55. — San Pietro e San Paolo uprìtece le porte.
I due capi-giuoco, per esempio, la conta e la mamma,
si mettono prima d’accordo, ma in segreto, per dare un nome convenzionale
all’inferno ed un altro al paradiso. Per esempio, riso all’inferno, e céci
al paradiso.
Quindi si pigliano per le mani, tenendole tese e alzandole
in alto per lasciarvi passare di sotto i compagni, i quali, formando una
catena, dicono:
— San Pietro e San Pavolo uprìtece le porte.
E i due capi-giuoco soggiungono:
— Le porte sono uperte, per chi cce vôle entrà’.
Ed i compagni vi passano. L’ultimo di essi viene però
fermato da uno dei capi-giuoco, il quale gli domanda:
— Che vôi o riso o céci?
Se egli risponde riso che equivale a inferno, è
condannato subito ad andarvi; se invece dicesse céci, andrebbe in
paradiso.
Poi si ricomincia da capo, e l’ultimo che sta per passare,
torna ad esser fermato, interrogato e condannato come il precedente compagno. E
così di seguito, fino a che sono tutti collocati. Allora, come di solito, gli
eletti scherniscono i compagni condannati all’inferno, col dirgli: tappi di
cacatore, o altro.
|