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Andrea Maffei
Guglielmo Ratcliff

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  • QUADRO QUARTO
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SCENA PRIMA

Maria abbigliata da sposa, e Margherita.

Maria
O buon Dio, quale angoscia!

Margherita
Il giustapetto
N'è la cagion. Vien qui, faciulla mia,
Voglio spogliarti.

Maria
Oppresso ho il cor.

Margherita
Bell'uomo
Gli è pur quel conte Dugla!

Maria
(si rassegna e sorride)
È tal; poi gajo,
Affabile ... ed un uomo!

Margherita
Innamorata
Ne sarìa la mia bimba?

Maria
Innomorata?
Innomorata? Schioccheria! Non basta
Sapersi compatir?

Margherita
Però non sempre
Parlava ella così, quando Guglielmo ...

Maria
(le chiude la bocca)
Oh ti prego! ti prego! Il tristo nome
Non pronunciarmi. È notte, è tardi ...

Margherita
Allora
N'era, sì! la mia bimba innamorata!

Maria
No! no! D'indole dolce e mansueta
Da prima egli parea; parea che noto
Mi fosse il volto suo; soave n'era
Il suon di quella voce, e ne venìa
Quasi un senso di ben sulle mie guancie
Dal suo respiro; e gli occhi ... oh come cari,
Come buoni, giocondi a me volgea!
(presa da subito raccapriccio)
Ma di colp mutarmisi lo vidi
In uno spettro; attonito, suffuso
Del pallor d'un estinto, insanguinato,
E così furibondo, e minaccioso
Così, come trafiggermi volesse.
Quasi egual mi sembrava a quel fantasma
In volto d'uom che spesso io veggo in sogno
Tendermi le sue braccia, e tener fissi
Gli occhi in me lungamente, e con tal foga
Finch'io medesma, in vana aerea forma
Conversa, a lui le nebulose braccia
Apro e tendo così.

Margherita
Tu mi somigli
A tua pavera madre; un nulla anch'essa
Impermalia, sebben come una micia,
Cotta, impazzita di Ratcliff.

Maria
La madre
Mia? ...

Margherita
D'Edvardo Ratcliff, che di Guglielmo
Fu il padre. E bella, bella era tua madre,
E chiamata venìa, per la sua grande
Beltà, la Bella-Elisa. Avea capelli
D'oro puro, avea mani d'alabastro,
Occhi ... Edvardo il sapea s'erano belli,
Che, quanto è lungo il , li vagheggiava,
E i suoi per poco vi struggea. Nel canto
Era un vero usignuolo, e quando al foco
(canta)
"--- Perchè rossa di sangue è la tua spada,
Edvardo? Edvardo?" -- a cantar si mettea,
Non fiatava la cuoca, e ognor l'arrosto
La si bruciava ... Oh mai, mai non avesse
Imparata da me quella canzone!
(piange)

Maria
Marrami, Rita mia.

Margherita
La Bella-Elisa
Sola nella sua camera sedea,
E cantava:
(canta)
"-- Perchè rossa di sangue
È la tua spada, Edvardo? Edvardo?"
-- In quella,
V'entrò d'un salto Edvardo, e scuro in faccia
Sul tono istesso la canzon riprese:
(canta)
"Uccisa ho la mia cara! Oh, la mia cara
Era pur bella!" -- D'un tal raccapriccio
Fu colta allor la madre tua, che mai,
Mai più quell'infelice e fiero Edvardo
Veder non volle; e, a crescergli dispetto,
Mac-Gregorio sposò. La rabbia trasse
Di senno Edvardo, ed a mostrar che lieve
Eragli abbandonar la Bella-Elisa,
Per gusto disperato in sacro nodo
Si legò con Ginevra, una figliuola
Di lord Campello, e quel Guglielmo è figlio
D'union così pazza.

Maria
Oh sventurata
Madre mia!

Margherita
Ma d'un capo era tua madre
Ben caparbio e tenace. Intero un anno
Passò senza che mai d'Edvardo il nome
Sul labbro le suonasse. Allor che venne
L'altro ottobre però, nel giorno appunto
Che d'Edvardo, cred'io, portava il nome,
"-- Rita!" -- come per caso ella mi chiese --
"Non sai nulla d'Edvardo?"
-- "Io so che in moglie
Prese la figlia di Campel." -- "Ginevra
Campel? ..." la Bella-Elisa allor proruppe,
E pallida in un tempo ed infiammata
Si fece, ed a versar più d'un'amara
Lagrima incominciò. Su' miei ginocchi
Teneati in quel momento, ed eri appena
Nel terzo mese, e a piangere tu pure,
Bimba mia, ti mettevi; ed io, che voglia
Mi sentia d'addolcir colle mie ciancie
Il pianto di tua madre, a raccontarle
Mi feci, che obliar la Bella-Elisa
Edvardo non potea, che giorno e notte
Far la ronda al castel celatamente
Era veduto, e levar con affetto
Doloroso la braccia al suo balcone.
"Oh da tempo io lo so!" la Bella-Elisa
Rispose ed affacciatasi di volo
Al balcon, verso Edvardo il braccio stese.
Ahi! quanto ella mal fece! In quell'istante
Mac-Gregorio ciò vide, il tuo geloso
Padre ...
(interrompe atterrita)

Maria
Or ben! Non finisci?

Margherita
Ho già finito

Maria
Segui, segui!

Margherita
(angustiata)
Vicino al vecchio muro
Del castel, il mattin dell'altro giorno
Giacea privo di vita il sanguinoso
Corpo d'Edvardo.

Maria
E la povera madre?

Margherita
Morì per lo spavento il terzo giorno
Dopo il misfatto.

Maria
Orribile!

Margherita
(con freddo, ironico vaniloquio)
Veduto,
Bambina, avessi tu cogli occhi propri
Come Edvardo Ratcliff, sotto il muro
Del castello, giacea! L'ho qui, qui viva
Sempre quella figura insanguinata!
E perchè consapevole son io
Di colui che l'uccise, e perchè dirlo
Non debbo ad uomo nato, e perchè folle
Sono ... dormir non posso, e in ogni loco
Pallido, sanguinoso e con pupille
Sbarrate e acute come dardo, io veggo
Passarmi quell'Edvardo innanzi agli occhi
Taciturno, e coll'indice levato,
Pari a fantasma vagabondo ...




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