Capitolo
1 1 | seduta. Spesso pregava e diceva il rosario. Aveva quattro
2 1 | voleva un gran bene, perché diceva ch’io non rompeva mai niente,
3 1 | Ciccillo se rompe mai niente”, diceva stizzita la nonna a Giovannino;
4 1 | uno stupido, e Costantino diceva: “Non sa neppure il pane
5 1 | tutto disteso per terra e diceva Avemarie. Non so come mi
6 2 | Leicester. Ma Giovannino diceva che aveva buon gusto, e
7 2 | ricco, e stava solo e zio mi diceva: “Perché non cerchi di affezionarti
8 2 | come da un sonno, e zio diceva: “Lascialo stare, quello
9 5 | Roma, e molto si vantava e diceva che lui piú piccino sarebbe
10 5 | viva la furia francese!” diceva lui. Parlavo divorando le
11 5 | esercizio di Demostene, e mi diceva: “Sassolini in bocca!” E
12 5 | eserciteremo la professione”, diceva col tono piú naturale Giovannino. “
13 5 | cose nuove. Il professore diceva che il sensismo era una
14 5 | forma mista; ma modestamente diceva essere questa l’opinione
15 5 | compagni, e una voce segreta mi diceva: “tu vali piú di loro”.
16 6 | scolastico, quando zio ci diceva: “Ora bisogna cercarvi un
17 6 | delle sorelle, e la tirava e diceva barzellette, ridendo goffamente.
18 7 | disciplinato Leibnizio, diceva lui: ciò ch’io non volevo
19 7 | fatti, di cui il maestro non diceva le ragioni. Non fu possibile
20 7 | terra tutte le credenze, e diceva la sua con un fare incisivo
21 8 | andava in sollucchero, e mi diceva: “Bravo!”. C’era tra i giovani
22 8 | esimi o eccellenti, come si diceva. Serbai quella novella tra
23 8 | marchese alzava le spalle e diceva: “Con lo scrivere s’impara
24 8 | e della grammatica, come diceva. M’era venuta la frenesia
25 9 | via da me. Quel prete che diceva messa mi spirava divozione;
26 9 | un cerchio di giovani e diceva le sue impressioni. Io rimasi
27 9 | Il canonico Lucignani, – diceva lui, – ha fatto solo qualche
28 9 | entrare, e un pensiero mi diceva: “Sí, entra”. Tra entrare
29 11| serbati per le frutta”, come diceva il marchese, e voleva dire
30 11| trecentisti fanno “spensare”, come diceva Alfieri, certo è che la
31 11| interrogò parecchi, e ciascuno diceva la sua. Poi si volse improvviso
32 12| quasi, e quando qualcuno mi diceva: “Signor maestro”, quella
33 12| affettuosa. Quando Pasqualino mi diceva: “Signor maestro”, e faceva
34 12| niente. “Andate, andate”, diceva, con l’aria di chi mormori
35 12| diavolo ti porti! “E come? – diceva il duca, tirandosi indietro, –
36 12| e mi toglieva in collo e diceva, palpandomi: “Non aver paura,
37 12| mi stringeva forte, e mi diceva con lacrime: “Figlio mio,
38 12| signorine, dove il poeta diceva “bacio”, io mettevo “guardo”.~
39 13| la stufa ai piedi, come diceva il medico; ma intanto una
40 14| attraverso di Morra. Spesso diceva: “Bisogna mostrare a Morra”;
41 14| assolutamente un capolavoro”, cosí diceva, narrando per quali vie
42 17| antiquario. E Gabriele Capuano mi diceva: “Basta ora con le anticaglie,
43 17| ciò che propriamente si diceva “arte” io lo andava mostrando
44 19| le ragazze, e, vedendomi, diceva subito: “Come stai? Io sto
45 19| e senza malizia. Ella mi diceva spesso che i miei occhi
46 19| rubicondo, e, guardando al mio, diceva: “Il sangue non ci arriva”.
47 20| padre, per equilibrare, diceva lui. Questi fatti avevano
48 20| quando vedeva spuntare me, diceva: “Zitto, che viene Ciccillo”.
49 20| stuzzicando, ed egli si esaltava e diceva le cose come le sentiva,
50 20| del De Conciliis, gloria, diceva, della nostra provincia;
51 20| Peppe, e stupimmo. Enrico mi diceva: “Quel povero zio Peppe!
52 21| braccia. “Non si tratta, diceva, di arricchire la lingua;
53 22| che pareva fosse l’eco, e diceva: “Verrai? verrai?” Io presi
54 22| mi tirava per la mano e diceva: “Vedi, vedi il pallone,
55 22| e mi arrabbiavo, e zia diceva: “Cosa ci vuoi fare? sei
56 22| di denti bianchissimi, e diceva: “Come vedi, io sono di
57 22| lezione, e faceva la gelosa e diceva: “Già si sa, il signor maestro
58 22| suo tuono beffardo, quando diceva: “La donna è un demonio”.
59 22| al lume di un lampione. Diceva che lei era stata ammalata
60 22| si lasciava vedere, e io diceva: “Poverina! è malata”. La
61 22| corretto e castigato; e talora diceva scherzando: “Gracilino si,
62 22| le cose. “Sono stanca, – diceva alcuna volta; – questo camminare
63 23| mi divertivo a sue spese. Diceva il Blair: “Le regole conducono
64 23| Lo stile è l’uomo”. Io diceva: “Lo stile è la cosa”, e
65 23| delicatezza mi tenne. E lei diceva: “Via, siate buono; avete
66 24| capitavo io, ed il loro volto diceva: “Ecco, anche lui ha incespicato”.
67 25| come suole avvenire. Gli si diceva ch’io insegnava la noncuranza,
68 25| freddezza. Quello che non diceva lui, dicevano i suoi discepoli,
69 26| ero tutto d’un pezzo, come diceva il marchese, e non ci avevo
70 26| cert’aria professeur, come diceva il greco, l’aria del mestiere,
71 26| gitto il tre, e il cuore mi diceva: “Non cadrà il due”. Ma
72 27| per diritto divino, come diceva Luigi La Vista. Il quale
73 27| democrazia, tutti uguali”, diceva Lavista, ch’era l’idolo
74 27| uffizio, e, come noi si diceva allora, uomo all’antica,
75 27| il genere romantico, e si diceva: racconto romantico, novella
76 27| venivano osservazioni piccanti. Diceva che i giornali imbarbarivano
77 27| natura dell’argomento; e diceva della Isolina di Roberto
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