Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Luigi Zanazzo
Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma

IntraText CT - Lettura del testo

  • Parte III. Giuochi fanciulleschi divertimenti, passatempi esercizi
    • 1. — Lèna, mia Lèna.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

1. — Lèna, mia Lèna.

Uno dei fanciulli o fanciulle che fa da mamma, si mette a sedere; un altro destinato a sorte per via della conta s’inginocchia davanti a lui, e mette la testa tra le sue gambe, in modo di non poter nulla vedere; tutti gli altri vanno a nascondersi.

La mamma allora intona la canzoncina:

 

«Lèna, mia Lèna,

’Sto core sta in caténa

In caténa incatenato

séte accécati?».

 

E quando i fanciulli nascosti hanno risposto sì, la mamma lascia libero quello che teneva tra le ginocchia, e grida con quanto fiato n’ha in góla: «Curete da mamma; ché ’r cane è sciorto!». Se il fanciullo sguinzagliato riesce ad acchiappare uno dei compagni prima che sia giunto dalla mamma, questo è obbligato a mettersi al suo posto; se no, si deve rimettere in ginocchio egli stesso e ricominciare il giuoco.

Così lo descrive il Belli in una nota de’ suoi Sonetti romaneschi.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License