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Luigi Zanazzo Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma IntraText CT - Lettura del testo |
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50. — Trucci, trucci, cavalluccio. Si piglia a cavalcioni sulla gamba destra un bambino e agitandolo in guisa da imitare il trotto del cavallo, si vien dicendo:
E’ re dé Portogallo, E cchi l’ha zzoppicata? Dov’è la porta? Dov’è la vacca? E’ ita in campagna;
Ovvero si dice anche:
«Cavalluccio, trò ttrò, Ce n’è una ppiù vecchiétta, Santa Bàrbera, bbénédetta!»1.
Ed anche così:
«Trucci trucci, cavalli morèlli, So’ arivati a le porte de Roma; E ciavéveno li campanèlli, Trucci trucci, cavalli morèlli!».
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2 Si dice anche: o la capra, o il bove. 1 Variante: «Quant’è bbella ’sta scucchietta!». |
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