29. — Li colori.
Dei quattro giocatori più grandi, uno fa da capo-giuoco, un
altro da Madonna, il terzo da Angelo e il quarto da Diavolo.
Il capo-giuoco dà a ciascuno degli altri giocatori, in
segreto, il nome di un colore: verde, rosso, turchino, giallo, avana, ecc.
Viene la Madonna.
— Bussa bussa.
Il capo-giuoco le domanda
— Chi è?
— Vojo un colore.
— Che ccolore?
(Per esempio) — Turchino.
Il giocatore che ha il nome di tal colore si presenta, e la Madonna
se lo conduce in Paradiso. Se però il colore richiesto manca, allora il
richiedente (la Madonna, o l’Angelo o il Diavolo) se ne
ritorna con le mani vuote.
Si presenta, p. e., l’Angelo, chiede un altro colore,
che, trovatolo se lo conduce con sè.
Terzo viene il Diavolo, e si conduce seco colui che
rappresenta il colore richiesto.
Il giuoco segue così fino alla fine; e la difficoltà sta nel
trovare, tra i componenti di esso, i colori desiderati dalla Madonna,
dall’Angelo e dal Diavolo, e che difficilmente si trovan tutti
tra coloro che giuocano.
Finito il giuoco, i giocatori che stanno in paradiso deridono
i compagni che sono condannati all’inferno, loro dicendo: Tappo de cacatore,
o altre parole di scherno.
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