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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

pareva

   Capitolo
1 2 | Carlo Bosco, Amaduri. A noi pareva la rivelazione di un mondo 2 2 | faccia tutta fuoco, il naso pareva un peperone ardente, schizzavano 3 2 | questo con una freddezza, che pareva significare: mai piú ci 4 2 | al dir che io pensavo mi pareva una bugia. Io stavo cosí 5 2 | rovescio per terra, e mi pareva di montare sulle mura di 6 3 | sottile come una canna, e pareva Nicola Villetta mezzo vivo 7 5 | fervida immaginazione Cinea pareva un canonico, e Pirro era 8 5 | indifferenza innanzi alle beffe pareva umiltà, ed era superbia. 9 5 | italiano corrente. A me pareva di entrare come in una nuova 10 5 | mi toccava il core. Mi pareva essere in Cielo vagante 11 5 | triangoli e i cateti, mi pareva entrare come in una torre 12 5 | e perché ripetevo tutto, pareva anche a me di sapere tutto. 13 5 | rimaneva. E volto e volto, e pareva che fossi sempre da capo. 14 6 | era tutto un riso, e gli pareva essere cresciuto di altezza, 15 6 | sghignazzare di D. Domenico mi pareva il riso del demonio. “Ma 16 7 | verità, quella conciliazione pareva anche a me forzata; ed era 17 8 | avevo invidia, perché mi pareva troppo alto; ma sentivo 18 8 | Guardammo al marchese, e ci pareva che stesse per avventarglisi 19 9 | odiosa ogni specie di culto. Pareva un atto servile. C’erano 20 9 | quel tal Fortunato, e mi pareva gente sofistica e dappoco 21 9 | perdeva tra quelle volte, e mi pareva che tutte quelle facce di 22 10| lui? Ero scoraggiato; mi pareva che tutti mi guardassero 23 10| Quando fummo fuori, non ci pareva vero. Ciascuno corse a casa. 24 11| mi sentivo poco amato, mi pareva una prigione. Quando mi 25 11| preso per la gola. Non mi pareva possibile il trionfo della 26 11| nuove; piú che una scuola, pareva quello un trattenimento 27 11| una meschinità. Non solo pareva un uomo come gli altri, 28 11| onde coll’infinito non gli pareva un peccato mortale, a gran 29 12| accompagnava le comunioni, pareva la campana dei morti; i 30 12| morbo, che dopo alcuni mesi pareva ammansito, riprese con piú 31 12| quando, dove non si sapeva. Pareva che un’ombra oscura lo avvolgesse 32 13| già di bei quattrini, mi pareva essere un re; mi pareva 33 13| pareva essere un re; mi pareva che bastasse battere i piedi 34 13| addosso a me; ma il disegno pareva bello a zio Pietro e a zio 35 15| Io contavo i minuti, e mi pareva che stessero le ore intere.~ 36 15| lento movere del capo mi pareva eterno. Per farlo venire 37 16| fantasia. Né quel luogo pareva poco decoroso al marchese 38 16| con un’aria fredda, che pareva alterigia ed era timidezza. 39 16| batter sillaba, e la scuola pareva una chiesa di quacqueri. 40 17| quello che due anni prima mi pareva l’apice del sapere: De Stefano 41 19| piú. Quel mio silenzio mi pareva gli fosse freno, e invece 42 19| coltello al cuore. Questo pareva a me, che spesso mi sono 43 19| infinita serie di morbi, e mi pareva il corpo umano come inverminito, 44 19| Impressionabile molto, mi pareva di sentirmi nelle ossa quei 45 19| contristò assai. Non mi pareva vero di non dover piú incontrare 46 20| splendori. Quella coalizione mi pareva una soperchieria e uno scandalo, 47 20| discorrendo, il ministro mi pareva inferiore al deputato. Nelle 48 20| egiziani e turchi, e mi pareva ogni scoppiasse la guerra. 49 20| annoiava fieramente. Poi mi pareva maggior dignità avere la 50 20| rotonde e piene, il suolo pareva gli tremasse sotto. Aveva 51 21| uscita dal dialetto; anzi mi pareva che i dialetti italici fossero 52 21| intelletto era fatto cosí, e pareva arte quello ch’era natura.~ 53 22| io guardava intontito: mi pareva una matta. Un sabato, dopo 54 22| dentro venire una voce che pareva fosse l’eco, e diceva: “ 55 22| lanciai di gran forza, che pareva volessi sfondare il muro. 56 22| incamminai frettoloso, ché mi pareva l’ora tarda, e feci, a quattro 57 22| piacque o mi dispiacque. Mi pareva quasi che quel nome a me 58 22| compariva: quella stanza mi pareva allora disabitata. Gliene 59 22| occhio dell’immaginazione pareva un tempietto d’amore, mi 60 23| di un rosso carico, che pareva un empiastro. C’era in quella 61 24| cosí silenziosa, che mi ci pareva naufragare. E quando seppi 62 24| che il mio magistero mi pareva un sacerdozio. Avevo gli 63 26| Che roba è questa?” Mi pareva fra Guittone o fra Iacopone. 64 26| una cattiva malaga che mi pareva sciroppo e mi facevano pagar 65 26| po’ restío agl’imprestiti. Pareva che la borsa mia non fosse 66 26| piccolo dirimpetto a lui; mi pareva una divinità, ma, come dissi 67 27| destò in loro entusiasmo. Pareva come un bel gioiello scavato 68 27| tese e violente: tutto mi pareva falso e strano. Il marchese 69 27| che mi atterrí. Tutto mi pareva gigantesco: situazione, 70 28| e tipi generici. Questo pareva a me una esagerazione peggiore, 71 28| rappresenta la forza. Mi pareva che tutte queste rappresentanze 72 28| ch’era un altro, perché pareva che dalle piú alte contemplazioni


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