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Luigi Zanazzo Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma IntraText CT - Lettura del testo |
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Mentre piove, i ragazzi desiderosi che la pioggia prosegua, ci pigliano sommo gusto, e intanto canticchiano la seguente cantilena:
Dal deto piccirièllo. Li portai a mmonsignore. Me ne diedero una: Me ne dieder’un’altra, Che ssònava er ciufoletto.
Io ho scritto Carlino perchè così ha nome l’ultimo dei miei figliuoli; ma il nome si può sostituire a piacere, e si sostituisce in genere col nome del bambino che in quel momento lo si trastulla col tenerlo a cavalluccio sulle ginocchia. È in uso anche dire:
Passi l’acqua e vvienghi el sole!».
O anche: «Ecco la luna, ecco le stelle, Ecco e’ pupo incatenato Era de li frati de Sant’Agostino. Sant’Agostino je curre de dietro
Alcuni altri dicono:
«Piove, pioviccica, Quant’ è bbrutta quela donna!».
Ed altri, scherzando: — «Mamma, piovìccica M’azzuppo tutta!
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1 Variante: Cammina, cammina, trovai, ecc. 1 Variante: La misi sopr’ar banco. |
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