Capitolo
1 5 | entravano circa quattrocento giovani. Di prospetto era una tribuna
2 5 | signore lo baciavano; i giovani si congratulavano; i papà
3 7 | Ma c’era troppa folla di giovani, e zio preferí mandarci
4 8 | indicavano il gran numero di giovani, che la sera venivano ivi
5 8 | vidi una eletta schiera di giovani sobbarcarsi a quelle letture,
6 8 | diceva: “Bravo!”. C’era tra i giovani una gara a chi salisse piú
7 8 | Giovannino. C’era lí molti giovani valorosi, come i fratelli
8 9 | malcreati che motteggiavano i giovani timorati di Dio.~Io avevo
9 9 | camera tra un cerchio di giovani e diceva le sue impressioni.
10 11| apparecchiare alle sue lezioni i giovani piú scarsi nell’italiano
11 11| marchese, intorniato dai giovani, attendeva a questo con
12 11| contraddizioni. Se alcuno di noi giovani si fosse arrischiato a dir
13 11| andò via. La compagnia dei giovani fa sempre bene agli spiriti
14 14| tutti, coi contadini, coi giovani; anzi aveva una certa inclinazione
15 14| poco di tempo il numero dei giovani miei crebbe tanto che facevano
16 14| familiarità insolente dei giovani patrizi ineducati, presa
17 14| suoi “bene!”, e anche i giovani mi battevano le mani per
18 14| Entrando io tra gli altri giovani, egli, ridendo, esclamò: “
19 15| degli esercizi piú cari ai giovani era, posta la sintesi, di
20 15| lavagna, formati da me e dai giovani, ciascuno per la sua parte,
21 15| che metteva in furore i giovani, quando sentivano dire: “
22 16| nel cuor mio e dei miei giovani, che vedevamo lí attaccate
23 16| cambiato uno sguardo coi giovani, mi si accendevano gli occhi
24 16| giunsi ad affiatarmi con quei giovani quasi tutti della mia età.
25 16| tavolino tra un cerchio dei giovani piú attenti, e si faceva
26 17| essere di apparecchiare i giovani alla scuola del Puoti; doveva
27 17| cosa che possa tanto sui giovani quanto questo tono sicuro
28 17| con quel fine fiuto dei giovani, sentivano che in quelle
29 17| quando qualcuno di quei giovani mi viene innanzi alla mente.~
30 17| dalla volontà in atto. I giovani sentivano quei giudizii
31 17| una vaga reminiscenza. I giovani facevano un sunto delle
32 17| entusiasmo grammaticale mio e dei giovani miei, che moveva quasi il
33 17| insegnassi grammatica a giovani fatti. “Ma c’è o non c’è
34 18| faccia attonita, quei cari giovani mi sorridevano dicendo: “
35 18| armato a scuola, e chiamavo i giovani, uno per uno, e sempre trovavo
36 18| gli errori, e volevo che i giovani me li trovassero. Di là
37 19| società, e cercavo rifugio nei giovani. Dimagravo a vista d’occhio;
38 19| sottile morivano per lo piú i giovani e le ragazze, e pietose
39 19| ero un altro. Giovane tra giovani, esaltato in me stesso;
40 20| velleità che trascina i giovani in favore dell’opposizione.
41 20| calma del Borelli, e l’uno i giovani giudicavano eloquente, l’
42 21| vedevo nella faccia dei giovani un’aria impersuasa, girava
43 21| intelletto. Dicevo spesso ai giovani, ch’io dovevo scendere fino
44 21| lingua? Questo ci vorría; i giovani mi lapiderebbero. Ma se
45 21| calunniato mio corso; ma i giovani non potevano star saldi,
46 21| collaborazione, nella quale giovani e maestro entravano in comunione
47 22| lí. Se con me erano altri giovani, la stava pur lí e tirava
48 22| dei miei ideali, dei miei giovani, acceso in volto, tutto
49 22| demonio”. Quando vennero i giovani, tutto finí. In mezzo a
50 22| Che memoria!” dissero i giovani maravigliati. E io di rimando: “
51 23| degli autori avvezzai i giovani a cercare la situazione;
52 23| esame dei componimenti i giovani si avvezzarono per prima
53 23| maraviglia, e neppure i giovani. Era una ginnastica intellettuale,
54 23| dí appresso raccontai ai giovani come io era stato conte
55 24| popolata. V’erano intervenuti giovani d’ingegno, che spiccavano
56 24| di lingua e di stile: i giovani si addestravano a cercare
57 24| buon lavoro. Si dice che i giovani sono i migliori giudici
58 24| osservazioni piccanti, e scelsi tre giovani perché studiassero la novella
59 24| De Meis. Questo nucleo di giovani, mantenutosi saldo insino
60 24| ritorna ora sul labbro. Voi, giovani, che qui la prima volta
61 24| congratulazioni, di lode, voi, giovani sdegnosi dell’adulare, e
62 25| brillava sulla faccia dei giovani, attirati da osservazioni
63 26| appresso alcuni altri bravi giovani: Gabriello Balsamo, Ermenegildo
64 26| alla scuola del marchese i giovani Filippo De Blasio, Enrico
65 26| Scienza Nuova, che destò nei giovani il desiderio di quello studio,
66 26| letto mai la Bibbia, e i giovani neppure. Con quella indifferenza
67 26| com’ero a collaborare coi giovani, feci fare parecchie ricerche
68 26| chiamai un grande artista. I giovani si misero a scernere il
69 26| Venivano a visitarmi i miei giovani, e passavano con me la giornata,
70 26| divinità, ma, come dissi poi ai giovani col mio linguaggio scolastico,
71 27| dei componimenti. Parecchi giovani erano molto innanzi per
72 27| domenica. Ci andavano alcuni giovani miei, come Bruto Fabbricatore,
73 27| fido interprete presso i giovani.~Anche don Francesco, che
74 27| molta dimestichezza coi giovani, e stava in mezzo a loro,
75 27| rumorosi. Fu accolto dai giovani con un suono che voleva
76 27| insieme. Io avevo per quei giovani un culto, sentivo con desiderio
77 27| felice allora!” C’è nei giovani un sicuro istinto che li
78 27| molto alla spontaneità dei giovani, e nelle mie letture di
79 27| lettura di giornali a’ suoi giovani. Cosa era romanticismo non
80 27| esercizio di scrivere per giovani poco provetti, ai quali
81 27| venivano in fama parecchi giovani valorosi, entrati in molta
82 28| conseguenza fu buona. I giovani si avvezzarono a far getto
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