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cosmopolitico 1
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117 poi
112 cose
112 dell'
108 miei
104 quelle
Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

cose

    Capitolo
1 2 | male, come vedete. Molte cose s’imparavano in certi suoi 2 2 | toglieva l’impressione delle cose. Spesso Giovannino intendeva 3 2 | cervello entravano troppo piú cose che non potessi digerire.~ 4 2 | con pari dritto anche le cose piú goffe e piú volgari. 5 2 | del Trissino mi parevano cose grandi. Soprattutto ero 6 2 | tanti libri, sapeva tante cose. C’era di che averne il 7 3 | tepore; ed io, fatte le mie cose in cucina, tornavo e facevo 8 5 | di moda; si scriveva di cose scolastiche in un italiano 9 5 | oracolo affastellare tante cose nuove. Il professore diceva 10 5 | e inorpellai un po’ le coseIppolito mi disse ch’era 11 6 | piú alle relazioni tra le cose che alla conoscenza delle 12 6 | che alla conoscenza delle cose. La scuola ci aveva non 13 6 | scuola di forme e non di cose, e si attendeva piú ad imparare 14 6 | le argomentazioni, che le cose a cui si riferivano. Oltre 15 6 | incantato, tutto pieno delle cose che si dicevano, e non sapevo 16 6 | o come le lacrime delle cose, non giungevano alla mia 17 6 | intellettuale, che ci tirava a cose meno ignobili. Ci demmo 18 6 | poi venne Napoleone. Molte cose aveva lette, molte vedute, 19 6 | facevano intendere che di gran cose c’erano a dire, e non si 20 8 | marchese mi consultava nelle cose della lingua e della grammatica, 21 9 | Capitolo nono~COSE DI CASA~Intanto le cose 22 9 | COSE DI CASA~Intanto le cose di casa non andavano bene. 23 10| dovesse mai morire, e le cose dovessero stare sempre cosí. 24 10| venuto un po’ a noia; le cose m’interessavano molto, e 25 10| vaghezza di studiare le cose. Sotto Costantino Dimidri 26 10| malizie dello scrittore. Erano cose nuove per loro e per me, 27 10| bel discorso; tante belle cose c’erano a dire a quel signore; 28 10| sospettoso, immaginavo le cose piú assurde a mio danno, 29 10| passione che l’uomo mette nelle cose grandi. Io mi tenevo già 30 11| la lettura era sempre di cose nuove; piú che una scuola, 31 11| collera di San Pietro. Queste cose che avevo lette da solo, 32 11| aveva poca inclinazione alle cose letterarie; quella lingua 33 11| non disse verbo. “Nelle cose della lingua, – disse, – 34 12| frenare il riso. Vedevo le cose non quali erano, ma quali 35 12| ricordi?” E mi contava tante cose, e io, stando presso al 36 13| Peppe stesse a fare le cose di scuola, e ch’io entrassi 37 14| dignità, castità erano per noi cose reali, non nomi vani. Papà 38 15| altri, insegnando loro tante cose nuove; io poi solleticavo 39 15| loro andavano appresso alle cose e non alle parole; e scelsi 40 15| e feci l’analisi delle cose, a loro gustosissima. Solevo 41 15| descrizioni, e sempre cavati da cose note e facili. Il difficile, 42 15| ben volentieri.~Cosí le cose andavano nel Collegio mica 43 15| scuola, un voler spiegar le cose, senz’aria però di pedagogo, 44 16| vivacità, e la novità delle cose, che presto vivemmo tutti 45 16| lezione? Ma voi pigliate le cose del mondo troppo tragicamente. 46 16| a scuola, e parlando, le cose mi venivano incontro di 47 17| grecità e l’ignoranza delle cose orientali. Potevo rimediare 48 17| tante chiacchiere sulle cose greche e d’Oriente; ma queste 49 17| arbitrario succedersi delle cose, secondo i preconcetti di 50 17| alterazioni, e parecchie cose nuove mi uscivano dette 51 17| imperfetto, se molte di quelle cose non attecchivano e non lasciavano 52 18| grammatica, e tracciare le cose a grandi tratti, non si 53 18| stessa minuteria era nelle cose della lingua. Dopo di avere 54 18| sentiva la noia, perché dicevo cose novissime con un calore, 55 18| e di applicazioni nelle cose della lingua e della grammatica. 56 19| paternali. Ma vedendo le cose sempre sullo stesso andare, 57 20| dispiaceva. Aspettavo grandi cose da lui; sapevo a memoria 58 20| personalità in quel giudizio delle cose e degli uomini, e mi facevo 59 20| M’incalorivo molto per le cose di Francia, e non avevo 60 20| orecchi né occhi per le cose nostre; anzi Napoli era 61 20| si esaltava e diceva le cose come le sentiva, alzando 62 20| quale si aspettavano grandi cose per la libertà dei popoli, 63 21| Capitolo ventunesimo~COSE DI LINGUA~In quest’anno 64 21| come sovrano arbitro delle cose della lingua l’uso dei buoni 65 21| tuono disse molte belle cose. La gragnuola veniva tutta 66 22| paura. Cosí continuarono le cose per parecchi mesi. Io non 67 22| stringere un po’ piú le cose. “Sono stanca, – diceva 68 23| erano gli aspetti delle cose, considerate nella loro 69 23| non vedevo le forme, ma le cose da quelle significate, e 70 23| quelle significate, e dalle cose tiravo la definizione e 71 23| stile ha il suo valore nelle cose espresse. In questa guisa 72 23| Questo oblio di sé nelle cose era per me il carattere 73 23| non dee però offendere le cose nella loro verità.~Notavo 74 23| mira l’espressione delle cose nella loro natura; stile 75 23| richiesta dalla natura delle cose o dal colore del tempo o 76 23| guardare sotto di esse le cose. L’effetto era maraviglioso. 77 24| lo aveva fatto a grandi cose, ma i quattrini e Parigi 78 24| pensiero, e misuravo le cose e le parole, perché essi, 79 24| intelletto, e lo sforzava a cose nuove. Qualcuno mi osservò 80 24| provetti, ritornando alle cose grammaticali, e dettandone 81 25| la cosa.~Lo studio delle cose richiede serietà e libertà 82 25| superficie, ma scruti le cose nella loro intimità, perché 83 25| intelletto prende possesso delle cose, e ne fa il suo pensiero 84 25| annebbia la visione delle cose, lo tiene sulla superficie, 85 25| la superficialità nelle cose sono i due piú gravi indizi 86 25| proprio, nel quale colloca le cose divenute sua proprietà, 87 25| Questa è l’originalità nelle cose e nelle forme. I grandi 88 25| nelle relazioni con le altre cose: relazioni di somiglianza, 89 25| raffronti o paralleli delle cose, non posa in alcuno. Biasimai 90 25| superficie, toccando delle cose non la loro sostanza individua, 91 25| concepire e di guardare le cose nelle loro somiglianze, 92 25| dunque sono il processo delle cose nel loro tutto e in ciascuna 93 25| sopra forme esteriori alle cose e appariscenti di falsa 94 25| fatta cosa. Studiare le cose, questa è la vostra rettorica. 95 25| la vostra rettorica. Le cose tireranno con sé anche le 96 25| Solo nello studio delle cose lo spirito esercita ed educa 97 25| principalmente per rispetto alle cose. Perciò la magnificenza 98 25| Dissi che lo studio delle cose e l’educazione delle nostre 99 25| pedanteria; ma lo studio delle cose, scompagnato da esse, conduce 100 26| specialmente d’Isaia. Avevo sete di cose nuove, e quello studio era 101 26| allora si sentiva per le cose religiose, la Bibbia, come 102 26| dalla contemplazione delle cose create si argomenta la potenza 103 26| dove si fanno leggere tante cose frivole, non sia penetrata 104 26| gravide, solevo dire, piene di cose. Critica pericolosa; ma 105 26| monotona. Dicevo che le cose hanno ciascuna la sua voce, 106 26| che lasciava correre le cose. Capii onde veniva il tiro: 107 27| attenzione non è tenuta viva da cose interessanti. Ora, nella 108 27| anche parlando a uno, dicevo cose che tutti avevano interesse 109 27| come io chiamavo queste cose. Capitò un abate su’ trent’ 110 27| inquietudine, un desiderio di cose nuove. Si gittarono sulla 111 28| illustrare. A quei tempi queste cose parevano bestemmie a molti; 112 28| accostarmi piú a loro, di dir cose che non avevano trovato


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