grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1 Pro | adorarlo. Ma poich'egli era mortale come noi e soggetto
2 Pro(1) | nella Facoltà di lettere si era disegnata la fondazione
3 I | anni, quando il Manzoni era pur sempre vivo, avendo
4 I | domestica e civile. Io m'era detto e persuaso che la
5 I | alla virtù del sacrificio. Era dunque, o almeno parevami,
6 I | sconvenienti, quando il grand'uomo era vivo e potea provarne pena;
7 II | della sua infanzia, dov'era tornato a villeggiare tra
8 II | reminiscenze e dai quali egli s'era dovuto staccare per sempre
9 II | sentire, per tempo, ciò che v'era di falso in quella condizione
10 II(3) | Antonio. Il primo nome era quello del padre di Don
11 II(3) | festeggia San Tommaso. Antonio era il nome di un cugino canonico
12 II | privilegiata. Ma tanto fa, egli era un signore; e, quando s'
13 II | direbbe ora; vi ha detto ch'era umile, non già che fosse
14 III | intanto che il fanciullo era tenuto a bada da un frate
15 III | via crucis de' collegi non era ancora finita pel nostro
16 III(7) | dolori. Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno
17 III(7) | nostro piccolo Manzoni, era fuggiasco da Milano, ove
18 III(7) | corridoi e le camerate. Era, per dir così, la fronte
19 V | annunciato che il Parini era morto10. Il Manzoni vecchio
20 V | col dire che allora egli era «un ragazzaccio che non
21 V | destrezza e causticità d'ingegno era già nel giovine Poeta, riporterò
22 V(13) | fanciullo di tredici anni ch'era allora in Milano e che di
23 VI | poteva fare, poichè non s'era pubblicato, non lo distrusse;
24 VI | sempre giovanissimo, non era ancora interamente padrone
25 VI | rivolti al cielo, diceva: «Io era in quell'età, nella quale
26 VI | morte dell'Imbonati, non era più in suo potere il distruggerli,
27 VI | la città di Catania, onde era partito l'ordine regio delle
28 VII | malato il cervello; egli s'era innamorato in quel tempo,
29 VII | veneziana sulla trentina, ed era andato tanto in là ne' desiderii
30 VII(15) | Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine
31 VII(15) | uomo celebre, cui l'Italia era avvezza ad ascoltare con
32 VII(16) | che non fosse quando vi si era recato: ne' litigi letterarii
33 VII(16) | Collegi elettorali di cui era membro, per non trovarsi
34 VII(16) | che l'animo del Foscolo era piuttosto alieno dalla signoria
35 VIII | Ridotto del Teatro alla Scala» era allora precisamente un ridotto
36 VIII | inesperto Alessandrino si era lasciato prendere all'esca,
37 VIII | ragionevole, se pure non era il più piacevole all'amor
38 VIII | conviene pur dirlo, il Manzoni era già lontano da quel primo
39 VIII(18) | lettera è questa; il Manzoni era ancora in Milano, onde partì
40 VIII | Polizia austriaca, quale era adoprato allora da un poeta
41 VIII | Grecia mendicò cantando.~ ~Nè era, io debbo pur ripeterlo,
42 VIII | più tosto quello che non era stato Omero e quello ch'
43 VIII | stato Omero e quello ch'era invece qualche altro moderno
44 IX | e per vedere se l'amico era sempre il medesimo. Pare
45 IX | la quale, a dir vero, non era scossa da alcuna tua sollecitudine
46 IX(20) | all'antico amico. Il Pagani era nato nel 1784 in Lonato:
47 IX(20) | nato nel 1784 in Lonato: era quindi maggiore di un anno
48 IX(20) | dell'opera dell'amico che era allora da molti, con indegna
49 IX(20) | il primo Regno d'Italia era stato eletto Conservatore
50 IX(21) | dolore e di melanconia. Io era per iscrivere a te, a Pagani,
51 IX(21) | da Calderari che ad Arese era stata annunciata la fatale
52 IX(21) | e me le renda. Arese si era impegnato di parlargli.
53 IX(21) | stato un amico. Egli che era degno di amici! Povero Calderari!
54 X | fino a pochi anni innanzi era pochissimo noto il Sonetto
55 X | poichè nell'anno 1810 che era, a pena, il trentesimoprimo
56 X | calunnia. Carlo Imbonati era morto il 15 marzo dell'anno
57 X | da Brusuglio, ov'egli s'era per pochi giorni condotto
58 X(29) | soli 1200 franchi.} Egli era nato nel 1729, e s'era acquistato
59 X(29) | Egli era nato nel 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei
60 X(29) | molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in quell'età, in
61 X | satirica, poichè non gli era apparso sopra la terra un
62 X | virtù dell'amico che le era stato tolto, gli parve almeno
63 X | che, nel fine di sua vita, era stato oggetto dei suoi più
64 X | Fauriel che la Beccaria s'era recata a Parigi con l'Imbonati
65 X | colei, per la quale egli era tutto, e che, invece di
66 X(32) | patrii lari, l'ex-monaca si era assunta lei una parte dell'
67 X(32) | gran bene, e questa parte era di farne un giovinotto...
68 X(32) | dire che lungo la via c'era tempo di discorrere d'altre
69 XI | angélique Cabanis. Il Cabanis era nato nel 1757 a Cosnac e
70 XI | dello stesso anno 1806 si era fatto un vero programma
71 XI | oltre al medico filosofo, vi era l'apostolo, un bisogno continuo
72 XI | temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi
73 XI | La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto,
74 XI | vedova del Condorcet. Essa era nata sei anni prima di lui,
75 XI | Maisonnette.» Il Fauriel era nato per sentire fortemente
76 XI | ideologo, ad un filosofo, che era pure non grande, ma neppure
77 XI | Bággesen, per esempio, che era temuto da' suoi avversarii
78 XI | di verso sciolto italiano era quello del Parini, che molto
79 XI | sentimenti con sincerità. Quest'era il primo articolo della
80 XI | poetica, pura e semplice, era di fondarsi sull'artificio.
81 XI | tanti dialetti. Egli ch'era destinato a riunire un giorno
82 XI(37) | appartenuto al Manzoni «era un magnifico esemplare parigino
83 XII | giovanile del Manzoni, ov'era un verso molto espressivo.
84 XII | Manzoni, in quell'anno, s'era innamorato della fanciulla,
85 XII | gentile. Ma, dopo ch'egli s'era scostato dagl'imitatori
86 XII | alpestre, come il Bággesen era stato il primo, con una
87 XII | Blondel aveva sedici anni, era nata a Casirate, apparteneva
88 XII | evangelicamente; testimone dello sposo era non solo un cattolico, ma
89 XII | partirono per Parigi, ov'era rimasta la signora Beccaria.
90 XII | in onore della madrina ch'era la nonna, e di Claudina,
91 XII(42) | risultamenti. Il Bággesen era nato nel 1761 da una povera
92 XII(42) | quale, dopo sette anni, era serbato l'onore di una versione
93 XII(42) | ma l'anno dipoi egli s'era già rimesso in viaggio,
94 XIII | Cattolicismo43. Ma egli era nato cattolico, la sua educazione
95 XIII | sua educazione di collegio era stata tutta cattolica; uscito
96 XIII | anni un'idea fissa, che non era la sua, un'idea che gli
97 XIII | manifestarsi. L'idea fissa era ch'egli dovesse come scrittore
98 XIII(43) | Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico Sant'Agostino
99 XIII(43) | l'influenza d'un uomo ch'era altrettanto pio, quanto
100 XIV(44) | insieme e delicate. Egli era di quelli, nel quali dovea
101 XIV(44) | provano chiaramente che egli era non solo molto appassionato,
102 XIV(44) | campo sopra Casale, dov'era tornato, e dove aveva tutt'
103 XIV | vi notò di suo pugno, che era ancora da correggersi; nel
104 XIV | giudicò, da prima, romantico, era semplicemente biblico, li
105 XIV | confessore. Egli obbedì, ma era evidente che l'obbedienza
106 XIV | offenderebbe. Ed il Manzoni non era di certo commosso, quando
107 XIV(47) | segno." Quando il Manzoni era forse ancora contento degl'
108 XIV(47) | se ne contentò, chi non era più contento degl'Inni Sacri
109 XIV(47) | contento degl'Inni Sacri era il Manzoni stesso.~
110 XIV | scandalo, e che come pubblico era statolo scandalo, pubblica
111 XIV | procedeva lento, perchè l'Autore era occupato in altri studii,
112 XIV | quel bravo e sant'uomo, che era monsignor Tosi!~Il signor
113 XIV | confessore, che, lo ripeto, era uomo di santi costumi, ed
114 XIV | la fede cattolica, in cui era stato allevato, e diminuisce
115 XV | dispiaceri della sua vita; era stato costretto a vendere
116 XV | della città delle Lagune, si era probabilmente innamorato
117 XV | Carmagnola; ma il momento non era più per lui da poemi; l'
118 XV | alcuni anni di silenzio, egli era tornato con più vivace affetto,
119 XV | ossia nell'anno 1805, si era ciarlato molto in Milano
120 XV(50) | autorevole. L'altra difficoltà era per me il ridurre questa
121 XV(50) | sopra un amico. Il Coro era fatto certamente coll'intenzione
122 XV | Goethe se ne compiacesse. Vi era naturale simpatia fra que'
123 XV | ispiratrice del Manzoni era lei.» Disse il simile qualche
124 XV(52) | dividersi da un giovane che era da lei amato e che si era
125 XV(52) | era da lei amato e che si era sposato ad un'altra donna,
126 XVI | poco merito, perchè l'unità era inevitabile, con un malizioso
127 XVI | facesse visita, egli, che era sempre stato un po' repubblicano
128 XVI | quale, per quanto intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini
129 XVI | ancor vivea, pensando~Ch'era in Italia un suol senza
130 XVI | pace,~Ed aperto d'Europa era il convito;~E questa donna
131 XVI | cattolico, seppe che in Vaticano era passata, come si direbbe
132 XVI | dove il Papa infallibile si era rintanato a fare il broncio
133 XVI | ma non dimentichiamo ch'era quello il decennio glorioso,
134 XVI | molto ad un uomo, il quale era stato in prigione per la
135 XVI | somma, che il Novantatrè era un Ottantanove peggiorato;
136 XVI | alla Francia.» Ma la Savoia era all'Italia, più ancora che
137 XVI | ricevere succo e forza vitale, era pel Manzoni in Firenze,
138 XVI | questo concetto ch'ei si era fatto dell'unica base stabile
139 XVI(53) | consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non
140 XVI(53) | ch'egli temeva di più, era quella del Manzoni, ond'
141 XVI(53) | Alessandrina Ricci, gli era morta dopo quattro anni
142 XVI(53) | con la Blondel l'Azeglio era diventato una seconda volta
143 XVI | si domandò se lingua c'era, dov'essa era migliore,
144 XVI | se lingua c'era, dov'essa era migliore, e quando la fiorentina
145 XVI | avere pienamente ragione, era prima necessario ascoltarlo;
146 XVI | prima città d'Italia, com'era un tempo Atene per la Grecia;
147 XVI | non s'accentra più, com'era sperato dal Manzoni e dall'
148 XVI | mostrava che qui il campo era assai vasto e glorioso.
149 XVI | incontentabilità. Il Fauriel era infatti incontentabile in
150 XVI(54) | dopo l'unità politica, era la cosa che gli stava più
151 XVI(54) | anche si sfogava. E non era già la contradizione che
152 XVI(54) | contradizione che gli désse noia; era il modo con cui gli avversarii
153 XVI(54) | avversarii ponevano la questione, era il vedere che le sue ragioni
154 XVI(54) | altre questioni, egli non era uomo da accontentarsi di
155 XVI | sapere.» La realtà per lui era la base, l'ideale, la corona
156 XVI(55) | che pareva esser luce, non era. Quel che impazientava il
157 XVI(55) | essi non intendevano. Egli era solito epilogare, scherzando,
158 XVII | rivoluzione lombarda non solo era già scoppiata, ma ferveva
159 XVII | avea parlato mai e che non era mai nè pure passata fra
160 XVII | loro alcuna lettera; il che era vero; così il Manzoni per
161 XVII | avesse parlato, il Manzoni era perduto. Quindi il Manzoni
162 XVII(56) | Lombardo;~L'altrui voglia era legge per lui;~Il suo fato
163 XVII(56) | dir, sospirando: «Io non v'era;»~Che la santa vittrice
164 XVII | Carcano che quella dedicatoria era omaggio insieme e rimprovero
165 XVII | La rivoluzione piemontese era fallita; di là dunque per
166 XVII | dunque per il momento non c'era da attendere altro. Ma nessuno
167 XVII | si persuase che egli non era fatto per cospirare, che
168 XVII | congiura del Confalonieri non era adatta al suo temperamento;
169 XVII | disperso che nome non ha.~ ~Era un canto di dolore, che
170 XVII | censore non capì intanto che era l'Austria la rea progenie,~ ~
171 XVII | di Marengo il Buonaparte era venuto a Milano più da padrone
172 XVII | Impossibilità, nella quale egli si era trovato di render convenientemente
173 XVII | rispondeva: «Dio buono! Era il morto che portava il
174 XVII | portava il vivo!» Il Manzoni era, del resto, sinceramente
175 XVII | avea proibita la stampa, si era essa data briga di farlo
176 XVII(59) | Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa:~ ~J'estime
177 XVIII(60)| Lombardi atta prima Crociata. Era il tempo del grande ardore
178 XVIII | Pietro dieci. Alieno com'egli era dal mandare i figli a scuola,
179 XVIII | come ho già avvertito, era un lettore e un postillatore
180 XVIII | alcun poco alla sua. Egli era dell'opinione non molto
181 XVIII | arresti de' Carbonari. Egli s'era portato in campagna due
182 XVIII | cospetto del cardinal Federigo, era il Manzoni stesso che, dopo
183 XVIII | vinto e fatto cosa di Dio; era il Manzoni stesso che confessava,
184 XVIII | si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe forse
185 XVIII | quel po' di giansenismo ch'era rimasto nella sua dottrina,
186 XVIII | riforma più radicale. Egli era d'avviso che si dovesse
187 XVIII(63)| La presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano
188 XVIII(63)| fanno amare. Il portamento era naturalmente composto, e
189 XVIII(63)| indicavano che, in altra età, c'era stata quella che più propriamente
190 XVIII(63)| non aveva ancor detto, nè era ben determinato di dire;
191 XVIII | della quale l'Imbonati era stato presidente; ma, trovando
192 XVIII | suo malizioso ritratto: «Era Donna Prassede una vecchia
193 XVIII | poche, ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le
194 XVIII | affezionata. Tra le poche ce n'era, per disgrazia, molte delle
195 XVIII | vedere nel fatto ciò che ci era di reale, o di vederci ciò
196 XVIII | di vederci ciò che non ci era; e molte altre cose simili,
197 XVIII | volta parlar di Lucia, s'era subito persuasa che una
198 XVIII | una buona giovine; ma c'era molto da ridire. Quella
199 XVIII | stessa, tatto il suo studio era di secondare i voleri del
200 XVIII | spesso uno sbaglio grosso, ch'era di prender per cielo il
201 XVIII | La Blondel, com'è noto, era nella sua nuova fede cattolica
202 XVIII | farle sapere che quel tale era vivo e in salvo e avvertito,
203 XVIII | dopo qualche tempo che la c'era. Il pensiero di Lucia stava
204 XVIII | se il non pensare a lui era impresa disperata, a pensarci
205 XVIII | stata sola a volerlo. Ma c'era Donna Prassede, la quale,
206 XVIII | Milano, delle quali non era ben informata, lo difendeva,
207 XVIII | Lucia, che il suo cuore era ancora perso dietro a colui.
208 XVIII | giovine l'idea che vi si era formata in una così lunga
209 XVIII | cuore di Lucia. Del resto, era facile accorgersi che aveva
210 XVIII | di Renzo: «Prima d'allora era stato un po' lesto nel sentenziare,
211 XVIII | monte di tante cose; ma era, come s'è potuto vedere
212 XVIII | contro le persone se non c'era qualche animosità privata
213 XVIII | proprio come il Manzoni, ma era despota in fatto di ortografia;
214 XVIII | come la signora Blondel, era forestiera; il lato drammatico
215 XVIII | egli non l'inventò tutto; era Bernardino Visconti, a proposito
216 XVIII(65)| dottrina, e far vedere che non era indietro del suo secolo.
217 XVIII | tono di predica che non era del Manzoni. «Il suo linguaggio,
218 XVIII | suo linguaggio, è detto, era abitualmente umile e posato;
219 XVIII | Don Abbondio. Il Manzoni era ancora giovinetto, quando
220 XVIII(67)| gli adulatori, tra i quali era cresciuto, l'aveano avvezzato
221 XVIII(67)| diverso da quello, a cui era accostumato; e vide che
222 XVIII | de' tempi e per quanto gli era concesso dalle leggi e dalle
223 XVIII | sapesse bene. Il fatto sta che era realmente infuriato contro
224 XVIII | quel profondo psicologo che era, lo dovea sentire meglio
225 XVIII | settembre. Il Grossi ch'era con lui a Brusuglio dovette
226 XVIII(69)| commovente: «Il Manzoni era a Stresa per assistere all'
227 XVIII | L'aspettativa del romanzo era grande; il Fauriel ne parlava
228 XVIII | nel marzo 1827 il libro era al suo fine, ma che il Manzoni
229 XVIII | indiscreti, ai quali essa era diretta72. Non sarà troppa
230 XVIII(71)| sua sede l'onesto romanzo, era necessario che sorgesse
231 XVIII(71)| All'antica erudizione gli era d'uopo unire la nuova sapienza,
232 XVIII | Tommaseo voleva dire; egli era stato in casa Manzoni, avea
233 XVIII | che si pubblicassero, ed era di quelli che potevano legger
234 XVIII | parlare che, in quel paese, s'era fatto di Lucia, molto tempo
235 XVIII | queste cose, così non c'era gran male fin lì. Chi lo
236 XVIII | risposto altro, se non che era una buona giovine? È una
237 XVIII | forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso.
238 XVIII | ormai diventato disgustoso. Era sgarbato con tutti, perchè
239 XVIII(72)| scena curiosa, alla quale era stato presente in casa di
240 XVIII(72)| Avete ragione anche voi. C'era lì accanto un suo bambino
241 XIX | scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella modestia,
242 XIX | economo che acuto, il quale si era immaginato di poter raddoppiare
243 XIX | ed empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio di
244 XIX | lucerna. Ma era più roba, non era olio di più; anzi, riguardo
245 XIX | all'effetto di far lume, era molto meno. E l'amico se
246 XIX | poterlo scrivere; egli non era, per dire il vero, un grande
247 XIX | capitolo 22 del suo romanzo si era letto questo passo, relativo
248 XIX | luce. E poi il pubblico s'era immaginato da quella aperta
249 XIX | soverchia curiosità, con cui s'era attesa la Storia della Colonna
250 XIX | Ripamonti: «Il Ripamonti era istoriografo della città,
251 XIX | Il Manzoni soggiunge. «Era questa veramente l'opinione
252 XIX | argomento; perchè allora era massima ricevuta che i poeti
253 XIX | volta convenire che egli era stato meglio capito, in
254 XIX | scrive Antonio Stoppani) non era una balbuzie di genere comune
255 XIX | vocale.... Il Manzoni non era nemmeno di quelli che vanno
256 XIX | uscirmi dalla bocca;» quando era in questo caso, troncava
257 XIX | quella parola che prima s'era rifiutata assolutamente
258 XIX | inutilmente.~Un parere scritto gli era pure stato chiesto, prima
259 XIX | Saluzzo, ed egli allora s'era schermito con queste parole: «
260 XIX | svolgere il giudizio che non era nella mente del giudicante
261 XIX | scena curiosa, della quale era stato spettatore molt'anni
262 XIX | imitatore degl'Inni Sacri egli era stato, per lettere, generoso
263 XIX(76) | pensare, e che questo solo era il Manzoni. In bocca d'un
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