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Luigi Zanazzo Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma IntraText CT - Lettura del testo |
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100. — Madama Pollaròla. È un giuoco che per lo più si fa da sole fanciulle. Esse si prendono per mano e formano circolo. La mamma, fuori di questo, gira loro intorno dicendo:
«Madama Pollarola, Quanti polli ha il mio pollaio? Quanti n’ho quanti n’avemo, La ppiù bbella se caperemo: La ppiù bbella che cce sia Me la vojo portà vvia. Girerò, ggirerò La ppiù bbella me caperò».
E se ne sceglie una a piacimento, poi un’altra, un’altra e così via via. Mentre la mamma va attorno e dice la suddetta cantilena, le fanciulle canticchiano in coro:
«Scricchia, scrocchia, Capete la ppiù ggrossa: Scrocchia scricchia Capete la ppiù piccola!».
È ozioso dire che l’ultima fanciulla che rimane è ttappo de cacatore!
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