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Scipio Slataper
Il mio Carso

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-bocch | bocci-dammi | dando-gigan | giget-liquo | lisce-perni | pero-roman | romba-sorri | sorsa-turco | turgi-zone

     Parte
1001 1 | gocce fredde nella schiena, dandomi un brivido, tanto che il 1002 1 | donna, essa mi risponde dandosi una manata sul culo. Sono 1003 3 | avanti nello spazio, come una dannata che si precipiti senza tregua 1004 3 | una maledizione. Il tuo dannato lavoro sarà, forse, eternamente 1005 2 | svoltata della mia vita, e mi danno il buon saluto augurale 1006 3 | nuovo sarà migliore perché Dante ha scritto? I Prigioni di 1007 3 | certa che i vostri figlioli daranno ai loro figlioli. Incallite 1008 2 | di pigliarlo di petto e darci dentro col cranio, gli giri 1009 3 | indifferente, cercando di non dargli presa. Io so la paura. Non 1010 2 | con tutta la sua anima di darmi un bacio; ma le sue labbra 1011 2 | Noi eravamo una piccola darsena di pescatori pirati e sapemmo 1012 3 | esso sta quieto e buono per darvi l'unghiata all'improvviso. 1013 3 | fuori c'è un nome e due date. Bisognerebbe strappare 1014 3 | carne gelata. Ho freddo. Datemi un po' di fuoco e un po' 1015 3 | viaggio, e che tuttavia debba vedere perché qualcuno lo 1016 2 | Spero che no ti sarà restà debitor de assai". No credo, zio.~~  ~ ~ ~ 1017 1 | po' inclinato in atto di debolezza: ero pieno di salute e di 1018 2 | altrui qui, nella strada, si decide il domani del mondo.~E io 1019 2 | ala sinistra; ma prima di decidere un leggero rimprovero a 1020 1 | scena drammatica, e poi decidiamo a freddo di rislanciarci 1021 1 | argentei per l'opera predace di decine di formiche. Ella alzò gli 1022 2 | evitando di pensare. Poi decisi: Parto.~Andai alla stazione 1023 1 | strano, e tutto è duro e definito come gli spigoli del corso. 1024 1 | passati ci guarda e urla: «Dèghe al giandarmo!». Scappa.~ 1025 3 | amore. Cercheremo d'esser degni di te. La nostra opera è 1026 1 | profondità e l'alighe.~Avanti delfinotti! Oggi si combatte per l' 1027 2 | a tratti grossi, senza delicatezze, ma gli occhi come quelli 1028 3 | minuto che tu implori è un delitto. Pesta il capo dentro il 1029 1 | ciocche, con cui t'orecchinavi deliziato del loro fresco; il fettone 1030 2 | ti dia del matto.~Uscii deluso. Toccai le foglie degli 1031 1 | allora, saltato giú come un demonio, correvo al portone, ne 1032 2 | finalmente anche questo raggio denso di sole che illumina il 1033 2 | nei fossi lungo il binario dentato. Dentro, gambe mie!: è dura 1034 1 | largta foglia di platano per deporla cautamente al li dell' 1035 2 | di Hortis e degli altri deputati. Poi si votò un vibrato 1036 1 | tanto che il gendarme pensò: Der Kerl hat Furcht. Ma forse 1037 3 | vagabondare notturno, in posti deserti dove solo chi deve nascondersi 1038 3 | sulla terra. Grande sole di deserto. Sole che spacchi le fronti. 1039 3 | ricerca è la vita. L'individuo desidera di morire dagli altri. E 1040 2 | di veleno come pennini. Desiderai ardentemente: "Abele Abele 1041 1 | buono. È quello che tutti desiderano d'essere.~E dopo due, tre 1042 3 | Io sono una dolce preda desiderosa d'inghiottirsi nella natura.~ ~ ~ ~~ 1043 3 | e nostalgici, spinti da desiderosi ricordi che non troveremo 1044 2 | pensavo di viaggiare senza destinazione; viaggiare perché speravo 1045 1 | aspetti che si compia il tuo destino. Che fai, cane! O diventa 1046 1 | freddo di rislanciarci alla devastazione. Ucio infuriò come la grandine 1047 2 | perde tempo, perché tutti devono arrivare presto in qualche 1048 2 | la sezione controllo ti dia del matto.~Uscii deluso. 1049 1 | materia piú leggera e tanto diafana che l'anima mi si spandesse 1050 1 | radici gonfie e germogli diafani, dietro un alioso sbuffo 1051 2 | capitò nel suo scrittoio uno, dicendo che zio gli doveva dieci 1052 2 | Vienna, e il bigliettinaio dicendomelo sorrise. Tornai a casa deciso 1053 2 | su, un po' piú in sotto, dicevano della neve in Carinzia, 1054 1 | pioppo e l'elianto che tutti dichiaravano impossibili. Il padrone 1055 3 | Tutto il giorno. Alle diciannove e mezzo una moglie alza 1056 3 | tazza di , vuole? Aspetti: dico di non essere in casa per 1057 3 | appagarti in ciò che gli altri dicono. E che vale la tua superbia 1058 2 | Non vedevo piú le cose, e diedi di cozzo senza sapere in 1059 2 | veder che no me interessa de diese fiorini; ma a lei no ghe 1060 2 | libro. Egli è l'unico che la difenda contro la cognata, e la 1061 3 | bastone.~Buona cosa è poter difendere col proprio pugno la propria 1062 2 | sarà guarita.~Io vorrei difenderla contro il male e tenerla 1063 3 | sparare contro un uomo. Difendermi a coltellate, .~Vivrei 1064 3 | notturno fui piú solo e senza difesa. Solo, col mio dolore, unico 1065 2 | esser noi, con i nostri difetti e le nostre virtú, liberi 1066 1 | trasportato dal loro lento fluire. Difficile è camminare tra gente inoperosa. 1067 2 | comincia a pensare alle difficoltà, e si riempie di dubbio, 1068 1 | cielo quando col vespero si diffonde sul mondo un tepore leggero 1069 3 | le scure masse del carso diffondersi davanti a lei, ma laggiú 1070 3 | la sua forma. L'anima è diffusa in tutte le parti; ma io 1071 1 | sentivo adagiato in una dolce diffusità misteriosa, come in un tremor 1072 2 | Piccolo è il giornale piú diffuso di Trieste: io, in questo 1073 2 | vi mostrerò le tre nuove dighe nel vallon di Muggia, fisse 1074 2 | Non soffro. Nell'oscurità dilaga una noia infinita, e io 1075 1 | respiro, fratello gigante. Dilati rabbioso il tuo fiato nello 1076 3 | Vengo su, via dalla città, dimenticando per la fatica di metter 1077 3 | frenesia di dolore che vuol dimenticarsi. E fabbrica case e si rinchiude 1078 3 | piú strinto. - Stinc! Hai dimenticato? i suoi bei mostacchi da 1079 2 | noia infinita, e io sto dimentico, intravedendo con disgusto 1080 3 | la tua debole vita. Chi dimostra che c'è perfezione nell' 1081 2 | invece sanno discutere e dimostrare che bisogna esser convinti 1082 2 | città. Non ho piú obbligo di dimostrarmi perché faccio questa o quella 1083 1 | Nella mia città facevano dimostrazione per l'università italiana 1084 3 | Poi mi misi a ninnare: Din, don, campanon - Tre putele 1085 3 | fanno schifo, come creature dipendenti dalla pioggia e dal bel 1086 2 | schizzetto triplice per dipingere di biancorossoverde la k. 1087 2 | cappella con una madonnina dipinta. Ho acceso un fiammifero 1088 2 | illumina il mazzo di fiori dipinto lassú.~Intanto gli uomini 1089 2 | campagne, e po' me savarè dir. Qua i xe tropo boni, co' 1090 1 | guardai in viso, come a dirgli: "lo non sto male, sto benissimo, 1091 2 | lavoro febbrile.) Bene. Che dirò a lei? È bella. E il Piccolo 1092 1 | antica fortezza triestina diroccata, accanto alla nostra campagna. 1093 1 | tenendomi agganciato al masso dirupante con due dita artigliate 1094 2 | Avrei voluto mi fossero disaggradevoli. Camminai lungamente, evitando 1095 2 | aver armi contro la zia che disapprovava l'occuparsi d'irredentismo. 1096 2 | viaggiare perché speravo in un disastro ferroviario che avesse schiantato 1097 1 | che scavi il suo letto. E dischiomando con rabbia l'ultima frasca 1098 3 | baba sdentata che sbraita discinta dalla finestra contro il 1099 3 | la fresca pace mi penetra disciogliendomi come terra di marzo. In 1100 3 | vedere un po' di gente e discorrere con loro. Son rimasto qualche 1101 2 | poco cominciano a esser discusse, egli già ne parlava con 1102 3 | discorsi, si parla, anche si discute. Poi io saluto affettuosamente 1103 3 | fringuelli rompono la nota. Si disficca a stratte per assaporar 1104 1 | turbina la città quando tu disfreni la tua rauca anima. Fratello, 1105 2 | martedí grasso, annoiato e disgustato senza causa. Forse ricordavo 1106 2 | per la strada già scavata, disgustoso a me stesso, desiderando 1107 2 | su l'erba, e nissun me disi mai niente. Un'unica volta, 1108 1 | gabbia, mentre v'ascolto disinteressato e contento, e non m'accorgo 1109 1 | nessuno s'arrischiava di disobbedire al nostro capo.~Ora Steno, 1110 1 | chiudeva subito. Era un disordine tanfoso di stracci, bottiglie, 1111 2 | alba sui monti!~E basta: il disotto sparisce. Non c'è che una 1112 2 | di permettermi inviare un dispaccio al mio giornale.~«Per dove?» 1113 3 | compagno che s'è buttato in disparte e chiede: "Perché?".~Ah, 1114 2 | qualche volta s'accasciano disperando di tutto? Chi vuol riformare 1115 2 | puerilità pregna di dolore e disperazione. Non aveva che la famiglia; 1116 2 | notturno sogno dei fiori si disperde come la rugiada della prima 1117 3 | atto incomprensibile ha disperso le meschine verità che t' 1118 2 | ha insegnato a tacere e a disprezzare il dolore. E cosí passarono 1119 3 | svogliata e pigra, piena di disprezzo. Ama starsene affondata 1120 3 | Silenzioso! La vendetta dissecca. Vieni qua: dammi un bacio! 1121 2 | un mondo misterioso.~Mi dissero ch'era impossibile perché 1122 1 | capofitto nel fiume per dissetarmi la pelle, inzupparmi d'acqua 1123 3 | congiunture. Non ha un campo per distendersi. Ogni suo tentativo è spaccato 1124 3 | sulla terra! Le braccia si distendono grandi su di essa, e il 1125 3 | viti? Ella è con le mani distese lungo i fianchi. Di fuori 1126 1 | ventre pratoso. Egli non sa distinguere il buono dal cattivo, e 1127 3 | e cattivo: ma queste son distinzioni nostre! Nell'universo non 1128 1 | infonde la parola io con essi distruggo il mondo e lo riedifico. 1129 3 | solitudine qui, e nessuno disturba. Intorno, nessuna cosa respira. 1130 2 | poggiare i piedi zitto, come se disturbassi, alla fonte, la pulsazione 1131 3 | un'altra foglia bruna si disvegeta nei suoi incassi, e la sua 1132 1 | ramo carico di susine e lo divarica puntandosi con le zampe 1133 1 | vinoso. Il doppio colpo divenne metodico, come di stantuffo. 1134 3 | di lui, e le sue tenebre diventano sole nella tua anima.~Per 1135 1 | sguardo benefico, e le cose diventavan facili e semplici com'ella 1136 3 | cielo. Qualche volta si diverte di giocar con le teste dei 1137 2 | mia vita.~Anche la città è divertente, sebbene qualche volta m' 1138 2 | spiritosaggini. Nando si divertiva, ma con ostentazione di 1139 2 | avventure e dei sogni. Io mi diverto pensando alla mia vita.~ 1140 3 | raggiunto la sua meritata divinità.~Ma chi ha detto ciò? Che 1141 2 | fraternamente nel cerchio divino dei colli verdineri, sotto 1142 1 | Ucio chiama dal melo. Egli divora e stronca: per ogni pomo 1143 3 | stanga giallonera della dogana, io fui solo e respirai. 1144 2 | sfilanti dalla punzonatura doganale una sottile rotaia di bianca 1145 1 | del glicine ha un sapore dolciastro-amarognolo, strano, di foglie di pesco 1146 3 | s'apre in lui una quieta dolina, ed egli riposa infantilmente 1147 1 | italiane eran rosse e oro come dolomiti. Sui trabaccoli romagnoli 1148 3 | strappa dai nostri piccoli dolori, e ci fa suoi, e ci fa fratelli 1149 2 | tanto ella mi guarda e mi domanda: «Credi che guarirò?». Io 1150 3 | mama?" Ma no, no: avevo domandato con naturalezza e semplicità. 1151 3 | fisso i miei occhi e mi domandavo: "Sono molto lucidi? Ma 1152 1 | alla tavola nella gran sala domenicale! Tutti erano seduti al loro 1153 3 | come si va nei pomeriggi domenicali, portandosi addosso la noia 1154 2 | Aspettano che si bandiscano domenicate invernali con schi e pattini 1155 1 | il "Dagli!" ha deciso di domiciliarsi, nessuno sa che nuova invenzione 1156 2 | su una terrazza calcarea dominante un vasto orizzonte di grebani 1157 2 | raccontava della campagna a Domokos e della strippata data a 1158 3 | mi misi a ninnare: Din, don, campanon - Tre putele xe 1159 3 | Nella bottega mille pendoli dondano ritmicamente e mille lancette 1160 1 | letto, e dormivo qualche dopopranzo; oppure contemplavo tronificante 1161 1 | sguazzacchio vinoso. Il doppio colpo divenne metodico, 1162 3 | innumeri fiamme e scintille dorate, e la fresca pace mi penetra 1163 2 | e il respiro della mamma dormente è tanto lungo che la mano 1164 2 | contadini che appena montati dormicchiano rovesciando la testa sullo 1165 1 | spalle i bei nastrini rosa, dormiglioso Pipi. Eri bello e sano, 1166 3 | timidamente ch'era naturale non dormissi, tutto il giorno su e giú 1167 3 | estrassero dalla terra? Dormivamo quieti nel tepore umido 1168 1 | stivalini lustri, come i dorsi delle blatte. Erano stivalini 1169 1 | tifo. Mi condussero da un dottore che mi visitò tutto, poi 1170 2 | legnade, se capissi. Cossa i dovaria far?» Dopo continuava: « 1171 1 | narriamo godendo della scena drammatica, e poi decidiamo a freddo 1172 1 | uscio. Disse calmo: «Qua drento no vien nissun. La se calmi». 1173 3 | ossa. La quercia sussulta drittamente, senza piegarsi, e accarezza 1174 3 | al filo d'erba inarcato e drizza le sue antenne, stupefatto. 1175 2 | rigurgitano di succo e si drizzano smaniosi. Io voglio abbrancarti 1176 2 | difficoltà, e si riempie di dubbio, come di acqua i fori della 1177 1 | Egli mi guardò a lungo, dubbioso, severo e quasi maligno; 1178 1 | ondeggiano la testa come bimbi dubitosi. Stretti e intrecciati, 1179 1 | minacciandola dalla finestra con il duecanne.~«Ah? Ucio?!»~Ricordiamo 1180 1 | del mondo, che si chiamava Duilio. La nostra patria era di 1181 3 | ancora tanta forza da negare duramente, no, no! cosí, no. Via dagli 1182 3 | benissimo. Basta un po' di durezza. Badare che lavorino. Dar 1183 3 | manico di corno, serramanico durissimo. Fedele e vigile compagno 1184 | Ebbene 1185 2 | natural! se va uno de quei ebreeti triestini co' le gambe storte 1186 1 | frullano sbandati. Il padrone eccita: "Dai, dai, dàghe, dàghe, 1187 2 | subito presi in un gioco eccitante d'operosità, e la vostra 1188 | eccola 1189 | eccoli 1190 | eccolo 1191 3 | Un crollo: rintronan gli echi lontani.~Ora gli squartatori 1192 3 | uno perché ero stanco. Che effetto fa, tornar di lassú e per 1193 3 | necessaria, e preparati un efficace stato d'animo. Ma perché? 1194 3 | tu sia cosí scontroso ed egoistico nel tuo dolore. Proprio 1195 2 | il loro.~L'orologio batte egualmente il suo tempo e la camera 1196 3 | Moldava e si cacceranno con l'Elba dentro la Germania.~E anche 1197 3 | Sogna che venti giovanotti elegantissimi le si accalcano intorno 1198 2 | limpido e lieve che par s'elevi - luce - piú in su dell' 1199 1 | e scalai il pioppo e l'elianto che tutti dichiaravano impossibili. 1200 2 | senza midollo né carne; l'elleboro nero è fiorito. Forse i 1201 2 | treno che mi porta a Sant'Ellero c'è contadini che appena 1202 1 | nell'ora in cui la luna emerge dal lontano cespuglio e 1203 1 | inseguivo a mani tese, ed emergevo col caldo viso nel cielo. 1204 1 | esagerato con molta verità l'emicrania. E lo guardai in viso, come 1205 2 | Sigarette. La stanza s'empie di fumo, e i pensieri si 1206 1 | piante intrecciate fra loro, empiendo di gioia l'anima degli uomini.~ 1207 1 | E io pungendomi colgo e empio di rose la mia via. Di qui 1208 1 | strisce giallastre di luce. Entrai nella cantina.~«Bonasèra!» « 1209 1 | bruno. D'inverno il sole entrando per i finestroni cercava 1210 1 | conferenza di Donna Paola e entrar nella Borsa senza bora!" 1211 3 | fessura della porta e la mamma entrasse: "Non dormi? È tardi. Dormi, 1212 2 | campanello automatico, il socio entrava, diceva: "Bonasera", guardava 1213 1 | apriva con grande sforzo e tu entravi nel tuo grembiulino candido 1214 3 | padrone perché nessuno v'entri. Avrei dovuto tenermela 1215 | entro 1216 2 | tavola e cenavamo. Egli entrò, ci salutò, e si sedette 1217 1 | intraprendente che cala a Trieste all'epoca del portofranco; alla grande 1218 3 | sulla ruletta chiusa dell'erbivendola. Tornano in rimessa, con 1219 1 | alioso sbuffo di rugiade erbose, di terra umida, di lombrichi, 1220 1 | nuda, affondata nell'aspre eriche e timi e mente, fra il ronzo 1221 2 | Garibaldi, commovendomi degli eroi. Garibaldi mi fu un venerato 1222 3 | ossi, con occhi stanchi e erranti; l'altro cammina a piccoli 1223 1 | strascinato per un tratto sulle erte rive, fra radici e sassi 1224 1 | m'accorsi d'aver sempre esagerato con molta verità l'emicrania. 1225 1 | De chi 'l xe?». E Ucio esclamò: «'l xe mio, 'l xe mio!».~ 1226 2 | meravigliavo. Io sentivo la patria, esclusiva e sacra. Mi tremava il petto 1227 3 | nausee e schifi, e un giorno escono e ci appestano l'aria che 1228 3 | Il patimento è buono, se esige da te un piú profondo dovere. 1229 3 | lui.~Questa è la vita che esigeva il suo sorriso. Ella doveva 1230 3 | sbalzano sui miei vestiti esili puntolini neri come cicale 1231 3 | l'erba cresce e il mondo esista. Non sai se il mondo esiste 1232 3 | si sognano della nostra esistenza, s'alza lo sguardo oltre 1233 3 | Forse non esiste un tutto, esistono parti staccate che cercano 1234 2 | si sbanda leggermente, e esita. Poi va, raccogliendosi 1235 1 | cilestrino.~Correvo col vento espandendomi a valle, saltando allegramente 1236 2 | ma con ostentazione di esperienza. Nando aveva gli occhi lustri. 1237 2 | dai libri e dai compagni esperti, e ora sono qui nervoso 1238 3 | bruni. Il capo è forte e esperto e noi gli obbediamo con 1239 2 | sono quieto e viaggio negli espressi.~ ~No, no, la mia vita non 1240 3 | Esprimere. Tutta la vita è espressione. E dunque osserva la tua 1241 | essendo 1242 3 | potuta strappare. Potevi esserle dio. Ora marcisce. Nascerà 1243 | esserne 1244 | esserti 1245 | esservi 1246 1 | occhi strani, inquieti o estatici, guardavano contenti la 1247 1 | di seta del pioppo, che s'estendeva tutt'intorno in lenti filamenti 1248 3 | spirito. Il mistero non lo estenuate. In che parte di voi è rintanato 1249 3 | Come posso avere una prova esterna che io non sono pazzo? " 1250 3 | si può capire dai segni esterni se uno è pazzo. Non sono 1251 1 | sapevano le fonde spaccature estive dove lo zinzino occhieggia 1252 1 | sghignante, taglia un ramo, estrae di tasca vecchi fiammiferi 1253 2 | capostazione. Io la guardo estraggo il fazzoletto e la fascio. 1254 2 | tutta la piccola famiglia estranea, e anche l'ammira. E la 1255 2 | annoiano. Io sono un po' estraneo al loro mondo, e me n'addoloro, 1256 3 | sformato nulla da cui tu devi estrarre un nuovo mondo. Se tu fai, 1257 1 | che un giovanotto passando estrasse la destra inguantata per 1258 3 | foresta!~Perché dunque ci estrassero dalla terra? Dormivamo quieti 1259 3 | rossiccia, e avvolta dall'esuberanza dell'erba ancora qualche 1260 1 | di pesco e un poco come d'etere.~C'erano anche molti alberi 1261 1 | Gigetto, Toci, Oidecani, Eugenio, Vincenzo, Scarpa, Pipi 1262 2 | disaggradevoli. Camminai lungamente, evitando di pensare. Poi decisi: 1263 3 | questo mio povero passo che evitava lo stelo secco per non svegliare, 1264 1 | compagni scoppiarono in urli di evviva, e io, sfinito, temevo il 1265 1 | ingenuo. Basta che voi vi fabbrichiate una situazione in cui è 1266 3 | Egli guarda come lavora il fabbro e come mettono il lastrico 1267 3 | con voi in tutte le vostre faccende, ed esso sta quieto e buono 1268 1 | un pugno sul muso di quel facchino, lui mi tira due pugni. 1269 | facciano 1270 | facendo 1271 1 | e mi lasciaron camminare facendomi largo.~Ma anche cosí, non 1272 2 | loro pennacchio di fumo, facevan rigar dritte lunghe file 1273 1 | benefico, e le cose diventavan facili e semplici com'ella ne parlava.~ 1274 1 | baccata che scortecciavo facilmente a larghi brani per vederlo 1275 1 | buono dal cattivo, e mangia fagioli e patate, e brontola dalle 1276 1 | notte, con la serva e un fagotto di biancheria, minacciandola 1277 3 | Era caldo, no, dentro la faina? Come la infiggemmo! Sussultava 1278 1 | campagna, gridando come un falco ch'abbia lasciato per la 1279 2 | ritornato. Ogni mattina. Il falegname pialla; - l'officina nera 1280 1 | lavoravano muratori, meccanici, falegnami, vetrai, tappezzieri, terrazzieri. 1281 3 | No, no, grazie, non ho fame. A rivederci.~ ~Ora ha vinto 1282 3 | di legno bigio. Il pater familias è ancora l'antico ospite. 1283 2 | negrume, urlando, saltando con fanaletti e bastoni. Mi tiro da parte. 1284 3 | piena, completa, col suo fango e i suoi fiori. Io non sono 1285 1 | Pioveva. La notte era oscura e fangosa. Scridivano gli agostani. 1286 2 | mi tornarono a mente le fantasie puerili salgariane. Belle 1287 1 | camicia rossa e tocco da fantino, la nipote del padron di 1288 2 | i xe tropo boni, co' sti farabuti de cità». Odiava la gente 1289 1 | le avventure di Saturnino Farandola, e zia Tilde con due grandi 1290 3 | Proprio ora l'amicizia ti farebbe bene." Tutte buone care 1291 1 | lentamente con gli occhi una farfalla, un insetto. Niente si moveva. 1292 | farla 1293 | farò 1294 | farsi 1295 2 | Andiamo sul Secchieta."~Fasce ai piedi; doppia maglia 1296 2 | estraggo il fazzoletto e la fascio. Poi, per favore, domando 1297 | fatte 1298 2 | fazzoletto e la fascio. Poi, per favore, domando al capostazione 1299 2 | finché bruciò tutta.~«Ghe fazo veder che no me interessa 1300 1 | pezzo di casa. E aveva un fazzolettino bianco sui pochi capelli 1301 2 | Io la guardo estraggo il fazzoletto e la fascio. Poi, per favore, 1302 3 | contro la bora, la cocca del fazzolettone, scendono a gruppi in città, 1303 2 | salita al Secchieta, di febbraio. Lupercalia. Ah, ah, in 1304 2 | piaceva aumentare il lavoro febbrile.) Bene. Che dirò a lei? 1305 | Fecero 1306 2 | piú bel. Credo. Saluti.~Feci un giro per Cità vecia sperando 1307 1 | piedi, e zio Guido, e zio Feliciano, e zia Mima, e Mario e Bruno, 1308 2 | cimici.~Ma una donna, una femmina, per me, per avvoltolarsi 1309 3 | deboli come le mani delle femmine. Ora è tempo di sognare: 1310 1 | possedere tutta la terra, e la fendevo con lo sterno per coniugarmi 1311 3 | e di licheni, scontorti, fenduti, aguzzi. Ginepri aridi.~ 1312 3 | camminano, cianciano e si fermano per discutere di politica 1313 3 | avvicina, eguale a te. Ti puoi fermare, sdraiarti su lei, nel lastricato 1314 1 | che nessun ostacolo poteva fermarli. Dovevano andare avanti 1315 3 | tornare e restare. Posso fermarmi qui in mezzo alla piazza 1316 3 | tregua per non cadere. Non fermarti mai per un minuto, o laboriosa 1317 2 | obbliga a un salto allegro, fermati sul petto i lembi della 1318 3 | quelli che camminavano e si fermavano , sotto la sua casa, quelle 1319 1 | primavera!~ ~Qualche volta mi fermavo nel bosco e alzavo il capo 1320 2 | zanzare malariche non si fermino sulla mia pelle. Non scriverò 1321 2 | che ci tracciò col bastone ferrato i limiti dove sarebbe sorta 1322 2 | perché speravo in un disastro ferroviario che avesse schiantato due 1323 1 | mondo di del mare.~E la fertilità della terra sgorga pregna 1324 3 | aperti un po' di lume alla fessura della porta e la mamma entrasse: " 1325 1 | nipoti.~La domenica e le feste il nonno sedeva a capo della 1326 1 | di torta, la piú grande fetta che il nonno tagliava apposta 1327 1 | deliziato del loro fresco; il fettone di torta, la piú grande 1328 3 | in mezzo alla strada. Un fiaccheráio dorme rannicchiato nella 1329 1 | occhi, e le palpebre gli fiammeggiano come cielo infocato, e da 1330 1 | estrae di tasca vecchi fiammiferi che ardon con lenta fiamma 1331 2 | scalino, e un altro piú in su. Ficca l'alpenstoc. Anche se affondandosi 1332 3 | lungo manico della scure ficcata in cintola mi batterebbe 1333 3 | compagno delle mie notti, ficcati dritto nella terra accanto 1334 3 | Pascolava le capre; si ficcava dentro un cespuglio e guardava 1335 3 | fiori e uccelli e sole? Ficco le dita aperte nel groviglio 1336 1 | si avvicini. Nessuno si fida di nessuno, benché tutti 1337 2 | finestra e guardi a sinistra, Fiesole è chiara come un cristallo 1338 2 | ma la panza per i fighi! Fioi de cani! Ve volevo 1339 2 | moglie gli era morta; una figlia gli s'era uccisa; un'altra 1340 3 | affettuosamente.~Questa buona figliuola è cosí felice che sono venuto, 1341 1 | discorsi.~Accanto a me due figuri con la giacca buttata sulla 1342 1 | sua mano sulla mia spalla. Filai in un portone: nel casotto 1343 3 | farfalle rompono il bozzolo filamentoso e le guaine dei nuovi germogli 1344 1 | due pugni. S'io faccio la filantropia schiave-bianche a quella 1345 1 | roncola. Ma ancora questo filare, ancora questa vite, ancora 1346 1 | essa non m'interessava. Io filavo in campagna a giocare con 1347 3 | nelle notti stellate e tra i filoni di ferro, sotto, nell'oscurità, 1348 2 | ricerca vana d'umanità, ma la filosofia e l'arte non m'accontentano 1349 2 | Voglio oscura la camera. Non filtri il sole dagli scuretti. 1350 1 | cantoni, tra l'inferriata del finestrino murato c'erano mille ragnateli 1351 1 | inverno il sole entrando per i finestroni cercava di scaldare i cacti 1352 1 | quela de una volta». E tutto finí.~Ero stufo di lei. Aveva 1353 3 | sempre mi pare che stia per finire e io mi trovi chiuso dove 1354 3 | e la gioia sono vani.~ ~Finiti gli studi, tornerò a Trieste, 1355 1 | quando tutti avevan già finito di mangiare e bevevano il 1356 1 | sentivo un silenzio che non finiva piú e che mi seccava assai.~ 1357 3 | Ah, porco! Dove te xe, fiolduncàn?" 'Speta che te guanto mi, 1358 1 | elastiche come colpi di fionda. Aspra salsedine nelle pupille 1359 1 | imbaldanzita cominciava a fiondar sassi, e io allora, saltato 1360 1 | gineprai, trascorrendo, fiondata sibilante. Risbalestrato 1361 3 | riesce ad alzare il capo e fiorire, è raccolto in lei tutto 1362 2 | quel caffè che nel Brasile fiorisce male questa primavera! Primavera, 1363 1 | e il polline, ma tu non fiorisci. E il ghiaccio ti spacca 1364 2 | e braccia piene di rami fioriti - e noi andiamo a scuola 1365 1 | dentro il cuore. Gorgoglia e fiotta la nostalgia irrequieta. 1366 3 | questo lampo davanti che fischia e scroscia. Han! han! Non 1367 3 | passava annusando, un uccello fischiettava, e quei suoni entravano 1368 2 | Nietzsche. Sono rimasto puro fisicamente per paura di malattie. Forse 1369 2 | terra cammina nella sua via fissa.~ ~Ho girato tutta la città 1370 2 | dighe nel vallon di Muggia, fisse nell'onde, confini della 1371 3 | occhi suoi mi guarderebbero fissi serrando l'infinito fra 1372 1 | le mie gambe sono dure e flessibili. Cosí calava Alboino.~Lichene 1373 1 | schizzate dei tedeschi! Flosce e piatte come carnume di 1374 2 | concerto. Guardavo la carne floscia e la gente che guardava. 1375 1 | rosso, e scivolavo giú fluendo.~E c'era anche, accosto 1376 1 | trasportato dal loro lento fluire. Difficile è camminare tra 1377 3 | acqua che a goccia a goccia fluisce vicina non placa, e il vento 1378 1 | violetta, e accende paziente il foco. Io l'aizzo, ma egli fa 1379 1 | bandiere tricolori, e il focolaietto di bordo fumava per la polenta. 1380 1 | rosse, e io mi buttavo sul focolaio frignando per il freddo.~ 1381 1 | pulí un bicchiere con la fodera della giacca e m'offrí da 1382 2 | la mano strofinante con foga, su e giú, si rallenta, 1383 3 | caldo di vento fa tremare i fogli sparsi sul tavolo, un respiro 1384 1 | Qualche cosa era nascosta nel fogliame, mi guardava, e io non la 1385 1 | si raggrinzava come una fogliolina secca; tenevo avvinta per 1386 3 | occhi irrequieti, curiosi di foglioline sotto le foglie secche, 1387 2 | il critico teatrale.~Una folata d'immagini come al ritorno 1388 1 | mille fiori irrequieti e folli.~E a mezzo mese, nell'ora 1389 1 | luogo sapevo l'ombra piú folta e la piú vicina caverna 1390 1 | cipresso ricco di cantucci folti e di cespugli, e in primavera, 1391 3 | commesso io di non potermi fondere dentro quest'ora calda in 1392 3 | che cercano inanemente di fondersi. Qual Dio t'ha rivelato 1393 1 | incassava con le punte delle forbici un po' di stracci intorno 1394 1 | ippocastano rosso con due rami a forca che per salire bisognava 1395 2 | tacevamo. Egli prese la forchetta e ingollò i bocconi. Ci 1396 1 | dava la caccia con pali e forconi a un cane rinselvatichito, 1397 2 | dubbio, come di acqua i fori della tenda appena tolta, 1398 2 | linfa succhiata su in mille forme dal sole; e il tuo sguardo 1399 1 | maestosamente; e seducevo la formica carica a salir su una largta 1400 1 | sassate in Sanza, un'antica fortezza triestina diroccata, accanto 1401 1 | verrà a liberare. L'Italia è fortissima. Voi non sapete cos'era 1402 | fossero 1403 3 | ricalano e zampettano fra le fossette d'acqua. Il soldato bosniaco 1404 3 | lunghi scaloni sobbalzanti e fracassanti. Il sole strabocca aranciato 1405 3 | notte eterna perché non fracassi la terra che gira intorno 1406 3 | Tornano in rimessa, con gran fracasso, i carri d'una fabbrica 1407 1 | cantina, della bomba che fracassò un pezzo di casa. E aveva 1408 1 | vien, ruggini dall'unghie, fracide di sudore del suo ventre 1409 2 | a casa sua e i ghe un fraco de legnade, se capissi. 1410 3 | le sputavo fra i denti fradici di sangue, e ti aiutavo 1411 3 | Sono contenti. M'hanno dato fragole e lamponi. Io mi frego con 1412 3 | non portare con sé i sassi fragorosi. Andar giú zitti. Non disturbare 1413 2 | letterato per quanto mare frammetta tra la tua ultima e la nuova 1414 1 | che si sfà e si scrosta e frana, tu sei, terriccio futuro. 1415 1 | per i torrenti spaccati o franando dai colli in turbine di 1416 2 | Carinzia, e dell'ambasciatore francese in viaggio.~Io mi meravigliavo. 1417 2 | il nuovo porto minammo e frantumammo una montagna intera. Mesi 1418 2 | anche essere informato che Franzca del 41 era passata, per 1419 2 | sia ricca, rido dei carri frastornanti che passano, dei tesi sacchi 1420 2 | il tuo sguardo si spande fraternamente nel cerchio divino dei colli 1421 3 | un occhio quadrato. Ride freddamente come il ghiaccio. È svogliata 1422 3 | scarabocchi sulla carta, e facevo freghi con su scritto il suo nome. 1423 1 | sghignazzando come un satiro in fregola.~Viva la vendetta! Ma io 1424 3 | Andavo per le strade poco frequentate, nell'ombra degli alti casamenti 1425 1 | in lunghi zampilli. Ama i freschi occhi spalancati in corsa 1426 1 | mi buttavo sul focolaio frignando per il freddo.~Vorrei dirvi: 1427 3 | aria attorno ne vibra, e i fringuelli rompono la nota. Si disficca 1428 2 | provè andar in Italia, in Friul, per le campagne, e po' 1429 2 | si lecca dentro le larghe froge. R. R. Telefoni: 50 centesimi 1430 3 | davanti all'altro, e non sento frondeggiare gli alberi lungo la mia 1431 3 | piegarsi, e accarezza con le frondi basse i quercioletti giovani, 1432 3 | legnaiolo della Croazia. Amo le frondose querce e la scure. Andrei 1433 3 | deserto. Sole che spacchi le fronti. Distruggiamo la foresta!~ 1434 3 | scuola le bimbe del Liceo, a frotte, tutte vestite di turchino, 1435 1 | dal sonno d'una lepre, io frugando trovavo la prima primola, 1436 1 | d'acqua, il passerotto vi frulla con le ali, a becco aperto. 1437 1 | vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati. Il padrone eccita: " 1438 2 | leggera. Sotto ai piedi fruscia l'erba nuova, mentre andiamo 1439 3 | Vicino ai fanali senti il fruscio del gas ch'esce dal beccuccio. 1440 3 | l'insegua perpetuamente frustandola avanti nello spazio, come 1441 3 | alberi spaccati, schiene frustate, altre cose. Tante altre 1442 2 | tronchi scorzati del margine, frustava e incitava i cavalli. Davanti 1443 1 | erano anche molti alberi fruttiferi, àmoli, ranglò, ficaie, 1444 2 | corde fra i corni del bufalo fucilato da me, e cantava. Io l'uccisi. 1445 3 | improvviso, un lampo, un colpo di fucile, uno scroscio. Una terribile 1446 1 | mangiare e bevevano il caffè fumando i lunghi sigari virginia, 1447 2 | guardato dalla finestra, ho fumato: inutile ritentare. Non 1448 1 | il focolaietto di bordo fumava per la polenta. Mare nostro. 1449 1 | mezzo, su una botticella fumazzava una fiamma rossastra di 1450 1 | stracci intorno al tubo. E fumigavano.~Non era bella la casa dove 1451 | Fummo 1452 1 | sua spada è risbalzata ora fuor dal mare e Marko è risorto. 1453 1 | forte come cento leoni e furbo come cento volpi. Le sue 1454 1 | gendarme pensò: Der Kerl hat Furcht. Ma forse non pensò niente, 1455 3 | Allora m'alzai, mi vestii in furia, intascai il mio coltello 1456 2 | montagna intera. Mesi e mesi di furibondi squarciamenti che rintronavano 1457 1 | duecento metri di corsa furiosa, rimasi male a vederlo impalato, 1458 2 | Andate contenti nell'aria fusa di strepiti e volontà, sentendo 1459 1 | lunghe antenne, e basta un fuscello o un soffio a farlo tracollar 1460 1 | davanti alle caldaie del vetro fuso, al mio avolo intraprendente 1461 1 | nell'umidiccio intorno ai fusti, si sente come le radici 1462 1 | figliolo della grande razza futura. Tu sei fratello del contadino 1463 1 | chiudono a poco a poco in gabbia, mentre v'ascolto disinteressato 1464 1 | tua è la forza che armò le galere di Venezia, e la grande, 1465 1 | pere dure, strappate senza gambo, come vien vien, ruggini 1466 1 | coi capelli biondi e le gambocce nude, la giovane carne ancora 1467 2 | soddisfatti.~ ~Io ebbi uno zio garibaldino che a quattro anni mandava 1468 1 | Perché non mi risponde? E un garzone di beccaio, invece di far 1469 1 | sangue italiano, sangue di gatto addomesticato. È inutile 1470 3 | ceste di carbone sul Baron Gautsch mi guardano con quei loro 1471 3 | sono un pezzo di carne gelata. Ho freddo. Datemi un po' 1472 3 | vela scura, gocciolante; un gelataio grida la sua merce; uno 1473 1 | essa diventa una gomma gelatinosa dolce a sorbirsi con la 1474 3 | incasso triangolare, e ne geme un succo biancastro come 1475 1 | smarrendo sul terreno il gemello d'ottone matto della camicia. 1476 2 | Ma noi nascemmo in altra generazione. Noi cantammo per le strade:~ ~ 1477 1 | voglio parlare di questa genía! Io voglio bene a Vila. 1478 3 | pietrame e morte. Ma quando una genziana riesce ad alzare il capo 1479 2 | cima reale, delle carte geografiche - e il tuo lassú è grave 1480 3 | cacceranno con l'Elba dentro la Germania.~E anche noi ubbidiremo 1481 1 | beccheggi nell'aria, alle stelle germoglianti nel cielo quando col vespero 1482 2 | dove ti aspettano, duri, ghiacci, ipocritamente velati di 1483 1 | E questo tocco di zolla ghiacciata io l'addento come pane. 1484 2 | fiorita di mandorli, e i ghiaccioli ti si frantumano nel collo, 1485 3 | capelli mischiati con la ghiaia.~Rompo uno zolfanello in 1486 1 | linfa del vigneto, la terra ghiaiosa che mi preme i calzoni sul 1487 2 | un grande canto".~Ma mi ghignai.~L'anima mi s'era ormai 1488 1 | frutti rimasti bisogna essere ghiri. Andare dove gli uccelli 1489 2 | il peso della neve, che giace infissato nella neve attraverso 1490 3 | cadevano sullo strame del giaciglio egli sentiva camminare fuori 1491 1 | sloveno bifolco. Molti secoli giacque Marko nella sua tomba sul 1492 1 | davanti alla grande casa gialla! Quando Scipio e Vila giocano, 1493 1 | piazzale sfilavano due strisce giallastre di luce. Entrai nella cantina.~« 1494 1 | che s'accendevano di punti giallastri.~Ah, se ora che Vila è sposata 1495 3 | piove, sgocciola di sudore giallastro. La luce invade camere soffocate, 1496 3 | carnose papilionacee, rosse, gialle, screziate, sono in fiore. 1497 1 | Ha le spalline grosse, giallonere. Perché non lasciarmi condurre 1498 1 | guarda e urla: «Dèghe al giandarmo!». Scappa.~Io vedo bene 1499 1 | il tuo respiro, fratello gigante. Dilati rabbioso il tuo 1500 1 | Procedo: sono tra i pini giganti. Un contadino con la frusta


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