 | e d’assai gl’infortuni eccedon gli anni;~ma pur tacere 3178 2, 141 | latte,~vincono i gigli, eccedono i ligustri.~Piume di cigno 3179 | eccettuati 3180 16, 146 | Due son l’eccezzion (disse) ch’io veggio, 146~ 3181 11, 162 | pugnaci 162~verrà poi Marte ad eccitar faville,~siché d’Amore e 3182 1, 36 | può conumeri sonori~ad eccitare ed incitar gli amori. –~ 3183 7, 176 | luna è macchiata e’l sol s’ecclissa.~ 3184 17, 7 | nel cor s’aduna~mentre per ecclissar le gioie loro~oscura s’interpon 3185 14, 130 | e forte afflitto~del suo ecclissato e tramontato sole,~in un 3186 11, 138 | Del’istessa brigata eccoten’una, 138~che come singolar 3187 15, 131 | Ma campato il periglio, ecetto al fante,~lice indietro 3188 17, 168 | Passando per l’Echinadi la dea 168~a quel tragico 3189 17, 167 | nel ritorno~l’isole degli Echini aggira intorno.~ 3190 18, 148 | Ecuba con tal rabbia in Troia 3191 19, 208 | 208~stringer le viti e l’edere seguaci?~e le conche tra 3192 10, 148 | terra trova;~navi superbe edifica Minosso,~Tifi il timon con 3193 19, 398 | d’un tanto dono indegna,~edificata la catasta oscura,~fa Citerea 3194 15, 181 | corde armata~lira canora edificò di quella,~indi lieto inventor 3195 19, 385 | né tra quante più vaste edificonne~piramide maggior celebra 3196 20, 322 | d’osservare i promulgati editti~giuraro e per mirar tacque 3197 20, 119 | Bronco il forte e l’animoso Edrasto~esser bramano i primi al 3198 19, 300 | pasceano e d’altre fere.~Effeminarlo in quell’età non volle~tra 3199 16, 17 | tanto dal proprio amore effeminati~che non pur dele donne atti 3200 16, 244 | il freno~a rege inetto, effeminato e molle?~E voi, gente viril, 3201 12, 239 | volve~e quanto ha detto effettuar risolve.~ 3202 12, 269 | calor, ch’a poco a poco~l’efficacia del sol s’usurpa il foco.~ 3203 1, 37 | Fur queste efficacissime parole 37~folli, ch’al folle 3204 7, Alleg| forza universale di questo efficacissimo affetto, da cui riceve alterazione 3205 13, 259 | Olimpo ed Ossa?~strozzi Efialte e strangoli Tifeo?~Vuoi 3206 17, 150 | Caristo a man a man che l’onda egea~vagheggia intorno a trapassar 3207 17, 95 | lidi,~o che per l’acque egee forse s’immerga~o che tonar 3208 5, 75 | in sen l’asconde;~Driope, Egeria, Nicea, Nisa, Neera~gli 3209 19, 79 | Gli aspri egipani e i ruvidi sileni 79~rompeano 3210 15, 29 | estrano ed ale membra~del’egizzie vaganti una rassembra.~ 3211 17, 145 | Ad Egla poi, che fu poi detta Sime 3212 17, 33 | gente consola afflitta ed egra,~stando lunge da me, torniti 3213 13, 73 | 73~e comincia ad aprir l’egre palpebre.~Torna il calor, 3214 | eh 3215 6, 169 | d’Egitto il perfidangue,~ehe forma a danni altrui canto 3216 2, 3 | E così va ehi con giudicio sano 3~di virtù 3217 12, 82 | pregandol quanto può, mentre ch’el manda~spia fidata e secreta 3218 16, 222 | elefante,~benché di schiatta elefantina un mostro~il dimostrino 3219 19, 389 | cui, di forma e d’abito eleganti~cento donzelli, ch’hanno 3220 15, 206 | sì fatta cagion, che re s’elegga~il senato di Cipro ha già 3221 15, 208 | non bel, giusto non fora.~Eleggete il più bello!» E qui concordi~ 3222 16, 25 | né v’entra mai la flebile Elegia.~ 3223 19, 368 | e di dogliose e querule elegie~fanno pertutto risonar le 3224 6, 16 | tempra esser formato,~che del’elementar, benché caduca,~per far 3225 19, 98 | dal’armento pisano e dal’eleo~e da’ presepi antichi e 3226 15, 212 | Amantunta~dove s’aduna l’elettor drappello.~Abbagliata e 3227 6, 126 | restaura,~abrotano, serpillo ed elicriso~e citiso e sisimbro e fiordaliso.~ 3228 14, 216 | D’Eliopoli a Menfi, ov’è la sede 216~ 3229 5, 151 | presso il cui verde~degli Elisi beati il pregio perde.~ ~ 3230 7, 118 | Or d’ellera s’adornino e di pampino 3231 10, 233 | e’ngagliardisce~di gente elvezia e valesana il grosso;~ecco, 3232 19, 395 | ben composte 395~con vari emblemi intorno ha varie imprese~ 3233 20, 313 | guarda colà misterioso emblemma:~convien pur che soggiaccia, 3234 16, 14 | eccede;~e quanto è d’uopo ad emendare il fallo~insegna altrui 3235 8, 3 | cui calunnia con maligne emende~le cose irriprensibili riprende.~ 3236 20, 317 | Ve’ Gismondo ed Emilio. O stirpe altera, 317~tra 3237 10, 18 | l’altre il suo grado in eminenza,~non però dala vostra altra 3238 12, 66 | L’Emo al bombo risponde e l’Ato 3239 10, 157 | successore, è qui perfetta.~D’Empedocle, Pittagora ed Archita~v’ 3240 20, 63 | intramezzata di passaggi tali,~ch’empì d’alto stupor l’alme immortali,~ 3241 7, 119 | nomina, or Lucifero,~ed empiano con musica che crepiti~quest’ 3242 19, 127 | poco.~Onde ciascuna ninfa empiea d’amore~e ciascun uom d’ 3243 9, 162 | le stelle eterno nido,~ch’empiendo il ciel d’infaticabil suono~ 3244 9, 138 | lavor fia poi costrutto~ch’empierà di dolcezza il mondo tutto.~ 3245 18, 137 | Adone e di latrato amaro~empiete i muti boschi, i cavi sassi.~ 3246 2, 14 | scorno~fanno ale logge del’empirea corte.~Ha quattro fronti 3247 4, 233 | stelle e poggia~su i chiostri empirei, ove il gran Giove alloggia.~ 3248 11, 116 | appresso,~né ben possente ad emularla apieno,~una dele sue Grazie 3249 4, 283 | me temerità cotanta~che d’emularti o di sprezzarti ardisca.~ 3250 6, 79 | chiostra 79~da lor non lunge, emulator del prato,~fa di sestesso 3251 7, 47 | il sonatore arguto 47~del’emulazion gli alti contrasti~e che 3252 7, 118 | Bromio~con numeri poetici un encomio.~ 3253 5, 123 | Facezia e l’Arguzia e l’Energia,~l’Eloquenza è l’artefice 3254 11, 170 | tromba 170~il sonoro metallo enfiarforte~ch’a quell’alto 3255 20, 175 | mostra ogni vena il corpo enfiata e rossa~e più forte anelando 3256 10, 158 | Gallo con Lucrezio Caro,~Ennio ed Accio e Pacuvio e Tucca 3257 11, 84 | e tra’ più densi rai 84~Enrichetta Vandoma intento mira,~e 3258 10, 131 | quantità mostra in ogni ente,~genere e specie, proprio 3259 3, 168 | Nel’altra entr’una pila incisi e scolti, 3260 | entrambi 3261 4, 257 | qualor più forte avampa, 257~entrano in rabbia immoderata orrenda,~ 3262 10, 152 | si trovar saliti~e quindi entraro in galeria reale~che volumi 3263 7, 201 | divenir bue,~nel dolce arringo entrarono ambidue.~ 3264 15, 58 | donzelle andasti seco,~seco entrasti nel bagno e’n tal piacere~ 3265 11, 100 | Entrate innumerabili ha la rocca, 3266 8, 128 | dunque, qualor baciando entriamo in giostra,~bacia l’anima 3267 7, 198 | magistero è fatto 198~ch’ancorchentrino i duo tra que’ ritegni,~ 3268 17, 111 | Corrono in un drappel dal’onda eoa~Ippo, Euanne, Calipso, Acasta 3269 16, 176 | esca il sol dale contrade eoe~attender cura e’l segue 3270 17, 184 | Sporadi e le rive~pelasghe, eolie ed attiche ed argive.~ 3271 10, 102 | tanti fiati accumula nell’epa~che come rospo alfin ne 3272 7, Alleg| Poesia e la Musica. I versi epicurei cantati dalla Lusinga alludono 3273 17, 164 | confin congiunge.~Spingesi ad Epidauro ed a Trezene~e Scilleo lascia 3274 7, 187 | armi,~iambi talor saetta ed epigrammi,~talor satire vibra ed altri 3275 19, 380 | cantando tuttavia versi epileni,~gran cuoia gonfie in braccio 3276 10, 148 | Epimenide, Eurialo, Iperbio e Dosso 3277 14, 45 | Furcillo è questi, un giovane epirota, 45~ben degno imitator del 3278 12, 185 | bronzo a gitto,~sovra cui l’epistilio alto s’appoggia~che folce 3279 17, 6 | amanti.~Con queste care epistole furtive~pria che giunga 3280 19, 403 | strale~vi scolpì sovra un epitafio tale:~ 3281 5, 118 | V’ha l’equator, la cui gran linea eguale 3282 19, 361 | amazzoni seguian la turba equestre;~non già dardi dorati, archi 3283 12, 45 | quest’età le più famose,~eranvi incise allor come presenti.~ 3284 20, 109 | stimata sei la più gentile,~Erato mia, che gli amorosi affetti~ 3285 6, 123 | tesson le coste~e dagli erbai dividono le vie~compassate 3286 20, 436 | ed austera~ dela folta Ercinia infra le piante,~e’n quelle 3287 4, 28 | Quindi al gran trono degli erculei regi 28~su l’Po volando 3288 20, 493 | posseder ben degno~e la virtute ereditaria e’l regno.~ 3289 20, 279 | mondo nati~e pargoletti ereditaro i regni~de’ Caspi alpestri 3290 14, 329 | intrecciati steli,~nela tomba ch’eretta era presso~depositaro 3291 6, 135 | alto il gambo insuperbito ergea;~dolce gli arrise, indi 3292 6, 146 | reverenti~piegan la cima i rami, ergonla i fiori;~vezzose l’aure 3293 1, 100 | pioppe ombrar le corna 100~l’Eridano superbo e trionfale,~ch’ 3294 13, 11 | ch’ha commune il sesso~del’eringe spinosa anco v’intrise~e 3295 9, 29 | rugiade 29~l’India, l’Arabia, Eritra e Taprobana~tanta copia 3296 17, 80 | lucenti appende~dele conche eritree cerulee figlie,~altra a 3297 20, 31 | Ermanto v’ha, di cui giamai più 3298 14, 346 | fredda riva,~tutto tutto ermellino e bianco il pelo~sovra l’ 3299 11, 127 | Lascio Massimo poi, trapasso Ernesto 127~e Ridolfo e Mattia, 3300 8, 21 | parole.~Io qui rimango, ad Erse mia tessendo~ghirlandetta 3301 4, 104 | que’ sassi colà ruvidi ed erti, 104~onde campata sei, son 3302 8, 75 | che salace è per natura,~l’eruca degli amori irritatrice,~ 3303 6, 173 | pargoletto antico,~ignorante erudito, ignudo armato,~mutolo parlator, 3304 20, 393 | battute da novelle incudi~escan l’armi pur or dela fucina.~ 3305 4, 238 | ne venisti (ad alta voce esclama) 238~schiava sfacciata, 3306 12, 232 | ampia legge d’amor nessuno esclude,~gl’istessi dei schermir 3307 12, 129 | a menar gli anni.~Quindi escluder da sé sempre le piacque~ 3308 3, 21 | altro lume e fora,~senza escluderne il sol, debile e scarso.~ 3309 9, 30 | le rimandan fuor con gli escrementi~più perfette, più pure e 3310 6, 118 | vaglia a purgar del capo ogni escremento,~pur l’odorato è principal 3311 10, 146 | più in metter in uso~Esculapio lo specchio e Clostro il 3312 11, 131 | Europa illustri,~copulando l’Esperie, e novi onori~traendo d’ 3313 14, 62 | parte,~ma la man de’ ladroni esperta e dotta~pur come natural 3314 13, 249 | teme.~Vede che dela scritta esplicatricearmi di Meleagro» il breve 3315 10, 39 | secreta 39~colà s’asconda ed esplorata invano~altra cagion, che 3316 20, 157 | campo acheo~forse minor l’esploratore astuto,~pur tolse di sua 3317 6, 29 | elice.~Quindi del tutto esploratori e spie~traggono gli occhi 3318 16, 13 | militar palestra,~pria che s’esponga al periglioso agone,~sestesso 3319 4, 288 | monarca del celeste impero~espongo ogni ragion, ch’a me s’aspetta;~ 3320 17, 55 | cura testesso;~ed almen nel’esporti a tal periglio~con riguardo 3321 18, 126 | a mille rischi in preda esposi?~Ebbi core, o mio core, 3322 7, 120 | tra platani e tra salici~esprimansi de’ grappoli ne’ calici.~ 3323 4, 134 | Giunte, esprimendo a forza in larghe vene 134~ 3324 19, Alleg| son figurate in essi o per esprimere moralmente la vanità della 3325 4, 8 | non potesse~umana lingua esprimerla con note.~Ma l’ultima di 3326 12, 36 | e prese,~tavole rotte d’espugnate navi,~adusti merli di cittati 3327 10, 150 | gatti,~machine di cittadi espugnatrici~e da cozzar con torri e 3328 2, 80 | Com’esser può che l’esquisita e piena 80~perfezzion dela 3329 11, 205 | nele cose più dubbie ed esquisite?~Di quel ch’ha innanzi agli 3330 4, 260 | poggia~e vie più cresce essacerbata l’ira,~sicome in calce suol 3331 17, 113 | Essaco Esperia va cercando a nuoto 3332 6, 103 | Quanto essalan di grato Ibla e Pancaia, 3333 13, 172 | viscere di fora~le faville essalando avampa e fuma.~Né così’l 3334 14, 145 | essangue e spaventato~di subito essalò l’ultimo fiato.~ 3335 20, 279 | che già dal morto re furo essaltati,~a tradigion del regio scettro 3336 16, Arg | dela diva, Adone è solo~essaltato alo scettro infra i più 3337 10, 199 | forte, i cui gran pregi essalto 199~fia tale e tanta la 3338 14, 143 | d’api selvagge un folto essame~ronzando intorno ir e tornar 3339 16, 136 | austero,~dal piede al capo essaminandol fiso,~del mal, del bene 3340 12, 248 | duolo;~piacciati udir, non essaudire i preghi;~sol che’n pace 3341 14, 382 | S’essaudisco il pregar di chi mi prega 3342 6, 112 | gente al ciel, tanto ch’essausti~restan gli armenti ognor 3343 11, 55 | tempo a dirne tante è troppo essausto,~l’occhio a segnarle tutte 3344 13, 71 | o con note più fiere ed essecrande~invocar deggio pur quel 3345 4, 81 | amico vento~dele mie gioie essecutor corriero.~Gonfia la mobil 3346 13, 174 | di lor consigliò, l’altro esseguio,~ma l’istessa prigion di 3347 10, 61 | intese,~al Lustro impon che l’esseguisca apunto;~il Lustro al’Anno 3348 10, 143 | sia da guerra,~qui ne fu l’essemplar gran tempo prima;~qui pria 3349 6, 52 | fur mai trite:~son quinte essenze chimiche e licori~di gemme 3350 2, 95 | e i fasti?~Cose tu vedi essenziali e vere,~vedi Minerva e tanto 3351 5, 73 | cerchio accolte~vaghe carole essercitare in danza.~Com’Ila in lor 3352 18, 196 | scherzo~la sorte a un tempo essercitava in terzo.~ 3353 12, 287 | per l’Assiria appresso 287~essercitossi in ministeri vili.~Solcan 3354 18, 36 | acceso,~né di te meno ad esserle nemica~m’obliga giustamente 3355 12, 89 | assecurar costui,~quando l’essermi ancor nulla mi giova~tolta 3356 | essersi 3357 | esservi 3358 10, 277 | ch’è gran tempo ita in essiglio,~Cristina bella in sacrosanto 3359 19, Alleg| vengono a condolersi con essolei, si allude a quattro cose 3360 8, Alleg| vezzi di Venere, che con essolui si trastulla, vogliono inferire 3361 15, 74 | guerra il restar morto.~Non m’essortar ti prego a cangiar voglia,~ 3362 5, 6 | ambasciadori,~che con ragioni essortatrici ardite~di stimulare i semplicetti 3363 5, Alleg| lingua efficace e come l’essortazioni de’ perversi ruffiani sogliono 3364 20, 427 | Austrasio intanto l’essortò parlando 427~la ria costuma 3365 15, 77 | Eccoti la cagion ch’essule afflitto 77~fuor del bel 3366 19, 37 | rabbioso incendio arder l’estade,~quando l’agricoltor con 3367 10, 254 | caterve~s’oppon l’inclito estense e le ributta;~alfin pur 3368 9, 125 | insegna fia de’ gloriosi Estensi,~il cui volo magnanimo e 3369 11, 74 | m’aveggia~con le parole estenuar la laude.~O con qual grazia 3370 12, 15 | e’l nome, 15~squallida, estenuata e macilenta.~Le mostruose 3371 16, 145 | schiera~e nel cui corpo estenuato e stanco~dela mente il vigor 3372 11, 50 | Bersabea,~havvi Susanna, Ester, Dalida e Dina,~e Giuditta 3373 16, 1 | si copre~fa le sembianze esteriori e l’opre.~ 3374 6, 34 | meno ai danni del’offese esterne,~gli ha dato, in un ricovero 3375 7, 14 | aere al senso viene;~dal’esterno fragor rotto e percosso~ 3376 12, 152 | fiaccole fioche e quasi estinte~intorno e per la volta e 3377 19, 95 | cinghiale,~la ria progenie estirperò dal mondo,~senza lasciarne 3378 14, 333 | tutto.~Veniva armato d’un estraneo usbergo~che di pelle di 3379 | et 3380 13, 239 | provincie del mondo e quattro etati,~rilievi pur d’artefici 3381 17, 162 | fier dragon le ciglia,~d’Ete incantar l’incantatrice 3382 18, 144 | mostri.~Tiranni iniqui del’etereo regno,~ecco pur appagati 3383 10, 20 | simile apunto,~e la divina eternitate imita,~perpetua, indissolubile, 3384 12, 186 | quindi~mandan di rado o gli Etiopi o gl’Indi.~ 3385 9, 95 | molti lustri~ai tre giganti etnei sudar la fronte.~Nove di 3386 19, 231 | vide Cocito aperto il monte Etneo.~Il gran Peloro in cento 3387 3, 15 | aprir del mattutino Eoo~d’Eto i primi nitriti e di Piroo.~ 3388 10, 149 | Midia ala lorica~travaglia, Etolo il dardo a lanciar prende;~ 3389 17, 111 | drappel dal’onda eoa~Ippo, Euanne, Calipso, Acasta e Toa.~ 3390 17, 150 | tarda l’altra a discoprir ch’Eubea~dala prole d’Asopo ancora 3391 17, 67 | Talia la dotta, Aglaia ed Eufrosine,~bench’al numero lor poi 3392 12, 26 | rea l’origin piglia,~del’eumenidi dee quarta sorella.~Del 3393 7, 123 | canti e balli 123~alternando euoè giolive e liete,~intente 3394 10, 148 | Epimenide, Eurialo, Iperbio e Dosso 148~templi 3395 19, 32 | almen contenti,~volsi d’Eurota ancor frequentar l’onde~ 3396 20, 119 | Olimpio ed al Citoro 119~Eutirto, un di Tessaglia ed un di 3397 16, 138 | a provarsi il baldanzoso Evasto, 138~del Libano signore 3398 10, 284 | scoprirti de’ futuri eventi;~or tempo è da fornir l’ 3399 16, 71 | un miracol mostrar tanto evidente.~ 3400 15, 51 | tutti per mio parer segni evidenti 51~d’aver tosto a passar 3401 12, 129 | desperati affanni.~Quindi per evitar fatotristo,~si dispose 3402 20, 13 | leggiadre~Iride ed Ebe e Flora evvi e Pomona,~Giano, Como, Talassio, 3403 12, 48 | Enrico il grande inprima èvvi scolpito 48~che da fanciul 3404 3, 171 | le ciglia;~e chi sia dela fabbrica che vede,~il possessor, 3405 20, 320 | lui vicino, 320~Scipio con Fabio alfin dietro s’accampa.~ 3406 17, 90 | tronchi degli allori ombrosi~fabrican case e gabbinetti e celle;~ 3407 10, 64 | e l’ira~ergendo statue e fabricando tempi;~altri contro gli 3408 18, 244 | virtute il tutto pote;~tu fabricasti i più pungenti strali,~né 3409 9, 96 | buon licor si tiene,~zoppo fabricator del bel cavallo~che ne venne 3410 6, 149 | vele altrove e verdi sarte~fabricava il timon nave o galea,~su 3411 6, 123 | misura e ben composte,~le cui fabriche egregie e maestrie~la dea 3412 13, 26 | Semino in onda e fabrico in arena, 26~persuado lo 3413 16, 16 | ministri siete,~chi pria vi fabricò maledireste~schivi omai 3414 19, 83 | groppa di viole e rose 83~fabricogli le barde e le girelle.~Poi 3415 17, 41 | mille affanni una dolcezza.~Facciami acerba e dispietata sorte~ 3416 17, 34 | per camin fiume sonante,~facciati rammentar dela mia doglia,~ 3417 17, 93 | Arman la man di facellette ardenti 93~e spesso avien 3418 | faceste 3419 7, 181 | gli calse,~però ch’egli è faceto e’n varie guise~sa novelle 3420 | faceva 3421 5, 123 | sua stendono il tema,~la Facezia e l’Arguzia e l’Energia,~ 3422 16, 218 | ma sempre in bocca ha le facezie e i sali~e punge con parlar 3423 7, 130 | Dico così che il facitor sovrano 130~cotale ad altro 3424 7, 21 | volteggia,~la grù le sue falangi ordina in schiere,~lo smeriglio 3425 20, 334 | giostrator nuovo. Un corsier falbo affrena,~bravo e di sommo 3426 19, 90 | simile ai tori?~come la tua, falcata è la mia fronte;~sei pur 3427 5, 35 | predator che’n un momento,~falcate l’unghie e dilatati i vanni,~ 3428 19, 394 | Havvi di falconieri altri drapelli 394~con giraffe 3429 16, 144 | di dietro 144~dela lunga faldiglia il lembo sciolto;~ed altri 3430 7, 117 | intende or di latini, or di falerni~a votar tazze ed asciugar 3431 11, 204 | infallibile argomento~dela fallacia pur dele sue fole?~Ciò non 3432 9, 147 | se’l chiaro antiveder non falle,~le piaghe antiche ha da 3433 20, 254 | vendette accinto,~castigar chi fallisce e chi l’offende;~né sì cauto 3434 20, 287 | tornò con l’asta intera;~fallò duo colpi ed ala terza botta~ 3435 16, 180 | com’ha il pregio involato e falsamente~l’altrui s’usurpa e’n ciò 3436 20, 389 | venia con l’aquila grifagna;~falsollo e la divisa anco divise,~ 3437 16, 51 | signoria.~Van Salamina e Famagosta avanti,~seguono Pafo appresso 3438 20, 426 | assediata e cinta 426~da fameliche fiamme arida stoppia,~è 3439 14, 265 | di questo fido orrore,~famelici pensier, mordaci cure,~che 3440 20, 467 | mesto~di lei raccolse un famigliar fedele.~A sua magion recollo 3441 4, 109 | servon senza scoprirsi i famigliari.~Tra ricchi arnesi e tra 3442 7, 9 | anch’ei dela tua dea servo e famiglio~al piacer del’udire altrui 3443 14, 26 | sdegno~voglia giamai de’ familiari miei.~Da voi terrolla e 3444 2, 13 | abbaglia Adone.~La reggia famosissima del sole~de’ suoi chiari 3445 20, 511 | e remi rotti ed arbori e fanali.~Spettacoli d’orror così 3446 19, 35 | meco~del nostro Giove i fanciulleschi amori~ed io, postogli in 3447 11, 95 | luce risplende.~Ed ha tre fanciullette a sé vicine,~in cui l’effigie 3448 14, 108 | morte, che d’aver tant’ardi,~fanciulletto importuno, alfin ti dia?~ 3449 16, 189 | confin che fa l’etate 189~di fanciullezza in gioventù passaggio;~dale 3450 7, 29 | la passera accompagna,~il fanello fugace il pigro tordo.~Straniero 3451 18, 76 | la bestia brutta 76~del fangoso canneto oltre i confini,~ 3452 10, 138 | capricci degl’ingegni umani,~fantasie, frenesie pazze e chimere.~ 3453 10, 93 | del pari;~era il vecchio Fantasio il galeotto,~al mestier 3454 12, 14 | pertutto ed è chimera,~un fantasma sofistico ed astratto,~un’ 3455 10, 99 | O di quante fantastiche bugie 99~mostruose apparenze 3456 7, 83 | poco a poco uscio 83~quel fantastico mostro al’improviso,~non 3457 9, 158 | a Virtù serva e soggetta~faralla a suo favor tornar costante.~ 3458 9, 147 | fortuna battute, al ciel faralle~balzar virtù sovr’ogni gloria 3459 2, 138 | lei dichiarerà più bella,~farallo invitto in ogni assalto 3460 19, 178 | braccio e quanto possa 178~faranne quest’arena eterna fede,~ 3461 | farci 3462 14, 35 | pietà degli altrui danni~farebbon forse ancor l’istesso effetto,~ 3463 3, 22 | agli occhi altrui potessi,~farei veder nel suo giocondo aspetto~ 3464 19, 266 | Ingrato invido vento, or che faresti, 266~s’amor fusse al tuo 3465 20, 27 | leggiadra~arciera in punto e faretrata squadra.~ 3466 10, 137 | vespe, zanzare, lucciole e farfalle,~topi, gatti, bigatti e 3467 15, 6 | costume,~augello ad esca o farfalletta a lume.~ 3468 20, 274 | non basta?~Venga il mio Farfallino! – e dai sergenti~gli fu 3469 19, 156 | facondo greco,~come leon faria lepre o camozza.~Parte al 3470 14, 80 | vantaggio ebbero ai bravi i farinelli,~de’ quai ciascuno era gran 3471 3, 124 | affetto?~Forse sol per poter farmene poi~mille più larghe e più 3472 4, 169 | ascoso~volsi ad onta del ciel farmiti sposo.~ 3473 18, 202 | furar scender in terra,~farollo ancor, se punto ira mi move,~ 3474 12, 249 | mio cor, nonché del regno~farotti e ne terrai lo scettro e’ 3475 | farsene 3476 20, 31 | mestier l’indica terra.~E Fartete il pigmeo, che fu prodotto~ 3477 | farvi 3478 9, 61 | piaga del mio petto anco fasciaro;~lavato apena dal materno 3479 19, 358 | piaga del costato orrenda~fasciata Amor con la sua propria 3480 3, 1 | proprio mal non guarda!~Fascino dilettoso, ond’uom sovente~ 3481 8, 47 | invan l’augel che trae di Fasi il nome~crede tutto a chi’ 3482 6, 153 | si prende gioco,~con un fastel di fior sotto la fronte~ 3483 14, 221 | io potea che con lamenti~fastidir l’aure e con sospir cocenti.~ 3484 4, 119 | di sue ricchezze~e poiché fastidita ne rimase,~subito ne scacciò 3485 5, 110 | Non ch’io d’amarti, o fastidito o stanco 110~possa aver 3486 7, 202 | porge il moto ale catene,~fàsuo gioco l’ordigno e’n que’ 3487 13, 251 | ancor nascosta l’ira,~son fatalmente infauste e maledette.~Da 3488 20, 194 | Dopo le lutte faticose e fiere 194~la bellicosa 3489 15, 28 | aprica 28~sedendo affreni i faticosi errori,~piega i rami ogni 3490 9, 168 | forman versi~del’opre altrui fatidici e presaghi,~che quel ch’ 3491 20, 92 | contrarie applaude. –~E fattasi recar la statua d’oro~del’ 3492 19, 304 | armeggiar poi fusse;~spesso fattol montar sul proprio dorso,~ 3493 6, 138 | del sempiterno lor sommo fattore~le stelle, onde la flotte 3494 20, 81 | Faunia, di Citerea serva lasciva, 3495 11, 55 | Volgiti a Fausta, che di foco infausto 55~ 3496 11, 175 | fortune in ciel si cela~fausto o misero evento, a me rivela. –~ 3497 17, 6 | le lingue mutole con cui~favellano tra lor l’anime amanti.~ 3498 10, 47 | di luce ardenti e belle~favelleran di te sempre le stelle. –~ 3499 15, 59 | soverchio fia ch’io ne favelli~e s’accolte vedesti in varie 3500 18, 42 | Tracia al paladin tremendo 42~favellò Cinzia, ond’ei l’armi depose;~ 3501 6, 51 | imagini è dipinto.~Ciò che favoleggiar l’antiche carte~degli amori 3502 7, 116 | Quanti favoleggiò numi profani 116~l’etate 3503 6, Alleg| senso dell’odorato. Nella favoletta del pavone si dinota la 3504 5, 98 | Con queste fole e favolette avea 98~del sommo Giove 3505 20, 473 | che volto forse avran di favolose;~ond’essendo sì strani i 3506 19, 272 | ubbidire al segno,~seben mi favoreggia e mi conduce~altra stella, 3507 6, 83 | cortigiano,~che l’amò molto e’l favorì sovente.~Amor, ch’anch’egli 3508 15, 96 | su la fresca riva~i vezzi favoria con mille baci.~Gioiva Adone 3509 2, 54 | interesse 54~e son divisi a favorir le dee.~Marte vuol sostener 3510 20, 185 | e stupore al riso misto,~favorire applaudendo ognun fu visto.~ 3511 5, 53 | Tra quanti il favoriro e l’ebber caro 53~fu Ciparisso, 3512 20, 508 | altro orribile elemento~ti favorisce e la fortuna e’l vento.~ 3513 3, 161 | quanti fiori ha Flora~la favorita mia, la mia diletta.~E qual


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