Capitolo
1 I | oggidì,» prese a dire, «si danno al bello spirito, a quanto
2 I | a' quali s'è fatto alcun danno.. È una legge del secolo
3 II | meditando l'estremo vostro danno. L'aura propizia dell'istante
4 III | finestra d'una delle case che danno in sulla saliciata di San
5 III | son quattro rotoli che danno piacere alla vista.»~«Mi
6 III | certo indotto a recar tanto danno altrui, s'egli nel mondo
7 III | di operare alcuna cosa al danno della società, pensò al
8 III | se fosse il caso di recar danno a qualche dabben uomo, sentiva
9 IV | ragionevole che sia stato a danno dell'ultimo. Ma la giovinetta
10 V | Valenzia non essere intervenuto danno di sorta; però così disse
11 V | tranquillo stante che nessun danno mi è intervenuto in questi
12 VII | che non gli recherei gran danno per questo, e tutt'al più
13 VII | attorno la notte per recar danno a' viandanti.»~«Non è possibile.»~«
14 IX | macchinare l'estremo suo danno, è cosa della quale ognuno
15 X | stato la cagione del suo danno.~La figura dell'Alberigo
16 XI | sarete causa del vostro danno.»~Valenzia, che un momento
17 XII | presente per trarlo all'ultimo danno, di fargli confessare il
18 XII | incontro all'estremo suo danno.~ ~Il consiglio dei Dieci,
19 XIII| aveva condotti con sè, si danno a brancolare sul corpo della
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