Aggiunta
per innavertenza
lasciata.
Alla pagina 171. immediatamente
prima di Napoli (Lettor cor-
tese) ti compiacerai di
legger così.
Qui mi convien di affasciar'in uno ristrette molte Glorie di FRANCESCO, che
nelle principali Città del Christianesimo spiegate più dall'evidenza, che della
Penna, si ammirano. Corra il Peregrino l'orbe Cattolico, che incontrerà
FRANCESCO per tutto maraviglioso.
Roma ne' suoi tre famosi Conventi, come in Trino
aspetto, fulgidamente benefico Luminare l'adora, e valendosi della Divotione
de' Tredici Venerdì, ne riceve consolata benigni influssi; onde non cessa d'ingrandir'il
suo Minimo, che tanto la favorisce sopra i suoi Monti, & anche di
sublimarlo nelle sue Valli, infiorando quelle Fratte fruttifere, nelle
quali si adora questo austerissimo Penitente.
S'io volessi qui far un intreccio di lodi alla
Pietà di tante auguste Famiglie, che coronano in Roma la Divotione verso
FRANCESCO, bisognerebbe, che questo mio Volumetto crescesse a toccar le Stelle.
Sono Stelle della prima grandezza quelle nobilissime Stirpi nelle quali si
[301] conserva l'avito splendor de' Fasti Romani. Sono que' Principi,
e que' Cavalieri appunto della natura degli Astri, perché quanto più vicini al
Polo della Fede, tanto più splendono vigorosi. Son quelle Principesse, e quelle
Dame appunto come le Stelle, perché, all'opposto della Luna, quanto più son
prossime al Sole della Chiesa, tanto più fiammeggian divote.
Una per mille mi vaglia d'esempio, e questa sia la
virtuosissima Principessa Maria Mancini, Sposa del gran Contestabile Colonna,
honor di quella gran Casa, che appunto come Colonna sostien la Virtù, e sublima
il Merito con l'incrollabil fermezza de' suoi virtuosissimi, e meritevolissimi
Principi. Colonna su cui può scriversi il non plus ultra della Nobiltà,
Colonna piantata dagli Hercoli del Valore, Colonna senza macchia, benché candida
purpureggi, e purpurea conservi sempre il natio candore. Colonna coronata dalla
Dignità, intrecciata di palme, e di allori, carica di Trofei, e d'Imprese,
intagliata di geroglifici regij, e d'imagini gloriose. Colonna della quale non
hebbe Memfi una più sublime, che fa colla sua eminenza mentire la favoleggiata
altezza delle colonne, che sostenevano la Reggia decantata del Sole, sublimibus
alta Columnis. Hor su questa gran Colonna la Principessa Maria si fa veder
brillante come [302] una Stella. Stella che spiritosissima è tutta
intelligenza, ogni cui tratto è un raggio di luce, ogni cui detto è un cumulo
di scintille. Stella, che col suo aspetto benigno divampa Modestia maestosa, e
col suo favore benefico dà vigore alla gratia gentile. Ma singolarmente Stella
perché fissa nel Cielo colla Divotione senza nuvola di Superbia, senz'ombra di
vanità, senza deliquio di lume, senza occaso di splendore, e senza notte di
vitio. A FRANCESCO questa fulgida
Stella si accende, e come Stella di un Mare d'ogni
virtuosa affluenza, che appunto il porta
nel nome, ma più nell'animo
heroico, ha per Tropico
celeste FRANCESCO,
che suol tirar'a sé le
Stelle più pure,
e più sfavillanti.
Il Fine della Prima Parte.
[303]
|