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Luigi Zanazzo
Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma

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  • Parte II. Usi, costumi, credenze, leggende e pregiudizi del popolo di Roma.
    • 130. — La festa de San Giuseppe.
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130. — La festa de San Giuseppe4.

Er giorno de San Giuseppe, a Roma, è ffesta granne.

Quer giorno, pettutte le case de li cristiani bbattezzati, a ppranzo c’è l’usanza de magnà’ le fritèlle5 o li bbignè.

 

Infatti da la viggija in poi tutti li friggitori de Roma metteno l’apparati, le frasche, le bbandiere, li lanternoni, e un sacco de sonetti stampati intorno ar banco, indove lodeno le fritelle de loro, insinenta a li sette cèli.

 

Ècchevene uno talecquale talecquale, aricopiato dar vero:


Agli amanti di mangiar frittelle.

SONETTO

Qua ’gni finale se guarisce tutto:

Speciarmente chi ttiè’ ’ntaccato er petto.

Bôna pasta, bbon ojo e mmejo strutto

Ve lo dice er seguente mio sonetto.

 

Bigna venì’, sì, bigna venì’ da me,

Chi se le budella imbarsimà.

Avete tempo peRoma a scarpinà,

Ché a sto posto bigna fermà er pie’.

 

Bigna sapé, perbrio, bigna sapé

Delle frittelle mie la qualità:

Le venne un cèco subbito a comprà

A capo a tre minuti ce vedé.

 

da Borgo uno stroppio se partì

Un sórdo e muto ce si accompagnò

Pemagnà le frittelle insina qui.

 

Le prese er muto e subbito parlò,

Quello che era sordo ce sentì,

E quello ch’era stroppio camminò(!).

 

E si nun v’abbastasse, ècchev’un antro:

 

Agli amatori delle frittélle.

SONETTO1

Venite tutte qui ciumache belle

Veniteve a magnà’ le mi’ frittelle.

 

Vieni, ti avanza o Popolo Romano

In questo spaccio di frittelle ameno

Vieni a gustar ciò che sa far mia mano

Con il volto pacifico e sereno (sic).

 

Non senti bollir l’olio da lontano,

Olio che di bontà ristora il seno?

E chi vuol bene mantenersi sano

Di frittelle mantenga il ventre pieno.

 

Vengano pur scherzevoli persone;

Ché le frittelle mie di riso e pasta

Troncherebbero il meglio e bel sermone.

 

Il mio lavor qualunque dir sovrasta:

L’eloquenza per fin di Cicerone

Diventerebbe muta e ciò ti basta.





4 L’antico culto dei Romani per Sileno, padre putativo di Bacco. Sileno infatti è raffigurato in un vecchio che tiene in braccio Bacco fanciullo.



5 Anche le frittelle non sono invenzione moderna. I Romani solevano offrirle a Sileno ed a Bacco, acquistandole da appositi friggitori che le vendevano fuori del tempio.



1 Codesto sonetto lo ebbi gentilmente dal signor A. Bevignani, egregio cultore di memorie patrie.






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