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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

casa

    Capitolo
1 1 | quarto era papà, che stava a casa e si chiamava Alessandro. 2 1 | nonna era il capo della casa, e teneva la bilancia uguale 3 1 | di allegria i sottani di casa. Molti fanciulli si univano 4 1 | Giovannino fa tanti servizi di casa, Giovannino di qua, Giovannino 5 2 | terzo piano. Era una bella casa a due ingressi. A sinistra 6 2 | e fu un gran ridere in casa. Leggevo tutto ciò che mi 7 2 | era come la governante di casa, talora mi dava un gran 8 3 | ZIA MARIANNA~Governava la casa zia Marianna. Era ed è rimasta 9 3 | La sera si ritirava in casa sua, poco lontano nella 10 3 | Rachele ch’era la serva di casa, andava a svegliarla, e 11 3 | Zia Marianna era a sua casa; ma nell’avanti-cucina come 12 3 | sempre nel ventre. Medico di casa era un certo Domenico Albanesi, 13 4 | e rivolse la figliuola a casa. Ci fu un gran dire. Zia 14 5 | otto anni. Solo rimase in casa zio Pietro, che ci menò 15 5 | Fazzini. Bel palazzo e bella casa. L’abate ci ricevette nella 16 5 | perdeva una sillaba. Poi a casa prendeva il testo, ch’era 17 5 | assai bene gli onori di casa, di su di giú, sdrucciolava 18 5 | Quando fummo di ritorno a casa, zia Marianna ci aspettava, 19 6 | libro avanti in un angolo di casa chiuso da un paravento e 20 6 | che mi accompagnarono a casa che menavo pugni e predicavo, 21 6 | incontro sui gradini di casa, e mi tenea stretto al seno 22 6 | sapeva staccarsi da me. La casa fu piena di gente. Molte 23 8 | nuovo. La mia vita era tra casa e biblioteca e non conoscevo 24 8 | vostri quaderni”. Corsi a casa, come avessi un tesoro, 25 8 | e mi tardava, giunto a casa, che tornasse l’ora del 26 9 | Capitolo nono~COSE DI CASA~Intanto le cose di casa 27 9 | CASA~Intanto le cose di casa non andavano bene. Zio Carlo 28 9 | distratto e pensoso mi trovai in casa del marchese Puoti. Seppi 29 9 | vedere il marchese. Giunsi a casa, e lo zio era abbattutissimo 30 9 | ritirai in quell’angolo di casa, testimonio delle mie veglie 31 9 | mi ordinò di ritirarmi a casa. Il mattino, secondo il 32 10| capo ai miei cugini. In casa era un allegria, una gara 33 10| e latino col Rodinò. A casa trovavano puntualmente il 34 10| commerciale. E io rimasi in casa, con tutto il peso della 35 10| di una lezione privata in casa del signor Fernandez, spedizioniere 36 10| Fernandez, spedizioniere di una casa di commercio. Mi davano 37 10| visto; nessuno sa la sua casa. Ecco un venire un suo 38 10| guardai bene di dirne motto in casa. Continuai taciturno a portare 39 10| giorno, uscito appena di casa, incontrai zia Marianna. “ 40 10| appuntamento. La zia sali in casa, e voltò la mia frase in 41 10| sta peggio”; e riempi la casa di lamentazioni. Lo zio 42 10| in una camera.~Era ivi la casa del farmacista; un balcone 43 10| pensando che mi conduceva a casa mi trovai per un ponte tra 44 10| pareva vero. Ciascuno corse a casa. Io non vidi zio Pietro 45 11| prendere il volo. Quella casa dove mi sentivo poco amato, 46 11| con lui; mi menò in sua casa, e presi a far lezioni di 47 11| quelle date in classe a casa mia. Il mio naturale affettuoso 48 11| che non volli uscire di casa insieme coi miei cugini, 49 11| ammirazione. Andavo spesso in casa sua, e mi ci sentivo piú 50 11| nelle ore malinconiche. In casa non mi ci potea piú vedere, 51 12| un vocío del colera; in casa e fuori casa non si parlava 52 12| colera; in casa e fuori casa non si parlava che di questo. 53 12| pieno del mio compito in casa e fuori casa. Zio era riuscito 54 12| compito in casa e fuori casa. Zio era riuscito a levarsi 55 12| preso dimestichezza con la casa Fernandez. Il povero Pasqualino, 56 12| famiglia ritorno. La sua casa era nella strada che conduceva 57 12| questo stato e venite a casa mia?” Io lo pregai a volermi 58 12| tarda, di notte. Entrai in casa, sorridente, con le braccia 59 12| neri e dolci.~Presto la casa fu piena di gente. Molte 60 12| Sovente lo declamai in casa Fernandez, e mi ricordo 61 13| che non badava ai fatti di casa, e che si mangiava la porzione 62 13| Carlo, e non lasciar la casa, e non essere avaro dei 63 13| ristorare le sorti della casa, venendo in Napoli e dirigendo 64 13| entrare, ricomparve nella casa paterna, dopo molti anni 65 13| crudele.~Giovannino andò in casa di zia Marianna; io da Enrico 66 13| Isernia, un avvocato amico di casa Puoti, col quale pensavo 67 14| cui Enrico e io prendemmo casa. Al secondo piano era un 68 14| Carlo aveva dato i mobili di casa tutti a Giovannino, e a 69 14| Ricamati d’oro non vengono a casa nostra, – rifletté Enrico, – 70 14| rifletté Enrico, – vanno a casa di principi”. “E costui 71 14| non ha sbagliato, e che la casa è questa, e che cerca Francesco 72 15| mi avevano procacciato in casa quel nome di tomo tomo, 73 15| delle mie illusioni, fui in casa di monsignor Sauchelli, 74 16| marchese non parea di stare in casa sua, tra gente familiare, 75 16| scherzevole, che piaceva tanto in casa del marchese. Non c’era 76 16| via, giunto al portone di casa, a me che gli dicevo addio, 77 16| E sali, e mi entrò in casa, e visitò le stanze, e poi 78 18| sceglievano loro. Io tornava a casa carico come un ciuco. Il 79 19| scelto quella parte della casa ch’era in uno stato meno 80 19| da quel lato e farsi una casa bella. Cosí con la poesia 81 19| pensiero prosaico, ebbero la casa bella e fatta, senza spesa 82 19| altri fratelli rimasero in casa sotto la disciplina di zio 83 19| giorno, rimasto solo in casa, stanco di passeggiare e 84 19| avrebbe dovuto già essere a casa, e non si vedeva. Ci mettemmo 85 19| costernato. Passai la sera in casa Isernia, e mi sfogai ben 86 19| disgraziato s’era fuggito di casa con un tal don Raffaele, 87 19| conversazioni giovanili in casa Puoti, de omnibus rebus, 88 19| confessai con l’antico medico di casa, signor Domenico Albanesi. 89 19| quelle parole, e tornai a casa rassicurato. Ma pochi giorni 90 19| pianterreno, che metteva nella sua casa. Era conoscenza vecchia, 91 19| in Sorrento.~Capitai in casa di una buona contadina, 92 20| separai da Enrico e presi casa in via Rosario a Porta Medina, 93 20| Porta Medina, numero 24. La casa era bene aerata e piena 94 20| dignità avere la scuola in casa. Diedi una bella stanza 95 20| tenne a vile di venire in casa mia tutti i mercoledí per 96 21| di simil conio. Giunsi a casa, e mi gittai per morto sopra 97 21| della scena avvenuta in casa del marchese. Io feci come 98 22| Guardo e guardo: cercavo la casa dov’erano i Fernandez, e 99 22| cuore, ché presso v’è la casa da me abitata. Entro risolutamente 100 22| , e torno lentamente a casa, pensoso e tutto pieno di 101 22| Come vedi, io sono di casa”. E qui, saltellando e tirandomi 102 22| occhio corse ; ma quella casa già piena della sua voce, 103 22| tanto fastidio”. “Vengo a casa tua”. “Mia mamma non vorrebbe”. “ 104 22| questo le piacque. Dissi: “A casa tua no; a casa mia né tampoco”. “ 105 22| Dissi: “A casa tua no; a casa mia né tampoco”. “E perché 106 22| era.~Il appresso fui in casa di un tal don Vincenzo, 107 22| dissi che volevo andare a casa sua. Fece un po’ la ritrosa. 108 23| disagio. Pensai di mutar casa. Zio Peppe, vedendomi ben 109 23| non la vidi piú.~La nuova casa era nel larghetto di San 110 23| Paolo. Mi parve la piú bella casa che uomo potesse avere. 111 23| grazioso terrazzino. La casa era all’antica, con grandi 112 23| sala di lettura. Quella casa fu di buon augurio. Gli 113 24| MEIS E LA MIA SCUOLA~La mia casa era cosí silenziosa, che 114 24| vivacissimo, l’allegria della casa. La natura lo aveva fatto 115 24| Costui finí con istallarsi a casa, pigliandosi la sua camera 116 24| comando, come se il padrone di casa fosse lui. Per un tal modo 117 24| affezionata e proba; ma la casa era in mano alla servitú, 118 26| esempio di sublimità. Il Casa e il Costanzo erano lumi 119 26| Giacomo Leopardi.~Intanto in casa continuava la baldoria. 120 26| dietro di me i rumori di casa, e me ne andavo tutto solo 121 26| neppure chi abitasse in quella casa, sprofondato nelle mie lezioni. 122 26| mondo, risposi secco che in casa mia ero io il padrone, e 123 26| affari del mio padrone di casa. Costui sorrise del mio 124 26| fe’ trovare sull’uscio di casa, e mi tese la mano, e mi 125 26| neve. S’erano introdotti in casa un disordine e una dissipazione 126 26| greco andò via, e abitò in casa del fratello ch’era venuto 127 26| che mi si era insediato in casa e spadroneggiava. Glielo 128 26| molti oggetti sparivano di casa a vista d’occhio.~Cosí misi 129 26| misi un po’ d’ordine in casa, e potei con cuore tranquillo 130 26| mercante, che si giocava in casa dello zio, e tanto meno 131 27| ammogliare. Usavo da un pezzo in casa dell’avvocato Tommaso J., 132 27| trascuratezza. Abitava in una casa che si credeva sua: poche 133 27| forza accompagnare sino a casa, per farmi la storia d’un 134 27| strepitosa, e sull’uscio di casa mi consegnò quella famosa 135 27| altri. Il mio sogno era: una casa mia, con un bel giardino; 136 27| ancora un pezzo in quella casa; non volevo si dicesse che 137 27| paterne. Lo accompagnammo a casa, che s’era già rabbonito,


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