Capitolo
1 1 | faccende del 21, ed erano zio Peppe e zio Pietro, il quarto
2 1 | 21, ed erano zio Peppe e zio Pietro, il quarto era papà,
3 1 | tric trac o la dama con zio Francesco che correre e
4 1 | Giovannino, e ci consegnò a zio Carlo. Lo zio aveva per
5 1 | consegnò a zio Carlo. Lo zio aveva per lei venerazione
6 2 | Capitolo secondo~ZIO CARLO~Nostro zio abitava
7 2 | secondo~ZIO CARLO~Nostro zio abitava in Via Formale,
8 2 | balcone, dove insegnava lo zio in persona. Nelle altre
9 2 | le altre tre ai lati, e zio insegnava a tutte, l’una
10 2 | sino a Tucidide e a Tacito. Zio teneva molto a quest’ordine.
11 2 | mia morte.~Qualche sera zio era solito di condurci in
12 2 | lettere latine e mi veniva zio dal lato materno. Aveva
13 2 | uomo ricco, e stava solo e zio mi diceva: “Perché non cerchi
14 2 | affezionarti D. Nicola? Egli ti è zio, e potrebbe chiamarti a
15 2 | discorso sulla storia romana. Zio aveva fatto molte lodi del
16 2 | incapricciato e non sentivo lo zio che mi toccava i piedi e
17 2 | grandioso. Quando ci levammo, zio disse a D. Nicola: “Che
18 2 | quando fummo per via soli, zio mi diede un forte pizzicotto
19 2 | soprassalto come da un sonno, e zio diceva: “Lascialo stare,
20 2 | e riferirono tutto allo zio, il quale comandò fossi
21 2 | uscire. Allora venne lo zio dentro, e mi tirò per il
22 3 | caricatura che faceva ridere lo zio; perché ella parlava e gestiva
23 3 | il tardi andavamo noi e zio a visitarla, e si passava
24 3 | provvedeva a tutto.~Mio zio volle che andass’io a svegliarlo,
25 3 | di letto, e correvo allo zio e dicevo: “Zio, sono le
26 3 | correvo allo zio e dicevo: “Zio, sono le sei e mezzo”. Svegliatosi,
27 3 | facevo la seconda chiamata: “Zio, sono le sei e mezzo”; e
28 3 | vespertine tutto dormiva, zio si soleva mettere nella
29 3 | della stanza, dove stava lo zio. Ma quel maledetto uscio
30 3 | maledetto uscio sonò un poco, e zio disse: “Chi è?” Fatto ardito
31 4 | epistola a tutto il paese; zio mi abbracciò e mi chiamò
32 5 | miei compaesani, e videro zio Carlo, e molte furono le
33 5 | anni. Solo rimase in casa zio Pietro, che ci menò anche
34 5 | famiglia, al quale si aggiunse zio Giuseppe venuto di Roma.
35 5 | francese, come mi chiamava zio. Quando io ne sballava una
36 5 | Quando mi vedeva balbuziente, zio che voleva fare di me un
37 5 | gli studi di filosofia. Zio ci volle mandare presso
38 5 | quel metodo meccanico dello zio. Dovemmo fare parecchi errori
39 5 | rimase questa impressione.~Zio ci menò presso l’abate Fazzini.
40 5 | rivelata libri filosofici dello zio erano scolastici, come Storchenau,
41 6 | che allora era in voga. Zio vedeva tutto e lasciava
42 6 | dell’anno scolastico, quando zio ci diceva: “Ora bisogna
43 6 | Università.~Venne il settembre e zio veggendomi cosí scheletrito,
44 6 | po’ d’aria nativa. Andammo zio Pietro, Giovannino ed io.
45 6 | vengono incontro”, disse zio Pietro. Scesi di cavallo
46 6 | fatte molte visite, ci disse zio Pietro che ci voleva far
47 6 | si levò e stese la mano a zio Pietro. Aveva in capo un
48 6 | D. Domenico Cicirelli e zio Carlo erano i sopracciò
49 6 | incalzava, sghignazzando, e zio Pietro gli faceva cenni
50 7 | troppa folla di giovani, e zio preferí mandarci a studiare
51 7 | piaceva anche il rosolio; e zio a Natale e a Pasqua gliene
52 8 | che pochissimi amici dello zio, come un Corona, un Capobianco,
53 8 | scolari del marchese Puoti. Lo zio ci lasciò fare.~Era la prima
54 8 | indietro col naso lungo. Zio Pietro venne al marchese,
55 9 | casa non andavano bene. Zio Carlo invecchiava; la famiglia
56 9 | mente della famiglia era zio Pietro, gli anni e le fatiche
57 9 | fatiche avevano indebolito lo zio che lo lasciava fare, e
58 9 | e asciutto. Venne dallo zio educato in Napoli, e non
59 9 | termine degli studi legali. Zio Pietro pensava già ad allogare
60 9 | doveva essere un aiuto dello zio per sorreggere la scuola
61 9 | era l’occhio dritto dello zio non solo per i miei studi,
62 9 | della mia famiglia, e quando zio Pietro e zia Marianna dicevano
63 9 | canzonatura mio fratello Paolino, zio li ammoniva con l’occhio,
64 9 | s’era aperto il concorso. Zio Pietro stimolò molto lo
65 9 | Pietro stimolò molto lo zio perché concorresse anche
66 9 | perché concorresse anche lui. Zio vi consentí a malincuore,
67 9 | molta scolaresca, e vi andò zio Pietro, e vi andò il marchese
68 9 | punire me non sosterrebbe lo zio nell’ardua prova. E mi posi
69 9 | filo di speranza per lo zio. La mia furia era tale che
70 9 | marchese. Giunsi a casa, e lo zio era abbattutissimo e stanchissimo,
71 9 | facendo qualche appunto. Zio Pietro mormorava che D.
72 9 | credendo alla vittoria di zio Carlo, e si voltò a me,
73 9 | chiesa non ci tornai piú.~Mio zio era rimasto percosso, s’
74 9 | Secca, quando dissero a zio che io portava una calzetta
75 9 | portava una calzetta rotta, e zio s’infuriò e mi ordinò di
76 9 | secondo il solito, andai allo zio e dissi: “Zio, sono le sei
77 9 | andai allo zio e dissi: “Zio, sono le sei e mezzo”. Tornato
78 9 | Ciccillo!” Corsi e vidi che lo zio era per terra, e mi chinai
79 9 | puoi fare tu?” Corsi da zio Pietro, gridando: “Zio è
80 9 | da zio Pietro, gridando: “Zio è caduto”. Fummo tutti attorno
81 10| e allegramente, come lo zio non dovesse mai morire,
82 10| studi e di esercizî geniali. Zio ci seguiva col suo occhio
83 10| mondi ignoti e inesplorati. Zio Pietro ci parlava spesso
84 10| da infiammazione. Sentivo zio Pietro a bocca aperta; quelle
85 10| leggendo, quando il caso dello zio Carlo mi chiamò alla triste
86 10| avvenire divenne oscuro.~Zio Pietro dispose che Giovannino
87 10| libro, e non sapevo come zio avesse potuto durare a quella
88 10| non mi rendeva nulla; ché zio Pietro intascava tutto.
89 10| cadessero nelle tasche di zio Pietro. Avevo cosí in pochi
90 10| Ecco un dí venire un suo zio, credo un commissario di
91 10| tema di vederle in mano a zio Pietro finirono tra le unghie
92 10| aria risposi: “Sí; c’è lo zio”. “E dunque?” Innanzi a
93 10| come non gli diss’io che lo zio era ammalato, e che toccava
94 10| zia Marianna. “Come sta lo zio?” “Come volete che stia?”
95 10| mia frase in quell’altra: “Zio sta peggio”; e riempi la
96 10| casa di lamentazioni. Lo zio si turbò. Aveva la mente
97 10| cerchio intorno al letto, e zio con l’aria di un giudice
98 10| famiglia: “Che avrà detto lo zio? povero zio!” Le lacrime
99 10| avrà detto lo zio? povero zio!” Le lacrime mi tremavano
100 10| corse a casa. Io non vidi zio Pietro e zia Marianna che
101 10| incontro, e corsi difilato allo zio che piangeva. Me ne disse
102 10| raccontai il fatto ai cugini e a zio Pietro, con certi miei ricami
103 10| venivo a nessuna conclusione. Zio Pietro pretendeva che dessi
104 11| continuare la malattia dello zio, e non confidando in un
105 12| compito in casa e fuori casa. Zio era riuscito a levarsi qualche
106 12| da babbo, da mamma e da zio, atterriti dalle voci del
107 13| Capitolo tredicesimo~ZIO CARLO E ZIO PEPPE~Il colera
108 13| tredicesimo~ZIO CARLO E ZIO PEPPE~Il colera aveva ripreso
109 13| a sé. C’era speranza che zio Carlo guarisse interamente
110 13| volta per settimana con zio Peppe, ch’era in paese e
111 13| e governava la famiglia. Zio Carlo, veggendosi in grandi
112 13| sfogava il suo mal umore con zio Peppe, e gli chiedeva non
113 13| ma soccorso di danaro. Zio Pietro chiedeva la sua parte,
114 13| quali manca il bisognevole”. Zio Peppe s’ingegnava alla meglio,
115 13| fatto un debito garantito da zio Carlo, e che non badava
116 13| mangiava la porzione sua e di zio Pietro. E se la pigliavano
117 13| di me scrivevano plagas a zio Peppe: “Che io faceva lo
118 13| Peppe: “Che io faceva lo zio monaco, e stavo sempre mutolo,
119 13| sofistico, un testardo”. Zio Peppe mi scriveva lettere
120 13| buono, e fare a modo dello zio Carlo, e non lasciar la
121 13| gli zii. Scrivevo poi a zio Peppe col tuono di un imperatore.
122 13| gradasso non dispiaceva a zio Peppe, un po’ gradasso anche
123 13| disperato com’ero dello zio Carlo, che forse zio Peppe
124 13| dello zio Carlo, che forse zio Peppe potesse ristorare
125 13| Non mi spiaceva perciò che zio Peppe stesse lí a fare le
126 13| Giovannino. E scrissi a zio Peppe che gli avevo trovato
127 13| il disegno pareva bello a zio Pietro e a zio Carlo, che
128 13| pareva bello a zio Pietro e a zio Carlo, che ci vedevano uno
129 13| gli animi s’inasprirono, e zio Peppe scriveva a zio Carlo
130 13| e zio Peppe scriveva a zio Carlo che gli piaceva di
131 13| indiano. Tra i due si ficcava zio Pietro, che gridava di non
132 13| Ciccillo; gli scrivo subito”. “Zio Peppe, volete andare a Santo
133 13| vogliamo la divisione!” E qui zio Peppe a strepitare ch’era
134 13| Partirono. Seppi che il povero zio aveva fatto la quarantena.
135 13| ancora uscito di capo. Quando zio Carlo seppe il fatto, mi
136 14| a noi parve una reggia. Zio Carlo aveva dato i mobili
137 14| appresso e lo chiamavano zio Alessandro, egli faceva
138 14| sollucchero, e scrisse a zio Peppe: “Non vi dico nulla
139 14| della famiglia, e massime di zio Peppe, che mi voleva bene
140 15| CAFFÈ DEL GIGANTE~Quando zio Carlo seppe la mia nomina
141 15| ricordai i metodi mnemonici di zio Carlo. Se non che, quelli
142 19| secondo le loro inclinazioni; zio Carlo stava con gli altri,
143 19| Carlo stava con gli altri, e zio Peppe con noi. Il cugino
144 19| casa sotto la disciplina di zio Peppe. Vito si trovava con
145 20| ventesimo~IMPRESSIONI POLITICHE. ZIO PEPPE~Ripigliai le lezioni
146 20| strale una triste notizia: zio Carlo, colpito da un secondo
147 20| figli?”, pensavo io. Anche a zio Peppe spiacque la cosa,
148 20| bella stanza da letto a zio Peppe, e io mi rannicchiai
149 20| eravamo uniti di spirito.~Zio Peppe era di conversazione
150 20| politica era il chiodo di zio Peppe, che lo martellava
151 20| corse in mente il ’46 di zio Peppe, e stupimmo. Enrico
152 20| mi diceva: “Quel povero zio Peppe! non ha veduta la
153 22| visitare zia Marianna, con zio Carlo e Giovannino. “E dove
154 22| di lontano vedeva venire zio Peppe, la scappava subito:
155 22| sabato, dopo pranzo, che zio Peppe era sortito per non
156 22| dabbenaggine.~Il dí appresso Zio Peppe era andato a dir messa,
157 22| Quel dí mangiai distratto. Zio Peppe scherzava sulla mia
158 22| disse: “Torna, torna, ché zio Peppe ti aspetta”. Rifeci
159 22| per tornare, pensando a zio Peppe, quando la vidi sbucare
160 22| tante volte chiamare da zio Peppe con quella sua vociona”. “
161 22| vociona”. “E conoscete pure zio Peppe?” fec’io, e la guardavo
162 22| niente”. Io le dissi che zio Peppe mi aspettava, e che
163 22| con lui. “Vai dunque con zio Peppe; io me ne vo’ sola”.
164 22| molto, ché avevo in capo zio Peppe. Corsi, e giunsi trafelato
165 22| ma era già quasi buio, e zio Peppe era uscito. Quando
166 22| solitudine e silenzio. A tavola zio Peppe, che aveva avuto vento
167 22| letteratura. A sera tarda zio Peppe mi disse: “Passeggiamo?” “
168 22| uscii soletto; mi attendeva zio Peppe tra una brigata di
169 22| La domenica non promisi a zio Peppe di passeggiare con
170 22| perché no?” “Se non ci fosse zio Peppe!” “Zio Peppe non è
171 22| non ci fosse zio Peppe!” “Zio Peppe non è un orco”. “No,
172 22| non è un orco”. “No, no. Zio Peppe non vuole”. Una sera,
173 22| erano tre ore di notte. Zio Peppe s’era coricato e russava
174 22| il fattarello, l’urlo di zio Peppe e la fuga della mia
175 22| Del resto, quel brutto zio Peppe mi ha fatto il tiro”. ~
176 23| disagio. Pensai di mutar casa. Zio Peppe, vedendomi ben guarito,
177 23| ebbe quando sentí partito zio Peppe. Infine si persuase,
178 24| tesoro venutomi da qualche zio d’America. Quei cinquanta
179 26| si giocava in casa dello zio, e tanto meno il mediatore
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