1-bocch | bocci-dammi | dando-gigan | giget-liquo | lisce-perni | pero-roman | romba-sorri | sorsa-turco | turgi-zone
Parte
4007 1 | laggiú dove calano le nuvole turgide di piova.~Anni giovani,
4008 3 | mattina l'infreddito pilota di turno, gli occhi opachi dalla
4009 | tuttavia
4010 3 | la Germania.~E anche noi ubbidiremo alla nostra legge. Viaggeremo
4011 1 | sciamante di moscerini ubbriachi. Assorbivo un caldissimo
4012 2 | ha fatto egli, prima di uccidere Abele? perché? La bibbia
4013 2 | volta anche mi proposi d'uccidermi, ma davanti allo specchio
4014 2 | morta; una figlia gli s'era uccisa; un'altra aveva abbandonato
4015 2 | fucilato da me, e cantava. Io l'uccisi. Ma ora le foglie che mi
4016 2 | malignamente. Io avevo già ucciso Abele.~Abele aveva teso
4017 1 | alberi alti e allineati. Udivo sgricciar una foglia, cader
4018 2 | sorridendo la relazione ufficiale, - si inveí con forte parola
4019 2 | socialisti, del loro capo ufficio come si sedeva sulla sedia
4020 1 | di stantuffo. Pesante e uguale.~Lo zio di Vila beveva,
4021 3 | capo è buono e mi dice: Uh, Pennadoro! Ho scoperto
4022 1 | lasciavo la scarpa. Dall'ultime vette vedevo i coppi rossi
4023 3 | pressione dell'acqua; e infine, ultimi, arrivano i carri, i lunghi
4024 3 | colli è sveglio, e la notte ulula e ringhia contro questo
4025 3 | egli è perfetto, e gode umanamente della sua perfezione divina,
4026 3 | integralmente il suo carattere umano? Dunque l'ultimo atto di
4027 1 | rugiade erbose, di terra umida, di lombrichi, di succhi
4028 1 | Se si mette il dito nell'umidiccio intorno ai fusti, si sente
4029 1 | incollasse sulla peluria uncinata di una foglia, e tentava
4030 1 | temerarietà. Perché avevo undici anni, ma neanche i contadini
4031 3 | vederla morta per terra, e ne unghiano la corteccia lichenosa con
4032 1 | per ogni pomo un ramo. Io unghio fondo, uno per uno, i grandi
4033 1 | e guatare e balzare con unghioni tesi contro la preda: la
4034 1 | conosco, monte Kâl, ma vivono unite laggiú dove calano le nuvole
4035 3 | che finalmente le vacanze universitarie sono finite, e si ritorna
4036 2 | additando con la mano grassa e unta la sovrabbondanza delle
4037 1 | gambe. Tra i capelli neri, unti, della padrona della bettola
4038 2 | capelli e le mani. Sento un untume muschiato che non posso
4039 1 | siamo passati ci guarda e urla: «Dèghe al giandarmo!».
4040 3 | strada gl'innumerevoli bimbi urlano e piangono e tiran sassate
4041 1 | baciava: e io sentivo le urlate dei compagni in caccia e
4042 1 | compagni scoppiarono in urli di evviva, e io, sfinito,
4043 2 | altri, e si scansan gli urti e i carri accogliendo con
4044 2 | due valigiai, cosí che l'urto non mi tocca. Poi esco rompendo
4045 3 | vita nostra riprenderà l'usato tono, vedrai mamma; anche
4046 2 | aspramente e stracciò l'articolo.~Uscendo di redazione, la prima alba
4047 3 | figliolo che è ora di scuola.~ ~Usciamo, perché qui non si può piú
4048 2 | controllo ti dia del matto.~Uscii deluso. Toccai le foglie
4049 2 | scrivere un'allegra poesia, uscire in campagna ed esser solo
4050 2 | di rugiada, e mi curvai a uscirne dallo stretto pertugio,
4051 1 | giorno, quando la mamma è uscita di nuovo per andare dalla
4052 2 | bene il tedesco.~Appena uscito, vedendo il bel verde chiaro
4053 3 | incubo di un'afa grave. E uno usciva di casa nella notte e camminava
4054 3 | Pensa che finalmente le vacanze universitarie sono finite,
4055 2 | aperta mugghia il muso d'una vacca, e si lecca dentro le larghe
4056 1 | andò spingendo le quattro vacche.~Io mi sdraiai, sfinito. "
4057 3 | roccia bianca, gli occhi vacillano nell'inferno d'agosto. Non
4058 3 | finché il sole mi faccia vacillare e cader per terra; e posso
4059 3 | di libertà. Le malattie vadano da chi è abituato a stare
4060 3 | Nulla. E tremo di questo mio vagabondare notturno, in posti deserti
4061 2 | aggrappandomi fortemente fra i due valigiai, cosí che l'urto non mi
4062 2 | mostrerò le tre nuove dighe nel vallon di Muggia, fisse nell'onde,
4063 2 | fuori dalle osservazioni e valutazioni abituali che gli è naturale
4064 1 | tutte le parti s'alzano vampate immense barcollanti d'albero
4065 1 | Ma queste del "Dagli!" van dritte e elastiche come
4066 3 | nella fede, in Dio. Ognuno, vanamente. Io solo, quassú, solo,
4067 1 | sfinite a predicare il nuovo vangelo di Cristo; e sei fratello
4068 3 | il dolore e la gioia sono vani.~ ~Finiti gli studi, tornerò
4069 3 | sanguinei e bianchi al vento vaporante, mentre i calici ingrossano
4070 3 | s'accosta, spumando, il vapore di Grado; un manzo tira
4071 2 | piene di finestre. E piccoli vaporini, un po' superbi del loro
4072 2 | respiriamo, lasciamo bianca vaporosa traccia di noi nell'aria.~
4073 2 | de' vizinarse. Mi lo go vardà. E ghe go dito a pian: "
4074 2 | saltellío guizzante, come in una vasca di parco quando un bimbo
4075 3 | con in testa il grande vaso nichelato pieno di latte
4076 2 | terrazza calcarea dominante un vasto orizzonte di grebani e cielo.
4077 1 | padrone dorme, il signor Vatta dagli occhietti di gobbo.
4078 3 | arrivare al cuore della vecchia quercia! Il colpo s'insorda.
4079 3 | posso dormire. Le stoppie vecchie dell'erba inquietano come
4080 1 | C'era una specie di abete vecchissimo, su cui s'arrampicava una
4081 2 | porta lontano dove io non veda altro che mare e cielo,
4082 2 | tedesco.~Appena uscito, vedendo il bel verde chiaro degli
4083 2 | sí, ti ga ragion, ma ti vederà, studierò, legerò, semo
4084 1 | terrazzieri. Mi divertivo vederli lavorare. Ma noi s'andava
4085 1 | anche ciò che gli altri non vedevano, e ci odiava tutti, ma non
4086 3 | Sono molto lucidi? Ma Vedrani dice che non si può capire
4087 1 | gommosi; un odor di latte vegetale, di mandorle amare - eccolo
4088 3 | era sola e dolorosa. Io veglio la sua notte. Io batto i
4089 2 | ghiacci, ipocritamente velati di neviscolo come una fiorita
4090 3 | nella distesa del mare. Veleggia un cirro bianco tremolando.
4091 2 | elastiche dove fra trine e veli di carta stanno stivati
4092 1 | pulviscolo, il bel ragno vellutato dalle secche zampe che sfilava
4093 2 | di vittoria legavan con venchi per le zampe e trascinavano
4094 1 | capannuccio.~ ~Bella è la vendemmia. Oltre i vignali vanno grida
4095 1 | questo a quel gruppo di vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati.
4096 3 | inquieta perché non seppe vendere quelle casse d'agrumi. -
4097 3 | poi mandi altri uomini per vendicarti di essi. Li strappi, con
4098 1 | corrermi piú sano nelle vene, rialzarsi di colpo il capo
4099 2 | Inchiniamoci sul tavolino per venerare il pensiero che gorgoglia,
4100 2 | eroi. Garibaldi mi fu un venerato amico e dio. Ancora oggi
4101 1 | mano la rete al pescatore veneziano, e ti sei fatto marinaio,
4102 | vengano
4103 | vengono
4104 | venimmo
4105 | venir
4106 | venire
4107 | veniva
4108 | Venne
4109 | vennero
4110 | venuta
4111 | venute
4112 | venuti
4113 2 | cerchio divino dei colli verdineri, sotto il cielo limpido
4114 1 | portofranco; alla grande casa verdognola dove sono nato, dove vive,
4115 3 | giunco, mentre dalla nera verdura i pomi tondeggiano e s'acquattano
4116 1 | portone, ne strappavo la verghetta di ferro che serviva da
4117 2 | naturale e ovvio comprendere verginamente le cose, e si meraviglia
4118 2 | ancora casto - ma come la vergine che guai a essere nei suoi
4119 3 | il cuore che ci scotta di vergogna, vi tendiamo la mano, e
4120 3 | picco sul mare, nascondendo vergognosamente la faccia nelle mani. Io
4121 1 | alla prosperosa libertà; ai veri amici miei che m'amano e
4122 3 | da essa. Vita? ma mille vermi e mille gramigne valgono
4123 1 | foglie carnose e accende di vermiglio i pomi tondi sulle piante
4124 | verrai
4125 3 | piena la mantella, e le ho versate sulla sua tomba. Mamma,
4126 1 | ritorcersi l'addome della vespa contro le mie dita e partorirvi
4127 1 | germoglianti nel cielo quando col vespero si diffonde sul mondo un
4128 3 | il sole caldo; il tremar vespertino delle frasche; la notte.
4129 2 | serrano come corolle al vespro. Inutile illudersi: non
4130 3 | Sudavo. Allora m'alzai, mi vestii in furia, intascai il mio
4131 3 | respiriamo. Secca assai vestirsi, mangiare, alzarsi dalla
4132 1 | che arrivai arrivò pure, vestita d'una camicia rossa e tocco
4133 3 | del Liceo, a frotte, tutte vestite di turchino, e cianciano
4134 1 | muratori, meccanici, falegnami, vetrai, tappezzieri, terrazzieri.
4135 1 | cartella, sul mucchio dei vetrini-segnanumeri. Quando doveva pagare la
4136 2 | non devo esser che io, in vetta.~Ti volti a contemplare?
4137 1 | lasciavo la scarpa. Dall'ultime vette vedevo i coppi rossi della
4138 3 | ubbidiremo alla nostra legge. Viaggeremo incerti e nostalgici, spinti
4139 1 | che rompevano i muri e i viali del giardino per i tubi
4140 3 | notte di bora, che i pochi viandanti camminano curvi contro di
4141 3 | Tutta l'aria attorno ne vibra, e i fringuelli rompono
4142 2 | deputati. Poi si votò un vibrato ordine del giorno; e, come
4143 2 | dell'arpa di mamma dava una vibrazione lunga, terribile. Era stanco
4144 3 | di tempo insieme, seduti vicini, chiacchierando affettuosamente.~
4145 3 | suoi passi ben piantati vigila dall'alba alla notte il
4146 1 | pietra, come un pianoro vigilante solo nell'arsura agostana,
4147 3 | con te.~ ~Io avrei dovuto vigilare nel suo sonno come un cane
4148 3 | serramanico durissimo. Fedele e vigile compagno delle mie notti,
4149 1 | chiudeva le persiane alla vigilia della festa dell'imperatore,
4150 1 | è la vendemmia. Oltre i vignali vanno grida e risate; i
4151 2 | ancora sbalzavi oltre i vigneti e giú dai muriccioli scontorti
4152 1 | stecchi senza linfa del vigneto, la terra ghiaiosa che mi
4153 2 | davanti la valle con i suoi villaggi e la città lontano, piena
4154 1 | con gli zii e gli altri villeggianti. Silenziose erano le larghe
4155 1 | Povero Ucio. Io andai in villeggiatura, in Italia, oltre il confine,
4156 1 | qualche sassata.~Ma l'Italia vincerà e ci verrà a liberare. L'
4157 2 | me n'addoloro, ma non so vincermi. Amo di piú parlare con
4158 1 | contento che gl'italiani vincessero. Credo d'aver pregato per
4159 1 | casa, tutto contento se vinceva un soldo, giocavamo a tombola.
4160 1 | subito comandante, poiché li vincevi in corsa, in lotta e in
4161 1 | terra a sorbire la motriglia vinosa.~Il padron di casa bestemmiò,
4162 1 | coscia nello sguazzacchio vinoso. Il doppio colpo divenne
4163 1 | Erano italiani e negri. Vinsero gl'italiani. E uno d'essi
4164 1 | profumi. Per terra schizzano violacee pozzerelle d'acqua, il passerotto
4165 1 | era del color dei fondi violacei di botte.~Tutt'intorno gravavano
4166 2 | anch'io avevo bisogno di violare la realtà altrui. Ma il
4167 2 | sole invernale e le piccole viole fra le foglie dell'edera
4168 1 | piova.~Amo la piova pesa e violenta. Vien giú staccando le foglie
4169 1 | che ardon con lenta fiamma violetta, e accende paziente il foco.
4170 1 | tremando come corolle di violette nella neve, dove volete
4171 2 | respiro.~Su per gl'intrigati viottoli de' carbonai, che qui là
4172 3 | oscurità, svoltando perché il viottolo svolta - e sempre mi pare
4173 1 | fumando i lunghi sigari virginia, la porta si apriva con
4174 1 | condussero da un dottore che mi visitò tutto, poi si levò gli occhiali
4175 1 | corpo, addentando l'ondata vispa, come un ciuffo d'erba fiorita
4176 1 | serio di anemia cerebrale e vissi per sei mesi continuamente
4177 2 | che una cosa, alta, non vista, che bisogna raggiungere.
4178 1 | latte nel mondo, e la forza vitale è debole e accasciata, e
4179 1 | un po' commosso, fra i viticci del capannuccio.~ ~Bella
4180 2 | cacciatori sbraitando l'alalà di vittoria legavan con venchi per le
4181 1 | cielo sonante del mio grido vittorioso, quando sobbalzando con
4182 2 | cosí bimbo, allora, quando viveva, e non averlo conosciuto
4183 3 | portarono al sole.~Ebbene: ora viviamo. Ora vogliamo sole sulla
4184 1 | non conosco, monte Kâl, ma vivono unite laggiú dove calano
4185 3 | Difendermi a coltellate, sí.~Vivrei quassú in carso, solo.~Forse
4186 3 | finché tu sarai giovane io vivrò quassú solo con te.~ ~Io
4187 2 | e no 'l se ris'ciava de' vizinarse. Mi lo go vardà. E ghe go
4188 2 | neve. Propongo che la festa vociana sia un'annua salita al Secchieta,
4189 2 | prima alba lo tocca. Eppure volentieri io sentirei le tue labbra
4190 | volesse
4191 | volevi
4192 | volevo
4193 | volli
4194 1 | leoni e furbo come cento volpi. Le sue avventure fanno
4195 1 | biondi non vedono piú. Si voltano e fuggono. E ora comincia
4196 1 | mostacchio sinistro. Io avevo voltato la testa per vederlo, sí
4197 1 | contegno; ma s'io le guardavo, voltavan gli occhi. Non sanno sostenere
4198 3 | tanto si levano a tormo e volteggiano in grandi cerchi, poi ricalano
4199 2 | esser che io, in vetta.~Ti volti a contemplare? Sei già stanco
4200 1 | strappava giú a scossoni, voltolandomi nella correntía e mi rompevo
4201 1 | piombo, torrentaccio. I sassi voltolano e rotolano rombando. Ogni
4202 1 | rotare con la sua enorme voluta nel cielo - fermo, come
4203 2 | che vi chiama al centro vorticoso girandovi in spirale ironica
4204 2 | degli altri deputati. Poi si votò un vibrato ordine del giorno;
4205 1 | duro «Coss' ti ga?». «Ti ga votú ti.» Si svincolò, e andò
4206 2 | de cità». Odiava la gente vuota e ingiusta, benché nei suoi
4207 3 | trainano lentamente vagoni vuoti vicino ai piroscafi arrivati
4208 2 | ho da dire niente. Sono vuoto come una canna.~"Cosa fai
4209 1 | erano molti, e arrivavano da Zagabria, da Padova, dall'America
4210 3 | grandi cerchi, poi ricalano e zampettano fra le fossette d'acqua.
4211 1 | sprizzandolo dalla bocca in lunghi zampilli. Ama i freschi occhi spalancati
4212 1 | foglia, e tentava con la zampina il filo per slanciarvisi
4213 2 | ventola rossastra, perché le zanzare malariche non si fermino
4214 2 | insieme i fili de erba che go zapà, che te li pago". Ma ghe
4215 1 | infanghite sotto il ventre, una zappa, una vanga, e dal mucchio
4216 1 | rosse. Poi le gambe degli zappatori scomparvero fino alla coscia
4217 1 | pacifici bagnanti dalla zattera, dalla corda, dal trampolino,
4218 1 | mi guarda.~Mongolo, dagli zigomi duri e gonfi come sassi
4219 2 | mi permetto di superare a zigzag: l'attacco due tre volte
4220 1 | bianca nel sole, con gli zii e gli altri villeggianti.
4221 1 | spaccature estive dove lo zinzino occhieggia all'orlo con
4222 3 | con la ghiaia.~Rompo uno zolfanello in due, prendo il temperino,
4223 1 | sementa. E questo tocco di zolla ghiacciata io l'addento
4224 3 | bruciato; poi, quando questa zona finisce, comincia la ventata
4225 2 | comincia il viola del freddo, a zone. Come passo mi toccano il
|