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Luigi Zanazzo
Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma

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  • Parte I.   Medicina popolare
    • 6. — Pe’ ffasse passà’ la “fuggitiva„.
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6. — Peffasse passà’ la “fuggitiva„.

 Peffasse passà’ la fuggitiva o ddimo cacarèlla, o diarèlla come se chiama adesso, nun ce gnente.

Pijate una bbella manciata de canipuccia2 e ppistàtela bbene bbene in der mortale. Fatto questo mettétela accusì ppistata in d’una pezza de bbucata. Poi pijate dubbicchieri: uno pieno d’acqua, e uno vôto. Intignete la pezza co’ la canipuccia drento ar bicchiere collacqua: quanno s’è bbene arimbevuta, cacciatela, e spremétela drento ar bicchiere vôto.

Quéla spremitura bbevétevela e la diarèlla ve sparisce.

 

Fanno puro bbene li fumenti calli, o a ttienesse la panza cuperta bbene co’ la lana.

 

Un antro arimedio è questo.

Mettete un par de déta d’acqua in un bicchiere e sfragnétece drento ullimone romanesco sano.

Bevetelo, e mme saperete a ddì’ si la fuggitiva nun ve se passa.




2 Seme della canepa che si da a mangiare ai passeri, verdoni, verzellini, ecc.






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