Capitolo
1 2 | male, come vedete. Molte cose s’imparavano in certi suoi
2 2 | toglieva l’impressione delle cose. Spesso Giovannino intendeva
3 2 | cervello entravano troppo piú cose che non potessi digerire.~
4 2 | con pari dritto anche le cose piú goffe e piú volgari.
5 2 | del Trissino mi parevano cose grandi. Soprattutto ero
6 2 | tanti libri, sapeva tante cose. C’era di che averne il
7 3 | tepore; ed io, fatte le mie cose in cucina, tornavo e facevo
8 5 | di moda; si scriveva di cose scolastiche in un italiano
9 5 | oracolo affastellare tante cose nuove. Il professore diceva
10 5 | e inorpellai un po’ le cose “Ippolito mi disse ch’era
11 6 | piú alle relazioni tra le cose che alla conoscenza delle
12 6 | che alla conoscenza delle cose. La scuola ci aveva non
13 6 | scuola di forme e non di cose, e si attendeva piú ad imparare
14 6 | le argomentazioni, che le cose a cui si riferivano. Oltre
15 6 | incantato, tutto pieno delle cose che si dicevano, e non sapevo
16 6 | o come le lacrime delle cose, non giungevano alla mia
17 6 | intellettuale, che ci tirava a cose meno ignobili. Ci demmo
18 6 | poi venne Napoleone. Molte cose aveva lette, molte vedute,
19 6 | facevano intendere che di gran cose c’erano a dire, e non si
20 8 | marchese mi consultava nelle cose della lingua e della grammatica,
21 9 | Capitolo nono~COSE DI CASA~Intanto le cose
22 9 | COSE DI CASA~Intanto le cose di casa non andavano bene.
23 10| dovesse mai morire, e le cose dovessero stare sempre cosí.
24 10| venuto un po’ a noia; le cose m’interessavano molto, e
25 10| vaghezza di studiare le cose. Sotto Costantino Dimidri
26 10| malizie dello scrittore. Erano cose nuove per loro e per me,
27 10| bel discorso; tante belle cose c’erano a dire a quel signore;
28 10| sospettoso, immaginavo le cose piú assurde a mio danno,
29 10| passione che l’uomo mette nelle cose grandi. Io mi tenevo già
30 11| la lettura era sempre di cose nuove; piú che una scuola,
31 11| collera di San Pietro. Queste cose che avevo lette da solo,
32 11| aveva poca inclinazione alle cose letterarie; quella lingua
33 11| non disse verbo. “Nelle cose della lingua, – disse, –
34 12| frenare il riso. Vedevo le cose non quali erano, ma quali
35 12| ricordi?” E mi contava tante cose, e io, stando presso al
36 13| Peppe stesse lí a fare le cose di scuola, e ch’io entrassi
37 14| dignità, castità erano per noi cose reali, non nomi vani. Papà
38 15| altri, insegnando loro tante cose nuove; io poi solleticavo
39 15| loro andavano appresso alle cose e non alle parole; e scelsi
40 15| e feci l’analisi delle cose, a loro gustosissima. Solevo
41 15| descrizioni, e sempre cavati da cose note e facili. Il difficile,
42 15| ben volentieri.~Cosí le cose andavano nel Collegio mica
43 15| scuola, un voler spiegar le cose, senz’aria però di pedagogo,
44 16| vivacità, e la novità delle cose, che presto vivemmo tutti
45 16| lezione? Ma voi pigliate le cose del mondo troppo tragicamente.
46 16| a scuola, e parlando, le cose mi venivano incontro di
47 17| grecità e l’ignoranza delle cose orientali. Potevo rimediare
48 17| tante chiacchiere sulle cose greche e d’Oriente; ma queste
49 17| arbitrario succedersi delle cose, secondo i preconcetti di
50 17| alterazioni, e parecchie cose nuove mi uscivano dette
51 17| imperfetto, se molte di quelle cose non attecchivano e non lasciavano
52 18| grammatica, e tracciare le cose a grandi tratti, non si
53 18| stessa minuteria era nelle cose della lingua. Dopo di avere
54 18| sentiva la noia, perché dicevo cose novissime con un calore,
55 18| e di applicazioni nelle cose della lingua e della grammatica.
56 19| paternali. Ma vedendo le cose sempre sullo stesso andare,
57 20| dispiaceva. Aspettavo grandi cose da lui; sapevo a memoria
58 20| personalità in quel giudizio delle cose e degli uomini, e mi facevo
59 20| M’incalorivo molto per le cose di Francia, e non avevo
60 20| orecchi né occhi per le cose nostre; anzi Napoli era
61 20| si esaltava e diceva le cose come le sentiva, alzando
62 20| quale si aspettavano grandi cose per la libertà dei popoli,
63 21| Capitolo ventunesimo~COSE DI LINGUA~In quest’anno
64 21| come sovrano arbitro delle cose della lingua l’uso dei buoni
65 21| tuono disse molte belle cose. La gragnuola veniva tutta
66 22| paura. Cosí continuarono le cose per parecchi mesi. Io non
67 22| stringere un po’ piú le cose. “Sono stanca, – diceva
68 23| erano gli aspetti delle cose, considerate nella loro
69 23| non vedevo le forme, ma le cose da quelle significate, e
70 23| quelle significate, e dalle cose tiravo la definizione e
71 23| stile ha il suo valore nelle cose espresse. In questa guisa
72 23| Questo oblio di sé nelle cose era per me il carattere
73 23| non dee però offendere le cose nella loro verità.~Notavo
74 23| mira l’espressione delle cose nella loro natura; stile
75 23| richiesta dalla natura delle cose o dal colore del tempo o
76 23| guardare sotto di esse le cose. L’effetto era maraviglioso.
77 24| lo aveva fatto a grandi cose, ma i quattrini e Parigi
78 24| pensiero, e misuravo le cose e le parole, perché essi,
79 24| intelletto, e lo sforzava a cose nuove. Qualcuno mi osservò
80 24| provetti, ritornando alle cose grammaticali, e dettandone
81 25| la cosa.~Lo studio delle cose richiede serietà e libertà
82 25| superficie, ma scruti le cose nella loro intimità, perché
83 25| intelletto prende possesso delle cose, e ne fa il suo pensiero
84 25| annebbia la visione delle cose, lo tiene sulla superficie,
85 25| la superficialità nelle cose sono i due piú gravi indizi
86 25| proprio, nel quale colloca le cose divenute sua proprietà,
87 25| Questa è l’originalità nelle cose e nelle forme. I grandi
88 25| nelle relazioni con le altre cose: relazioni di somiglianza,
89 25| raffronti o paralleli delle cose, non posa in alcuno. Biasimai
90 25| superficie, toccando delle cose non la loro sostanza individua,
91 25| concepire e di guardare le cose nelle loro somiglianze,
92 25| dunque sono il processo delle cose nel loro tutto e in ciascuna
93 25| sopra forme esteriori alle cose e appariscenti di falsa
94 25| fatta cosa. Studiare le cose, questa è la vostra rettorica.
95 25| la vostra rettorica. Le cose tireranno con sé anche le
96 25| Solo nello studio delle cose lo spirito esercita ed educa
97 25| principalmente per rispetto alle cose. Perciò la magnificenza
98 25| Dissi che lo studio delle cose e l’educazione delle nostre
99 25| pedanteria; ma lo studio delle cose, scompagnato da esse, conduce
100 26| specialmente d’Isaia. Avevo sete di cose nuove, e quello studio era
101 26| allora si sentiva per le cose religiose, la Bibbia, come
102 26| dalla contemplazione delle cose create si argomenta la potenza
103 26| dove si fanno leggere tante cose frivole, non sia penetrata
104 26| gravide, solevo dire, piene di cose. Critica pericolosa; ma
105 26| monotona. Dicevo che le cose hanno ciascuna la sua voce,
106 26| che lasciava correre le cose. Capii onde veniva il tiro:
107 27| attenzione non è tenuta viva da cose interessanti. Ora, nella
108 27| anche parlando a uno, dicevo cose che tutti avevano interesse
109 27| come io chiamavo queste cose. Capitò un abate su’ trent’
110 27| inquietudine, un desiderio di cose nuove. Si gittarono sulla
111 28| illustrare. A quei tempi queste cose parevano bestemmie a molti;
112 28| accostarmi piú a loro, di dir cose che non avevano trovato
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