1-bocch | bocci-dammi | dando-gigan | giget-liquo | lisce-perni | pero-roman | romba-sorri | sorsa-turco | turgi-zone
Parte
1001 1 | gocce fredde nella schiena, dandomi un brivido, tanto che il
1002 1 | donna, essa mi risponde dandosi una manata sul culo. Sono
1003 3 | avanti nello spazio, come una dannata che si precipiti senza tregua
1004 3 | una maledizione. Il tuo dannato lavoro sarà, forse, eternamente
1005 2 | svoltata della mia vita, e mi danno il buon saluto augurale
1006 3 | nuovo sarà migliore perché Dante ha scritto? I Prigioni di
1007 3 | certa che i vostri figlioli daranno ai loro figlioli. Incallite
1008 2 | di pigliarlo di petto e darci dentro col cranio, gli giri
1009 3 | indifferente, cercando di non dargli presa. Io so la paura. Non
1010 2 | con tutta la sua anima di darmi un bacio; ma le sue labbra
1011 2 | Noi eravamo una piccola darsena di pescatori pirati e sapemmo
1012 3 | esso sta quieto e buono per darvi l'unghiata all'improvviso.
1013 3 | fuori c'è un nome e due date. Bisognerebbe strappare
1014 3 | carne gelata. Ho freddo. Datemi un po' di fuoco e un po'
1015 3 | viaggio, e che tuttavia debba vedere perché qualcuno lo
1016 2 | Spero che no ti sarà restà debitor de assai". No credo, zio.~~ ~ ~ ~
1017 1 | po' inclinato in atto di debolezza: ero pieno di salute e di
1018 2 | altrui qui, nella strada, si decide il domani del mondo.~E io
1019 2 | ala sinistra; ma prima di decidere un leggero rimprovero a
1020 1 | scena drammatica, e poi decidiamo a freddo di rislanciarci
1021 1 | argentei per l'opera predace di decine di formiche. Ella alzò gli
1022 2 | evitando di pensare. Poi decisi: Parto.~Andai alla stazione
1023 1 | strano, e tutto è duro e definito come gli spigoli del corso.
1024 1 | passati ci guarda e urla: «Dèghe al giandarmo!». Scappa.~
1025 3 | amore. Cercheremo d'esser degni di te. La nostra opera è
1026 1 | profondità e l'alighe.~Avanti delfinotti! Oggi si combatte per l'
1027 2 | a tratti grossi, senza delicatezze, ma gli occhi come quelli
1028 3 | minuto che tu implori è un delitto. Pesta il capo dentro il
1029 1 | ciocche, con cui t'orecchinavi deliziato del loro fresco; il fettone
1030 2 | ti dia del matto.~Uscii deluso. Toccai le foglie degli
1031 1 | allora, saltato giú come un demonio, correvo al portone, ne
1032 2 | finalmente anche questo raggio denso di sole che illumina il
1033 2 | nei fossi lungo il binario dentato. Dentro, gambe mie!: è dura
1034 1 | largta foglia di platano per deporla cautamente al li là dell'
1035 2 | di Hortis e degli altri deputati. Poi si votò un vibrato
1036 1 | tanto che il gendarme pensò: Der Kerl hat Furcht. Ma forse
1037 3 | vagabondare notturno, in posti deserti dove solo chi deve nascondersi
1038 3 | sulla terra. Grande sole di deserto. Sole che spacchi le fronti.
1039 3 | ricerca è la vita. L'individuo desidera di morire dagli altri. E
1040 2 | di veleno come pennini. Desiderai ardentemente: "Abele Abele
1041 1 | buono. È quello che tutti desiderano d'essere.~E dopo due, tre
1042 3 | Io sono una dolce preda desiderosa d'inghiottirsi nella natura.~ ~ ~ ~~
1043 3 | e nostalgici, spinti da desiderosi ricordi che non troveremo
1044 2 | pensavo di viaggiare senza destinazione; viaggiare perché speravo
1045 1 | aspetti che si compia il tuo destino. Che fai, cane! O diventa
1046 1 | freddo di rislanciarci alla devastazione. Ucio infuriò come la grandine
1047 2 | perde tempo, perché tutti devono arrivare presto in qualche
1048 2 | la sezione controllo ti dia del matto.~Uscii deluso.
1049 1 | materia piú leggera e tanto diafana che l'anima mi si spandesse
1050 1 | radici gonfie e germogli diafani, dietro un alioso sbuffo
1051 2 | capitò nel suo scrittoio uno, dicendo che zio gli doveva dieci
1052 2 | Vienna, e il bigliettinaio dicendomelo sorrise. Tornai a casa deciso
1053 2 | su, un po' piú in sotto, dicevano della neve in Carinzia,
1054 1 | pioppo e l'elianto che tutti dichiaravano impossibili. Il padrone
1055 3 | Tutto il giorno. Alle diciannove e mezzo una moglie alza
1056 3 | tazza di tè, vuole? Aspetti: dico di non essere in casa per
1057 3 | appagarti in ciò che gli altri dicono. E che vale la tua superbia
1058 2 | Non vedevo piú le cose, e diedi di cozzo senza sapere in
1059 2 | veder che no me interessa de diese fiorini; ma a lei no ghe
1060 2 | libro. Egli è l'unico che la difenda contro la cognata, e la
1061 3 | bastone.~Buona cosa è poter difendere col proprio pugno la propria
1062 2 | sarà guarita.~Io vorrei difenderla contro il male e tenerla
1063 3 | sparare contro un uomo. Difendermi a coltellate, sí.~Vivrei
1064 3 | notturno fui piú solo e senza difesa. Solo, col mio dolore, unico
1065 2 | esser noi, con i nostri difetti e le nostre virtú, liberi
1066 1 | trasportato dal loro lento fluire. Difficile è camminare tra gente inoperosa.
1067 2 | comincia a pensare alle difficoltà, e si riempie di dubbio,
1068 1 | cielo quando col vespero si diffonde sul mondo un tepore leggero
1069 3 | le scure masse del carso diffondersi davanti a lei, ma laggiú
1070 3 | la sua forma. L'anima è diffusa in tutte le parti; ma io
1071 1 | sentivo adagiato in una dolce diffusità misteriosa, come in un tremor
1072 2 | Piccolo è il giornale piú diffuso di Trieste: io, in questo
1073 2 | vi mostrerò le tre nuove dighe nel vallon di Muggia, fisse
1074 2 | Non soffro. Nell'oscurità dilaga una noia infinita, e io
1075 1 | respiro, fratello gigante. Dilati rabbioso il tuo fiato nello
1076 3 | Vengo su, via dalla città, dimenticando per la fatica di metter
1077 3 | frenesia di dolore che vuol dimenticarsi. E fabbrica case e si rinchiude
1078 3 | piú strinto. - Stinc! Hai dimenticato? i suoi bei mostacchi da
1079 2 | noia infinita, e io sto dimentico, intravedendo con disgusto
1080 3 | la tua debole vita. Chi dimostra che c'è perfezione nell'
1081 2 | invece sanno discutere e dimostrare che bisogna esser convinti
1082 2 | città. Non ho piú obbligo di dimostrarmi perché faccio questa o quella
1083 1 | Nella mia città facevano dimostrazione per l'università italiana
1084 3 | Poi mi misi a ninnare: Din, don, campanon - Tre putele
1085 3 | fanno schifo, come creature dipendenti dalla pioggia e dal bel
1086 2 | schizzetto triplice per dipingere di biancorossoverde la k.
1087 2 | cappella con una madonnina dipinta. Ho acceso un fiammifero
1088 2 | illumina il mazzo di fiori dipinto lassú.~Intanto gli uomini
1089 2 | campagne, e po' me savarè dir. Qua i xe tropo boni, co'
1090 1 | guardai in viso, come a dirgli: "lo non sto male, sto benissimo,
1091 2 | lavoro febbrile.) Bene. Che dirò a lei? È bella. E il Piccolo
1092 1 | antica fortezza triestina diroccata, accanto alla nostra campagna.
1093 1 | tenendomi agganciato al masso dirupante con due dita artigliate
1094 2 | Avrei voluto mi fossero disaggradevoli. Camminai lungamente, evitando
1095 2 | aver armi contro la zia che disapprovava l'occuparsi d'irredentismo.
1096 2 | viaggiare perché speravo in un disastro ferroviario che avesse schiantato
1097 1 | che scavi il suo letto. E dischiomando con rabbia l'ultima frasca
1098 3 | baba sdentata che sbraita discinta dalla finestra contro il
1099 3 | la fresca pace mi penetra disciogliendomi come terra di marzo. In
1100 3 | vedere un po' di gente e discorrere con loro. Son rimasto qualche
1101 2 | poco cominciano a esser discusse, egli già ne parlava con
1102 3 | discorsi, si parla, anche si discute. Poi io saluto affettuosamente
1103 3 | fringuelli rompono la nota. Si disficca a stratte per assaporar
1104 1 | turbina la città quando tu disfreni la tua rauca anima. Fratello,
1105 2 | martedí grasso, annoiato e disgustato senza causa. Forse ricordavo
1106 2 | per la strada già scavata, disgustoso a me stesso, desiderando
1107 2 | su l'erba, e nissun me disi mai niente. Un'unica volta,
1108 1 | gabbia, mentre v'ascolto disinteressato e contento, e non m'accorgo
1109 1 | nessuno s'arrischiava di disobbedire al nostro capo.~Ora Steno,
1110 1 | chiudeva subito. Era un disordine tanfoso di stracci, bottiglie,
1111 2 | alba sui monti!~E basta: il disotto sparisce. Non c'è che una
1112 2 | di permettermi inviare un dispaccio al mio giornale.~«Per dove?»
1113 3 | compagno che s'è buttato in disparte e chiede: "Perché?".~Ah,
1114 2 | qualche volta s'accasciano disperando di tutto? Chi vuol riformare
1115 2 | puerilità pregna di dolore e disperazione. Non aveva che la famiglia;
1116 2 | notturno sogno dei fiori si disperde come la rugiada della prima
1117 3 | atto incomprensibile ha disperso le meschine verità che t'
1118 2 | ha insegnato a tacere e a disprezzare il dolore. E cosí passarono
1119 3 | svogliata e pigra, piena di disprezzo. Ama starsene affondata
1120 3 | Silenzioso! La vendetta dissecca. Vieni qua: dammi un bacio!
1121 2 | un mondo misterioso.~Mi dissero ch'era impossibile perché
1122 1 | capofitto nel fiume per dissetarmi la pelle, inzupparmi d'acqua
1123 3 | congiunture. Non ha un campo per distendersi. Ogni suo tentativo è spaccato
1124 3 | sulla terra! Le braccia si distendono grandi su di essa, e il
1125 3 | viti? Ella è con le mani distese lungo i fianchi. Di fuori
1126 1 | ventre pratoso. Egli non sa distinguere il buono dal cattivo, e
1127 3 | e cattivo: ma queste son distinzioni nostre! Nell'universo non
1128 1 | infonde la parola io con essi distruggo il mondo e lo riedifico.
1129 3 | solitudine qui, e nessuno disturba. Intorno, nessuna cosa respira.
1130 2 | poggiare i piedi zitto, come se disturbassi, alla fonte, la pulsazione
1131 3 | un'altra foglia bruna si disvegeta nei suoi incassi, e la sua
1132 1 | ramo carico di susine e lo divarica puntandosi con le zampe
1133 1 | vinoso. Il doppio colpo divenne metodico, come di stantuffo.
1134 3 | di lui, e le sue tenebre diventano sole nella tua anima.~Per
1135 1 | sguardo benefico, e le cose diventavan facili e semplici com'ella
1136 3 | cielo. Qualche volta si diverte di giocar con le teste dei
1137 2 | mia vita.~Anche la città è divertente, sebbene qualche volta m'
1138 2 | spiritosaggini. Nando si divertiva, ma con ostentazione di
1139 2 | avventure e dei sogni. Io mi diverto pensando alla mia vita.~
1140 3 | raggiunto la sua meritata divinità.~Ma chi ha detto ciò? Che
1141 2 | fraternamente nel cerchio divino dei colli verdineri, sotto
1142 1 | Ucio chiama dal melo. Egli divora e stronca: per ogni pomo
1143 3 | stanga giallonera della dogana, io fui solo e respirai.
1144 2 | sfilanti dalla punzonatura doganale una sottile rotaia di bianca
1145 1 | del glicine ha un sapore dolciastro-amarognolo, strano, di foglie di pesco
1146 3 | s'apre in lui una quieta dolina, ed egli riposa infantilmente
1147 1 | italiane eran rosse e oro come dolomiti. Sui trabaccoli romagnoli
1148 3 | strappa dai nostri piccoli dolori, e ci fa suoi, e ci fa fratelli
1149 2 | tanto ella mi guarda e mi domanda: «Credi che guarirò?». Io
1150 3 | mama?" Ma no, no: avevo domandato con naturalezza e semplicità.
1151 3 | fisso i miei occhi e mi domandavo: "Sono molto lucidi? Ma
1152 1 | alla tavola nella gran sala domenicale! Tutti erano seduti al loro
1153 3 | come si va nei pomeriggi domenicali, portandosi addosso la noia
1154 2 | Aspettano che si bandiscano domenicate invernali con schi e pattini
1155 1 | il "Dagli!" ha deciso di domiciliarsi, nessuno sa che nuova invenzione
1156 2 | su una terrazza calcarea dominante un vasto orizzonte di grebani
1157 2 | raccontava della campagna a Domokos e della strippata data a
1158 3 | mi misi a ninnare: Din, don, campanon - Tre putele xe
1159 3 | Nella bottega mille pendoli dondano ritmicamente e mille lancette
1160 1 | letto, e lí dormivo qualche dopopranzo; oppure contemplavo tronificante
1161 1 | sguazzacchio vinoso. Il doppio colpo divenne metodico,
1162 3 | innumeri fiamme e scintille dorate, e la fresca pace mi penetra
1163 2 | e il respiro della mamma dormente è tanto lungo che la mano
1164 2 | contadini che appena montati dormicchiano rovesciando la testa sullo
1165 1 | spalle i bei nastrini rosa, dormiglioso Pipi. Eri bello e sano,
1166 3 | timidamente ch'era naturale non dormissi, tutto il giorno su e giú
1167 3 | estrassero dalla terra? Dormivamo quieti nel tepore umido
1168 1 | stivalini lustri, come i dorsi delle blatte. Erano stivalini
1169 1 | tifo. Mi condussero da un dottore che mi visitò tutto, poi
1170 2 | legnade, se capissi. Cossa i dovaria far?» Dopo continuava: «
1171 1 | narriamo godendo della scena drammatica, e poi decidiamo a freddo
1172 1 | uscio. Disse calmo: «Qua drento no vien nissun. La se calmi».
1173 3 | ossa. La quercia sussulta drittamente, senza piegarsi, e accarezza
1174 3 | al filo d'erba inarcato e drizza le sue antenne, stupefatto.
1175 2 | rigurgitano di succo e si drizzano smaniosi. Io voglio abbrancarti
1176 2 | difficoltà, e si riempie di dubbio, come di acqua i fori della
1177 1 | Egli mi guardò a lungo, dubbioso, severo e quasi maligno;
1178 1 | ondeggiano la testa come bimbi dubitosi. Stretti e intrecciati,
1179 1 | minacciandola dalla finestra con il duecanne.~«Ah? Ucio?!»~Ricordiamo
1180 1 | del mondo, che si chiamava Duilio. La nostra patria era di
1181 3 | ancora tanta forza da negare duramente, no, no! cosí, no. Via dagli
1182 3 | benissimo. Basta un po' di durezza. Badare che lavorino. Dar
1183 3 | manico di corno, serramanico durissimo. Fedele e vigile compagno
1184 | Ebbene
1185 2 | natural! se va uno de quei ebreeti triestini co' le gambe storte
1186 1 | frullano sbandati. Il padrone eccita: "Dai, dai, dàghe, dàghe,
1187 2 | subito presi in un gioco eccitante d'operosità, e la vostra
1188 | eccola
1189 | eccoli
1190 | eccolo
1191 3 | Un crollo: rintronan gli echi lontani.~Ora gli squartatori
1192 3 | uno perché ero stanco. Che effetto fa, tornar di lassú e per
1193 3 | necessaria, e preparati un efficace stato d'animo. Ma perché?
1194 3 | tu sia cosí scontroso ed egoistico nel tuo dolore. Proprio
1195 2 | il loro.~L'orologio batte egualmente il suo tempo e la camera
1196 3 | Moldava e si cacceranno con l'Elba dentro la Germania.~E anche
1197 3 | Sogna che venti giovanotti elegantissimi le si accalcano intorno
1198 2 | limpido e lieve che par s'elevi - luce - piú in su dell'
1199 1 | e scalai il pioppo e l'elianto che tutti dichiaravano impossibili.
1200 2 | senza midollo né carne; l'elleboro nero è fiorito. Forse i
1201 2 | treno che mi porta a Sant'Ellero c'è contadini che appena
1202 1 | nell'ora in cui la luna emerge dal lontano cespuglio e
1203 1 | inseguivo a mani tese, ed emergevo col caldo viso nel cielo.
1204 1 | esagerato con molta verità l'emicrania. E lo guardai in viso, come
1205 2 | Sigarette. La stanza s'empie di fumo, e i pensieri si
1206 1 | piante intrecciate fra loro, empiendo di gioia l'anima degli uomini.~
1207 1 | E io pungendomi colgo e empio di rose la mia via. Di qui
1208 1 | strisce giallastre di luce. Entrai nella cantina.~«Bonasèra!» «
1209 1 | bruno. D'inverno il sole entrando per i finestroni cercava
1210 1 | conferenza di Donna Paola e entrar nella Borsa senza bora!"
1211 3 | fessura della porta e la mamma entrasse: "Non dormi? È tardi. Dormi,
1212 2 | campanello automatico, il socio entrava, diceva: "Bonasera", guardava
1213 1 | apriva con grande sforzo e tu entravi nel tuo grembiulino candido
1214 3 | padrone perché nessuno v'entri. Avrei dovuto tenermela
1215 | entro
1216 2 | tavola e cenavamo. Egli entrò, ci salutò, e si sedette
1217 1 | intraprendente che cala a Trieste all'epoca del portofranco; alla grande
1218 3 | sulla ruletta chiusa dell'erbivendola. Tornano in rimessa, con
1219 1 | alioso sbuffo di rugiade erbose, di terra umida, di lombrichi,
1220 1 | nuda, affondata nell'aspre eriche e timi e mente, fra il ronzo
1221 2 | Garibaldi, commovendomi degli eroi. Garibaldi mi fu un venerato
1222 3 | ossi, con occhi stanchi e erranti; l'altro cammina a piccoli
1223 1 | strascinato per un tratto sulle erte rive, fra radici e sassi
1224 1 | m'accorsi d'aver sempre esagerato con molta verità l'emicrania.
1225 1 | De chi 'l xe?». E Ucio esclamò: «'l xe mio, 'l xe mio!».~
1226 2 | meravigliavo. Io sentivo la patria, esclusiva e sacra. Mi tremava il petto
1227 3 | nausee e schifi, e un giorno escono e ci appestano l'aria che
1228 3 | Il patimento è buono, se esige da te un piú profondo dovere.
1229 3 | lui.~Questa è la vita che esigeva il suo sorriso. Ella doveva
1230 3 | sbalzano sui miei vestiti esili puntolini neri come cicale
1231 3 | l'erba cresce e il mondo esista. Non sai se il mondo esiste
1232 3 | si sognano della nostra esistenza, s'alza lo sguardo oltre
1233 3 | Forse non esiste un tutto, esistono parti staccate che cercano
1234 2 | si sbanda leggermente, e esita. Poi va, raccogliendosi
1235 1 | cilestrino.~Correvo col vento espandendomi a valle, saltando allegramente
1236 2 | ma con ostentazione di esperienza. Nando aveva gli occhi lustri.
1237 2 | dai libri e dai compagni esperti, e ora sono qui nervoso
1238 3 | bruni. Il capo è forte e esperto e noi gli obbediamo con
1239 2 | sono quieto e viaggio negli espressi.~ ~No, no, la mia vita non
1240 3 | Esprimere. Tutta la vita è espressione. E dunque osserva la tua
1241 | essendo
1242 3 | potuta strappare. Potevi esserle dio. Ora marcisce. Nascerà
1243 | esserne
1244 | esserti
1245 | esservi
1246 1 | occhi strani, inquieti o estatici, guardavano contenti la
1247 1 | di seta del pioppo, che s'estendeva tutt'intorno in lenti filamenti
1248 3 | spirito. Il mistero non lo estenuate. In che parte di voi è rintanato
1249 3 | Come posso avere una prova esterna che io non sono pazzo? "
1250 3 | si può capire dai segni esterni se uno è pazzo. Non sono
1251 1 | sapevano le fonde spaccature estive dove lo zinzino occhieggia
1252 1 | sghignante, taglia un ramo, estrae di tasca vecchi fiammiferi
1253 2 | capostazione. Io la guardo estraggo il fazzoletto e la fascio.
1254 2 | tutta la piccola famiglia estranea, e anche l'ammira. E la
1255 2 | annoiano. Io sono un po' estraneo al loro mondo, e me n'addoloro,
1256 3 | sformato nulla da cui tu devi estrarre un nuovo mondo. Se tu fai,
1257 1 | che un giovanotto passando estrasse la destra inguantata per
1258 3 | foresta!~Perché dunque ci estrassero dalla terra? Dormivamo quieti
1259 3 | rossiccia, e avvolta dall'esuberanza dell'erba ancora qualche
1260 1 | di pesco e un poco come d'etere.~C'erano anche molti alberi
1261 1 | Gigetto, Toci, Oidecani, Eugenio, Vincenzo, Scarpa, Pipi
1262 2 | disaggradevoli. Camminai lungamente, evitando di pensare. Poi decisi:
1263 3 | questo mio povero passo che evitava lo stelo secco per non svegliare,
1264 1 | compagni scoppiarono in urli di evviva, e io, sfinito, temevo il
1265 1 | ingenuo. Basta che voi vi fabbrichiate una situazione in cui è
1266 3 | Egli guarda come lavora il fabbro e come mettono il lastrico
1267 3 | con voi in tutte le vostre faccende, ed esso sta quieto e buono
1268 1 | un pugno sul muso di quel facchino, lui mi tira due pugni.
1269 | facciano
1270 | facendo
1271 1 | e mi lasciaron camminare facendomi largo.~Ma anche cosí, non
1272 2 | loro pennacchio di fumo, facevan rigar dritte lunghe file
1273 1 | benefico, e le cose diventavan facili e semplici com'ella ne parlava.~
1274 1 | baccata che scortecciavo facilmente a larghi brani per vederlo
1275 1 | buono dal cattivo, e mangia fagioli e patate, e brontola dalle
1276 1 | notte, con la serva e un fagotto di biancheria, minacciandola
1277 3 | Era caldo, no, dentro la faina? Come la infiggemmo! Sussultava
1278 1 | campagna, gridando come un falco ch'abbia lasciato per la
1279 2 | ritornato. Ogni mattina. Il falegname pialla; - l'officina nera
1280 1 | lavoravano muratori, meccanici, falegnami, vetrai, tappezzieri, terrazzieri.
1281 3 | No, no, grazie, non ho fame. A rivederci.~ ~Ora ha vinto
1282 3 | di legno bigio. Il pater familias è ancora l'antico ospite.
1283 2 | negrume, urlando, saltando con fanaletti e bastoni. Mi tiro da parte.
1284 3 | piena, completa, col suo fango e i suoi fiori. Io non sono
1285 1 | Pioveva. La notte era oscura e fangosa. Scridivano gli agostani.
1286 2 | mi tornarono a mente le fantasie puerili salgariane. Belle
1287 1 | camicia rossa e tocco da fantino, la nipote del padron di
1288 2 | i xe tropo boni, co' sti farabuti de cità». Odiava la gente
1289 1 | le avventure di Saturnino Farandola, e zia Tilde con due grandi
1290 3 | Proprio ora l'amicizia ti farebbe bene." Tutte buone care
1291 1 | lentamente con gli occhi una farfalla, un insetto. Niente si moveva.
1292 | farla
1293 | farò
1294 | farsi
1295 2 | Andiamo sul Secchieta."~Fasce ai piedi; doppia maglia
1296 2 | estraggo il fazzoletto e la fascio. Poi, per favore, domando
1297 | fatte
1298 2 | fazzoletto e la fascio. Poi, per favore, domando al capostazione
1299 2 | finché bruciò tutta.~«Ghe fazo veder che no me interessa
1300 1 | pezzo di casa. E aveva un fazzolettino bianco sui pochi capelli
1301 2 | Io la guardo estraggo il fazzoletto e la fascio. Poi, per favore,
1302 3 | contro la bora, la cocca del fazzolettone, scendono a gruppi in città,
1303 2 | salita al Secchieta, di febbraio. Lupercalia. Ah, ah, in
1304 2 | piaceva aumentare il lavoro febbrile.) Bene. Che dirò a lei?
1305 | Fecero
1306 2 | piú bel. Credo. Saluti.~Feci un giro per Cità vecia sperando
1307 1 | piedi, e zio Guido, e zio Feliciano, e zia Mima, e Mario e Bruno,
1308 2 | cimici.~Ma una donna, una femmina, per me, per avvoltolarsi
1309 3 | deboli come le mani delle femmine. Ora è tempo di sognare:
1310 1 | possedere tutta la terra, e la fendevo con lo sterno per coniugarmi
1311 3 | e di licheni, scontorti, fenduti, aguzzi. Ginepri aridi.~
1312 3 | camminano, cianciano e si fermano per discutere di politica
1313 3 | avvicina, eguale a te. Ti puoi fermare, sdraiarti su lei, nel lastricato
1314 1 | che nessun ostacolo poteva fermarli. Dovevano andare avanti
1315 3 | tornare e restare. Posso fermarmi qui in mezzo alla piazza
1316 3 | tregua per non cadere. Non fermarti mai per un minuto, o laboriosa
1317 2 | obbliga a un salto allegro, fermati sul petto i lembi della
1318 3 | quelli che camminavano e si fermavano lí, sotto la sua casa, quelle
1319 1 | primavera!~ ~Qualche volta mi fermavo nel bosco e alzavo il capo
1320 2 | zanzare malariche non si fermino sulla mia pelle. Non scriverò
1321 2 | che ci tracciò col bastone ferrato i limiti dove sarebbe sorta
1322 2 | perché speravo in un disastro ferroviario che avesse schiantato due
1323 1 | mondo di là del mare.~E la fertilità della terra sgorga pregna
1324 3 | aperti un po' di lume alla fessura della porta e la mamma entrasse: "
1325 1 | nipoti.~La domenica e le feste il nonno sedeva a capo della
1326 1 | di torta, la piú grande fetta che il nonno tagliava apposta
1327 1 | deliziato del loro fresco; il fettone di torta, la piú grande
1328 3 | in mezzo alla strada. Un fiaccheráio dorme rannicchiato nella
1329 1 | occhi, e le palpebre gli fiammeggiano come cielo infocato, e da
1330 1 | estrae di tasca vecchi fiammiferi che ardon con lenta fiamma
1331 2 | scalino, e un altro piú in su. Ficca l'alpenstoc. Anche se affondandosi
1332 3 | lungo manico della scure ficcata in cintola mi batterebbe
1333 3 | compagno delle mie notti, ficcati dritto nella terra accanto
1334 3 | Pascolava le capre; si ficcava dentro un cespuglio e guardava
1335 3 | fiori e uccelli e sole? Ficco le dita aperte nel groviglio
1336 1 | si avvicini. Nessuno si fida di nessuno, benché tutti
1337 2 | finestra e guardi a sinistra, Fiesole è chiara come un cristallo
1338 2 | ma la panza per i fighi! Fioi de cani! Ve volevo
1339 2 | moglie gli era morta; una figlia gli s'era uccisa; un'altra
1340 3 | affettuosamente.~Questa buona figliuola è cosí felice che sono venuto,
1341 1 | discorsi.~Accanto a me due figuri con la giacca buttata sulla
1342 1 | sua mano sulla mia spalla. Filai in un portone: nel casotto
1343 3 | farfalle rompono il bozzolo filamentoso e le guaine dei nuovi germogli
1344 1 | due pugni. S'io faccio la filantropia schiave-bianche a quella
1345 1 | roncola. Ma ancora questo filare, ancora questa vite, ancora
1346 1 | essa non m'interessava. Io filavo in campagna a giocare con
1347 3 | nelle notti stellate e tra i filoni di ferro, sotto, nell'oscurità,
1348 2 | ricerca vana d'umanità, ma la filosofia e l'arte non m'accontentano
1349 2 | Voglio oscura la camera. Non filtri il sole dagli scuretti.
1350 1 | cantoni, tra l'inferriata del finestrino murato c'erano mille ragnateli
1351 1 | inverno il sole entrando per i finestroni cercava di scaldare i cacti
1352 1 | quela de una volta». E tutto finí.~Ero stufo di lei. Aveva
1353 3 | sempre mi pare che stia per finire e io mi trovi chiuso dove
1354 3 | e la gioia sono vani.~ ~Finiti gli studi, tornerò a Trieste,
1355 1 | quando tutti avevan già finito di mangiare e bevevano il
1356 1 | sentivo un silenzio che non finiva piú e che mi seccava assai.~
1357 3 | Ah, porco! Dove te xe, fiolduncàn?" 'Speta che te guanto mi,
1358 1 | elastiche come colpi di fionda. Aspra salsedine nelle pupille
1359 1 | imbaldanzita cominciava a fiondar sassi, e io allora, saltato
1360 1 | gineprai, trascorrendo, fiondata sibilante. Risbalestrato
1361 3 | riesce ad alzare il capo e fiorire, è raccolto in lei tutto
1362 2 | quel caffè che nel Brasile fiorisce male questa primavera! Primavera,
1363 1 | e il polline, ma tu non fiorisci. E il ghiaccio ti spacca
1364 2 | e braccia piene di rami fioriti - e noi andiamo a scuola
1365 1 | dentro il cuore. Gorgoglia e fiotta la nostalgia irrequieta.
1366 3 | questo lampo davanti che fischia e scroscia. Han! han! Non
1367 3 | passava annusando, un uccello fischiettava, e quei suoni entravano
1368 2 | Nietzsche. Sono rimasto puro fisicamente per paura di malattie. Forse
1369 2 | terra cammina nella sua via fissa.~ ~Ho girato tutta la città
1370 2 | dighe nel vallon di Muggia, fisse nell'onde, confini della
1371 3 | occhi suoi mi guarderebbero fissi serrando l'infinito fra
1372 1 | le mie gambe sono dure e flessibili. Cosí calava Alboino.~Lichene
1373 1 | schizzate dei tedeschi! Flosce e piatte come carnume di
1374 2 | concerto. Guardavo la carne floscia e la gente che guardava.
1375 1 | rosso, e scivolavo giú fluendo.~E c'era anche, accosto
1376 1 | trasportato dal loro lento fluire. Difficile è camminare tra
1377 3 | acqua che a goccia a goccia fluisce vicina non placa, e il vento
1378 1 | violetta, e accende paziente il foco. Io l'aizzo, ma egli fa
1379 1 | bandiere tricolori, e il focolaietto di bordo fumava per la polenta.
1380 1 | rosse, e io mi buttavo sul focolaio frignando per il freddo.~
1381 1 | pulí un bicchiere con la fodera della giacca e m'offrí da
1382 2 | la mano strofinante con foga, su e giú, si rallenta,
1383 3 | caldo di vento fa tremare i fogli sparsi sul tavolo, un respiro
1384 1 | Qualche cosa era nascosta nel fogliame, mi guardava, e io non la
1385 1 | si raggrinzava come una fogliolina secca; tenevo avvinta per
1386 3 | occhi irrequieti, curiosi di foglioline sotto le foglie secche,
1387 2 | il critico teatrale.~Una folata d'immagini come al ritorno
1388 1 | mille fiori irrequieti e folli.~E a mezzo mese, nell'ora
1389 1 | luogo sapevo l'ombra piú folta e la piú vicina caverna
1390 1 | cipresso ricco di cantucci folti e di cespugli, e in primavera,
1391 3 | commesso io di non potermi fondere dentro quest'ora calda in
1392 3 | che cercano inanemente di fondersi. Qual Dio t'ha rivelato
1393 1 | incassava con le punte delle forbici un po' di stracci intorno
1394 1 | ippocastano rosso con due rami a forca che per salire bisognava
1395 2 | tacevamo. Egli prese la forchetta e ingollò i bocconi. Ci
1396 1 | dava la caccia con pali e forconi a un cane rinselvatichito,
1397 2 | dubbio, come di acqua i fori della tenda appena tolta,
1398 2 | linfa succhiata su in mille forme dal sole; e il tuo sguardo
1399 1 | maestosamente; e seducevo la formica carica a salir su una largta
1400 1 | sassate in Sanza, un'antica fortezza triestina diroccata, accanto
1401 1 | verrà a liberare. L'Italia è fortissima. Voi non sapete cos'era
1402 | fossero
1403 3 | ricalano e zampettano fra le fossette d'acqua. Il soldato bosniaco
1404 3 | lunghi scaloni sobbalzanti e fracassanti. Il sole strabocca aranciato
1405 3 | notte eterna perché non fracassi la terra che gira intorno
1406 3 | Tornano in rimessa, con gran fracasso, i carri d'una fabbrica
1407 1 | cantina, della bomba che fracassò un pezzo di casa. E aveva
1408 1 | vien, ruggini dall'unghie, fracide di sudore del suo ventre
1409 2 | a casa sua e i ghe dà un fraco de legnade, se capissi.
1410 3 | le sputavo fra i denti fradici di sangue, e ti aiutavo
1411 3 | Sono contenti. M'hanno dato fragole e lamponi. Io mi frego con
1412 3 | non portare con sé i sassi fragorosi. Andar giú zitti. Non disturbare
1413 2 | letterato per quanto mare frammetta tra la tua ultima e la nuova
1414 1 | che si sfà e si scrosta e frana, tu sei, terriccio futuro.
1415 1 | per i torrenti spaccati o franando dai colli in turbine di
1416 2 | Carinzia, e dell'ambasciatore francese in viaggio.~Io mi meravigliavo.
1417 2 | il nuovo porto minammo e frantumammo una montagna intera. Mesi
1418 2 | anche essere informato che Franzca del 41 era passata, per
1419 2 | sia ricca, rido dei carri frastornanti che passano, dei tesi sacchi
1420 2 | il tuo sguardo si spande fraternamente nel cerchio divino dei colli
1421 3 | un occhio quadrato. Ride freddamente come il ghiaccio. È svogliata
1422 3 | scarabocchi sulla carta, e facevo freghi con su scritto il suo nome.
1423 1 | sghignazzando come un satiro in fregola.~Viva la vendetta! Ma io
1424 3 | Andavo per le strade poco frequentate, nell'ombra degli alti casamenti
1425 1 | in lunghi zampilli. Ama i freschi occhi spalancati in corsa
1426 1 | mi buttavo sul focolaio frignando per il freddo.~Vorrei dirvi:
1427 3 | aria attorno ne vibra, e i fringuelli rompono la nota. Si disficca
1428 2 | provè andar in Italia, in Friul, per le campagne, e po'
1429 2 | si lecca dentro le larghe froge. R. R. Telefoni: 50 centesimi
1430 3 | davanti all'altro, e non sento frondeggiare gli alberi lungo la mia
1431 3 | piegarsi, e accarezza con le frondi basse i quercioletti giovani,
1432 3 | legnaiolo della Croazia. Amo le frondose querce e la scure. Andrei
1433 3 | deserto. Sole che spacchi le fronti. Distruggiamo la foresta!~
1434 3 | scuola le bimbe del Liceo, a frotte, tutte vestite di turchino,
1435 1 | dal sonno d'una lepre, io frugando trovavo la prima primola,
1436 1 | d'acqua, il passerotto vi frulla con le ali, a becco aperto.
1437 1 | vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati. Il padrone eccita: "
1438 2 | leggera. Sotto ai piedi fruscia l'erba nuova, mentre andiamo
1439 3 | Vicino ai fanali senti il fruscio del gas ch'esce dal beccuccio.
1440 3 | l'insegua perpetuamente frustandola avanti nello spazio, come
1441 3 | alberi spaccati, schiene frustate, altre cose. Tante altre
1442 2 | tronchi scorzati del margine, frustava e incitava i cavalli. Davanti
1443 1 | erano anche molti alberi fruttiferi, àmoli, ranglò, ficaie,
1444 2 | corde fra i corni del bufalo fucilato da me, e cantava. Io l'uccisi.
1445 3 | improvviso, un lampo, un colpo di fucile, uno scroscio. Una terribile
1446 1 | mangiare e bevevano il caffè fumando i lunghi sigari virginia,
1447 2 | guardato dalla finestra, ho fumato: inutile ritentare. Non
1448 1 | il focolaietto di bordo fumava per la polenta. Mare nostro.
1449 1 | mezzo, su una botticella fumazzava una fiamma rossastra di
1450 1 | stracci intorno al tubo. E fumigavano.~Non era bella la casa dove
1451 | Fummo
1452 1 | sua spada è risbalzata ora fuor dal mare e Marko è risorto.
1453 1 | forte come cento leoni e furbo come cento volpi. Le sue
1454 1 | gendarme pensò: Der Kerl hat Furcht. Ma forse non pensò niente,
1455 3 | Allora m'alzai, mi vestii in furia, intascai il mio coltello
1456 2 | montagna intera. Mesi e mesi di furibondi squarciamenti che rintronavano
1457 1 | duecento metri di corsa furiosa, rimasi male a vederlo impalato,
1458 2 | Andate contenti nell'aria fusa di strepiti e volontà, sentendo
1459 1 | lunghe antenne, e basta un fuscello o un soffio a farlo tracollar
1460 1 | davanti alle caldaie del vetro fuso, al mio avolo intraprendente
1461 1 | nell'umidiccio intorno ai fusti, si sente come le radici
1462 1 | figliolo della grande razza futura. Tu sei fratello del contadino
1463 1 | chiudono a poco a poco in gabbia, mentre v'ascolto disinteressato
1464 1 | tua è la forza che armò le galere di Venezia, e la grande,
1465 1 | pere dure, strappate senza gambo, come vien vien, ruggini
1466 1 | coi capelli biondi e le gambocce nude, la giovane carne ancora
1467 2 | soddisfatti.~ ~Io ebbi uno zio garibaldino che a quattro anni mandava
1468 1 | Perché non mi risponde? E un garzone di beccaio, invece di far
1469 1 | sangue italiano, sangue di gatto addomesticato. È inutile
1470 3 | ceste di carbone sul Baron Gautsch mi guardano con quei loro
1471 3 | sono un pezzo di carne gelata. Ho freddo. Datemi un po'
1472 3 | vela scura, gocciolante; un gelataio grida la sua merce; uno
1473 1 | essa diventa una gomma gelatinosa dolce a sorbirsi con la
1474 3 | incasso triangolare, e ne geme un succo biancastro come
1475 1 | smarrendo sul terreno il gemello d'ottone matto della camicia.
1476 2 | Ma noi nascemmo in altra generazione. Noi cantammo per le strade:~ ~
1477 1 | voglio parlare di questa genía! Io voglio bene a Vila.
1478 3 | pietrame e morte. Ma quando una genziana riesce ad alzare il capo
1479 2 | cima reale, delle carte geografiche - e il tuo lassú è grave
1480 3 | cacceranno con l'Elba dentro la Germania.~E anche noi ubbidiremo
1481 1 | beccheggi nell'aria, alle stelle germoglianti nel cielo quando col vespero
1482 2 | dove ti aspettano, duri, ghiacci, ipocritamente velati di
1483 1 | E questo tocco di zolla ghiacciata io l'addento come pane.
1484 2 | fiorita di mandorli, e i ghiaccioli ti si frantumano nel collo,
1485 3 | capelli mischiati con la ghiaia.~Rompo uno zolfanello in
1486 1 | linfa del vigneto, la terra ghiaiosa che mi preme i calzoni sul
1487 2 | un grande canto".~Ma mi ghignai.~L'anima mi s'era ormai
1488 1 | frutti rimasti bisogna essere ghiri. Andare dove gli uccelli
1489 2 | il peso della neve, che giace infissato nella neve attraverso
1490 3 | cadevano sullo strame del giaciglio egli sentiva camminare fuori
1491 1 | sloveno bifolco. Molti secoli giacque Marko nella sua tomba sul
1492 1 | davanti alla grande casa gialla! Quando Scipio e Vila giocano,
1493 1 | piazzale sfilavano due strisce giallastre di luce. Entrai nella cantina.~«
1494 1 | che s'accendevano di punti giallastri.~Ah, se ora che Vila è sposata
1495 3 | piove, sgocciola di sudore giallastro. La luce invade camere soffocate,
1496 3 | carnose papilionacee, rosse, gialle, screziate, sono in fiore.
1497 1 | Ha le spalline grosse, giallonere. Perché non lasciarmi condurre
1498 1 | guarda e urla: «Dèghe al giandarmo!». Scappa.~Io vedo bene
1499 1 | il tuo respiro, fratello gigante. Dilati rabbioso il tuo
1500 1 | Procedo: sono tra i pini giganti. Un contadino con la frusta
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