Parte, Cap.
1 1, I | Nave, su cui veleggiano i cuori sicuri: è il Bastone, a
2 1, I | risparmio i suoi Doni a que' Cuori, che senza hostacolo si
3 1, III | Fortissimo, a cui refuggendos'i Cuori incalzati dalle Disgratie,
4 1, IV | a stamparsi più sovra i cuori, che nelle pagine; e che
5 1, IV | spezzò le rôcche alpine de' cuori ostinati, per ispianarsi
6 1, V | meritò di restar'accolto ne' cuori di tutti, & ammirato dagli
7 1, V | insensate, e dandolo a' Cuori 'mpietriti.~Oh Fede di FRANCESCO
8 1, V | gravezza: Molto men tutt'i Cuori inassiti, che si spezzarono
9 1, VI | in cui ardano i nostri cuori; e non permettete, se ci
10 1, VI | gratissima una Statua viva di cuori, tra i Favori frequenti,
11 1, VII | Luoghi sono più sopra i Cuori, che nelle Pagine impresse.~
12 1, IX | perché tenebrose, non men ne' cuori, di quello, che sieno ne'
13 1, IX | come lo strinse di tutt'i Cuori, si riporrà sempre dalle
14 1, X | Concorso più che de' passi de' cuori, solenissime vi si festeggia.~
15 1, X | profondamente FRANCESCO ne' cuori. Cuori così pij, che si
16 1, X | profondamente FRANCESCO ne' cuori. Cuori così pij, che si alimentano
17 1, X | acquista il respiro a' cuori soffocati nelle Passioni,
18 1, X | vittoria, che riporta de' cuori. Leopoldo, Leone, ma di
19 1, X | fu sempre Pescatore de' cuori colla sua officiosissima
20 1, X | impugnar lo scettro di tutti i cuori si è reso padrone del più
21 1, X | anche restar congiunti i cuori di FRANCESCO, e di Giacinto;
22 1, X | sua Chiesa.~Io favello di cuori reali, e perciò non può
23 1, X | reale questa mia lode. I cuori de' Grandi sono sempre correlativi,
24 1, X | erit.~A questi due gran cuori, se ben' estinti ancor luminosi,
25 1, X | nell'elogio due altri gran cuori avvampati tutti di gloriosissimo
26 1, X | Heresia impetrisce su i cuori alpini, basta questo novello
27 1, X | intorno al quale pendono tanti cuori di argento, poiché non oso,
28 1, X | magnetica di tirar a sé i cuori, e di far, che la Religione
29 1, XI | si spezzano co' sassi i cuori, e dalle Coscienze fetenti,
30 1, XIII| Uccellacci. Fosti Aquila, che di cuori non mai satolla, tanti ne
31 1, XIII| seguaci, & incensare da' cuori impuri. Ardisti, di presentarti
32 2, 3 | ma più volte, e più da’ cuori di felce le lagrime. Entrò
33 2, 4 | ma più volte, e più da’ cuori de’ Delinquenti le Verminose
34 2, 4 | Oratione, per disimpetrir tanti cuori nella colpa indurati. Scarnificò
35 2, 4 | vaporosi affetti di tanti cuori a coprir irriverenti la
36 2, 8 | infiorò come Vittima de’ cuori: La riverì come Principessa
37 2, 9 | Celeste, e per estirpar da’ cuori l’Amor Terreno.~Il veder
38 2, 12 | fa l’ale, ma che spenna i cuori: non quella, che vola, ma
39 2, 13 | quali rapite senza favola i cuori, se non i Tronchi, ed i
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