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Luigi Zanazzo Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma IntraText CT - Lettura del testo |
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76. — La novena a ll’anime ggiustiziate. Sempre pe’ vvince a llotto, se faceva la novena a ll’anime ggiustizziate, in ’sto modo. S’annava a ppiedi, recitanno sempre l’orazziòne, da le Carcere nôve, p’er vicolo der Marpasso, a ppiazza de li Cerchi3, indove se ggiustizziava. Facenno, insomma, la medema strada de quelli che annaveno a mmorte ar tempo der papa. Da li Cerchi poi s’annava a San Giuvanni Decollato. Arivati davanti a ’sta cchiesola, indove ce se seppelliveno li ggiustizziati, uno se doveva mette in ginocchio a lo scalinetto che stava ssotto a le du’ ferate che staveno una de qua e una de llà, a la porta de la cchiesa. E tramente uno stava llì, ssempre preganno, tutto quello che vvedeva e cche ssentiva se lo doveva tienè’ bbene a la mente pe’ ppìjacce li nummeri, ggiocalli, e er sabbito appresso vincécce. A ppreposito de ’sta novena, o preghiera che sii, se ricconteno tante pavure che sse so’ avute pe’ vvia de ll’anime ggiustizziate che sso’ apparse in persona, e so’ ite appresso da piazza de Cerchi1, senza la testa o cco’ la testa in mano, a quelli che annaveno a ffa’ ’sta novena! Mamma mia!2
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3 Piazza de’ Cerchi: perchè colà ergevasi il Circo Massimo. 1 De Cerchi: non usandosi la preposizione articolata dei ma sempre de li, il de premesso a Cerchi equivale a di e non a de’. E perciò non vi si mette l’apostrofe. 2 Vedi la Novena all’anime ggiustizziate, che trovasi nel mio volumetto: Smorfie. Perino, 1886. — Ai tempi di Gregorio XVI, i cadaveri di Targhini e Montanari, i due carbonari ghigliottinati da Leone XII e morti impenitenti, erano sepolti ancora fuori della città, lungo la via che costeggia le mura da porta del Popolo a porta Salara. Furon dovuti togliere per metter fine al pregiudizio del popolo che v’accorreva in folla per prendere i numeri del lotto e s’immaginava di vederne gli spettri. Una notte un popolano, tornando a casa, trovò la moglie tramortita. Costei riacquistati i sensi, narrò d’essersi posta a pregare i due giustiziati perchè le dessero un terno, e avendo sentito rumore in cortile, esser corsa al balcone, e vistili, a traversare colla testa in mano, esser svenuta dalla paura. Luigi Capranica. |
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