PARTE VI.
SAGGIO DI VECCHIE PAROLE
del Gergo dei Birbi
Saggio di vecchie parole
del gergo romanesco dei Birbi1.
Accidente a ffreddo: Coltellata.
Affogà’: Affogare una cosa: venderla a vil prezzo.
Affogà’ una figlia: maritarla in malo modo.
Aggrippa: Gendarmi.
Agrèsta (Sugo de l’): Vino.
Agnusdèo: Orologio.
Alèffe: Uno: dall’ebraico Aleph.
Allancato: Affamato.
Allumà’: Vedere, osservare.
Allungà’ la vita: Essere appiccato.
Amico: Spia.
Amido (Esse all’): Essere in bolletta.
Ancinèllo: Attaccabrighe.
Anima de miccio: Anima dannata, condannata alla
morte.
Arbergo de la stella: Dormire all’Albergo, ecc. Vale
dormire all’aperto.
Ardia (Stà all’): Vivere in miseria.
Arzà’: Alzare un orologio, o qualsiasi cosa, vale
rubarla.
Arzà’ la stella: Fare la spia.
Azzicà’: Uccellare, adescare.
Babbio: Viso.
Bagarozzi-o: Preti.
Balla: Congrèga.
Barbante: Mento.
Barbétta: Cristo.
Bastonà’: Bastonare un oggetto, vale venderlo,
disfarsene a vil prezzo.
Bécce: Stare alle bbécce vale essere in
miseria.
Bèlli (Li): Gendarmi, carabinieri.
Bérgi: Soldi, denaro in genere.
Bèrta: Tasca.
Bianca (Farla): Far fiasco.
Bianca la noce!: Far fiasco in segno sconcio. Grida
del venditore di noci.
Bicchiere: Ano. Farsi arrotà’ er bicchiere,
vale.....
Bigónzi: Calzoni.
Birba (Annà’ in): Andare in pessima compagnia.
Bobba: Minestra dei carcerati.
Bojerie: Manette.
Bombè: Ano.
Bôvo: Orologio.
Bracchi: Birri.
Brillanti: Ulceri veneree.
Bucio dell’allegria: Ano.
Budriè: Ano.
Bujacca: Minestra dei carcerati.
Bujaccaro: Minestraro, venditore di bujacca.
Bujósa: Carcere.
Buritone-i: Bugia, bugie.
Cacapane: Ano.
Cacàsse sótto: Confessare ogni cosa.
Cacóna: Sbornia.
Cajostra (La): Carcere di Castel Sant’Angelo.
Cammerino (Esse de): Essere impotente; poichè Camerino
è, dicesi in Roma, il paese da cui vengono i Mosciarellari, ossia i
venditori di castagne secche.
Campane: Orecchie.
Campana: spia.
Canizza: Astio, ruggine.
Cantà’: Rivelare, confessare.
Capézza: Catena d’oro o d’argento. Bovo co’ la
capézza significa: orologio e catena.
Canta-cèchi: Soldi.
Carcio-farzo: Tradimento, tranèllo.
Carcósa: Strada.
Carcóse: Scarpe.
Carnènte: Fratello o sorella: E mi’ carnente. La
mi’ carnente.
Catapèzzo: Giovanotto robusto, ragazzone.
Caténa d’argènto: Gonorrea.
Catòrbia: Carcere, prigione.
Cavèrna: Osteria, o altro luogo di riunione.
Cera de grano: Sterco umano.
Chiccheróne: Ano.
Chirica rasa: Capo-mózzo.
Ciampanèlla: Frode.
Ciancicóne: Chi mangia a carico della moglie o di altra
donna sua amante.
Ciufèca: Vino cattivo.
Coccolà’: Lusingare, carezzare.
Còfeno: Cappello.
Còla: Spia.
Commare sécca: La Morte.
Confettà’: Adulare.
Corier de córte: Spia.
Corvatta: Capéstro, laccio.
Corvattaro: Boja, ed ora vale anche strozzino,
ossia colui che impresta danaro ad usura.
Cotógno: Capo.
Craparéccia: Luogo spregevole come anche chi lo
abitava. Vicolo che sta in via Panisperna.
Cresceccàla: Pene.
Cristo-tignóso: Monte di Pietà.
Cuccio: Cane.
Dar l’asso: Adulare.
Dègheta (Far): Fare fiasco.
Dron-dron: Bagascia.
Drondróna: Idem.
Est-locanna: Stare all’Est-locanda: non avere
un soldo.
Fa’ ll’ovo: Far dono.
Famosa: Barba.
Fangóse: Scarpe.
Fasullo-a: Falso-a.
Fava: Mento.
Fèsta (Far la): Vale uccidere qualcuno.
Fiaccolétta: Inganno.
Fiandra: Furba.
Fiòcco: Ano, naso.
Fischiétto: Fanciullo.
Fóngo: Cappéllo.
Frasca: Citazione.
Frittèlla: Berretta.
Fritto-bianco: Cervello.
Frociante: Naso.
Fròcio: Tedesco, inglese e qualunque straniero in
genere.
Furèllo: Ano.
Furone: Di soppiatto.
Fuso: Coltello.
Galantini: Birri. Da certo Galanti, loro capo.
Galla: Detto di donna vale: civetta.
Gattaccia (annà in). Andare di notte con
femmine perdute.
Gattarola: Carcere.
Gatto: Ladro.
Gavétta: Congrega. Essere della tal gavetta, essere o
appartenere a tal setta, ecc.
Ghèghene: Ano.
Ghignante: Viso.
Ghìnga: Vino.
Giorgio: Spia.
Gnèsa: No: non è vero.
Gnòcchi: Quattrini, scudi.
Gnocco: Semplice.
Grancio: Ladro.
Granfie: Mani, artigli.
Griffà’: Dar di griffo: mettere le unghie
adosso.
Gòffo (Fa’): Far saltare il banco al giuoco.
Graffióna: Donna graffióna: formósa di carni
sode.
Grinza: Fronte.
Imbertà’: Intascare.
Incarca-sérci: Poliziotti.
Incastro: Intrigo, impiccio.
Incatramà’: Scoprire, essere colti in fallo.
Incornasse: Ostinarsi.
Ingroppato: Ricco.
Jod-bedòdde: Poliziotti e soldati in genere.
Lanterne: Occhi.
Lanca: Fame.
Lappa: Furbo.
Lettra-cèca: Lettera anonima.
Lombétto: Ladruncolo.
Lumaca: Orologio.
Macchiavèllo: Tradimento, azione indegna, ecc.
Magnà’ ddar cu… e cacà’ da la bbócca: Fare la spia.
Magnaccia: Colui che vive alle spalle delle
prostitute.
Magna-fr…: Colui che vive dei guadagni illeciti della
propria moglie.
Magòga: Affollamento.
Majoréngo: Il capo carcerato.
Mallòppo: La refurtiva.
Marro: Uomo rozzo, quasi selvaggio.
Marrocca: Spia.
Martino: Coltello.
Maruame: E anche Maruano: Marcio.
Maschiétti: Ginocchi.
Mastramucci: Stravaganze.
Mastro Titta: Il boia.
Minósa: Spia.
Micio: Ladro.
Mòrto (er): Danaro o anche la refurtiva.
Mosciarellaro: Impotente.
Mucina-ricotta: Vedi: Magnaccia o simili.
Mucinèlla: Idem.
Muntuvàre: Tincone.
Musica: Giudizio, discernimento.
Navigato: Imbirbito, malizioso, capace, esperto.
Nghïppi: Debiti.
Occhi de ciovetta: Monete d’oro.
Otto, ch’er gatto incaja!: Attenti alle guardie!
Grido d’allarme.
Orloggi: Tinconi.
Orto bbottanico: Ano.
Paesàno: Spia.
Pagòzzo: Dare il pagozzo, vale: menare di bastone o
di coltello.
Pajariccio: Cipolla cotta al forno.
Pappio: Portafogli.
Panzanèra: Bècero, birba, collèga.
Passante: Anello d’oro.
Pastròcchia: Bugìa.
Perfidi (li): I Birri.
Pietro (Er): Mantello.
Pìfero: Spia.
Pila (stare in): Aver danaro.
Pistolfo: Servo in livrea.
Pollanca-chèlla: Ragazza avvenente.
Pórzo (Tastata de): Richiesta di danaro.
Puncicà’: Accoltellare.
Puncicata: Coltellata.
Pulenta: Gonorrea.
Puzzolana: Moneta.
Rampazzo (fà e’): Essere appiccato.
Rampinà’: Rubare.
Ramaccià’: Idem.
Re Ppipino: Pidocchio.
Rifuggio: Asilo, immunità.
Rogna: Contesa.
Rondinèlla: Lettera che di trafugo ricevono i
carcerati.
Ròspo: Segreto.
Rôte (le): I piedi.
Ruspanti: Polli, galline e simili.
Ruzzica (Tirà’ la): Fare la spia.
Sartarelli: Danari.
Sarza de S. Bernardo: Fame.
Sbacì’: Morire.
Sbarratura: Cinto.
Sbattuta-o: Una cosa sbattuta vale: rubata.
Sbiancato: Colto in fallo.
Scaja: Barba di più mesi: incolta.
Schertri: Gendarmi: a cagione degli alamari bianchi
che avevano sul petto.
Schiccherà’: Ingoiare.
Sciatto: Affollamento, moltitudine di gente.
Scòrza: Abito, veste.
Scirpà’: Scirpare o fa’ scirpa: rubare con
lestezza e poi fuggire.
Scorticà’: Confessare.
Scórtico: Lupanare.
Scróppióni: Falli, delitti.
Sécco (fa’): Vale uccidere uno sul colpo.
Sédici (Er-ar): Colui, quel tale, a colui,
ecc.
Sgamà’: Osservare, vedere.
Sgamuffà’: Osservare, guardare.
Sgarro: Ferita mortale.
Sghìcia: Sterco umano.
Sguinzàjo: Coltello.
Soffià’: Fare la spia.
Soffione: Spia.
Spago: Paura.
Spazzacampagna: Trombone adoprato dai Briganti.
Spazzacampagne: Briganti.
Spicchio d’ajo: Mannaja.
Spónga: Chi beve molto vino.
Sporverà’ qualcuno: Spolverà’ le spalle a qualcuno vale:
bastonarlo.
Sottogamma: Nascostamente, si dice anche:
Sottocappotto.
Staffétta: Spia.
Strozzo: Regalo.
Suarfa: Papa.
Svagà’: Osservare.
Tàccolo: Imbroglio, briga, sospetto.
Taffià’: Mangiare.
Tafo: cibo.
Tajacozzo (Annà a): Essere operato, subire operazione,
ecc.
Tappo: Mantello.
Tetto (er): Il cappello.
Tièlle: Scarpe.
Tirà’ de micia: Rubare.
Tirà’ er piommo: Provare una tal cosa.
Tirà’ la ruzzica: Fare la spia.
Tonnina (fa): Tagliare a pezzi.
Torta: Verità. Scoprì la torta, scoprir la verità.
Traghétto: Tenebroso commercio di amore o d’altro.
Tricche-Tràcchete: Cervello.
Trombétta: Spia.
Trottata-to: Maliziosa, malizioso.
Vappo: Guappo, smargiasso.
Vasco: Signore.
Verbum-caro: Ano.
Verdacchia: Miseria.
Vicolo de li tozzi: Gorgozzule.
Villa Poveròmmini: Orto botanico sul Celio.
Vìtèlla (Condannato una): Essere condannato una
vitélla vale essere condannato a vita.
Zaffi: Birri.
Zagnotta: Bagascia.
Zarlatta: Idem.
Zéppi: Mani.
Zéppo: Re.
Zòccoli: Piedi.
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