2. — A ssemmolèlla cor naso.
È un giuoco antichissimo, uso a farsi, anche dagli adulti,
nella notte di Natale o nelle lunghe serate d’inverno.
Tutti coloro che vi prendono parte, e possono essere molti,
pagano la quota stabilita, un quatrinello (centesimo), un soldo, due,
ecc. Colui il quale dirige il giuoco conta il danaro; ne fa tre, quattro,
cinque parti, maggiori o minori, a piacimento; e senza farsi vedere dai
giocatori, nasconde quelle piccole somme sotto a qualcuno de’ parecchi mucchi
di semolèlla o semola (crusca), già preparati sul tavolo attorno
al quale si giuoca.
I giuocatori, uno alla volta, secondo si è stabilito prima
del giuoco, fiutando i diversi mucchi, devono indovinare sotto quale di essi si
nasconde il danaro.
A chi riesce d’indovinare va la somma nascosta sotto il
mucchio scoperto.
Il divertimento di questo giuoco sta nel vedere gli
atteggiamenti di coloro i quali nell’annusare i mucchi ne aspirano la semmola
sternutando maledettamente.
Lo stesso giuoco, ora caduto affatto in disuso, si fa anche
indicando semplicemente il mucchio sotto il quale si crede celato il danaro.
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